Il Gruppo di Lavoro casa della Pace di Frosinone ha partecipato alla marcia Perugia Assisi del 25 settembre scorso . Quest’anno la partecipazione del movimento pacifista frusinate è avvenuta nel ricordo di Gioele Fuligno pastore protestante presso la Chiesa Evangelica Battista di S.Angelo in Villa scomparso alla fine del mese di luglio. Paolo Iafrate membro del gruppo di Lavoro casa della Pace ricorda Gioele come un fervido sostenitore di campagne per l'antirazzismo, una personalità che ha accettato il comunismo dei beni, delle ricchezze, della scienza, della conoscenza delle culture di tutti i popoli della terra. La 50° edizione della marcia è stata molto partecipata con l’adesione di innumerevoli movimenti e associazioni. I temi dell’evento inevitabilmente si sono intrecciati con le condizioni di crisi economica e sociale diffusa nel mondo intero. Le guerre e i conflitti che minano la pacifica esistenza fra le persone hanno tutte un comune denominatore: L’ingiustizia globalizzata dell’attuale cinismo capitalista che , come sostengono Flavio Lotti e Mario Pianta della Tavola per la pace “UCCIDE PIU’ DELLE BOMBE” La diseguaglianza diffusa provocata da questo perverso sistema economico aumenta a dismisura il numero delle persone che si trovano in difficoltà nel vivere dignitosamente. Si produce un ingiustizia debordante che impedisce il benessere di tutti, e genera profitti illimitati per pochi incrementando le aeree di sottosviluppo con popolazioni intere ridotte alla fame in completa balia di malattie e degrado . Il disagio sociale generato da questo sistema viene controllato con la violenza delle guerre umanitarie, dall’assalto ai barconi della speranza che ogni giorno cercano di raggiungere le coste del sud Europa. Disuguaglianza e disagio sociale hanno infettato ogni comunità, anche quelle inserite nell’opulento occidente globalizzato. L’emorragia costante di denaro che si trasferisce copiosamente dai redditi di lavoro ai profitti finanziari genera povertà, e disperazione anche nelle più evolute nazioni occidentali. Non è in queste condizioni che si garantisce uno stato di pace. Promuovere la pace significa cancellare il debito dei paesi in difficoltà che oggi sono in Europa e non più nel cosiddetto terzo mondo, significa destrutturare il potere che le istituzioni finanziarie esercitano sulla vita di ognuno di noi. Per promuovere la pace all’interno degli Stati è necessario ridistribuire le ricchezze offrendo nuova occupazione con riduzione dell’orario di lavoro. Per tutto questo movimenti associazioni e partiti erano sulla strada fra Perugia e Assisi domenica scorsa. Il guaio è che tanti anni di marce non sono serviti a nulla, perché le stesse motivazioni di oggi muovevano i pacifisti che 14 anni fa che nella marcia del 1997 già chiedevano UN’ECONOMIA MENO INGIUSTA. Ebbene da allora nulla è cambiato anzi la situazione è peggiorata. E’ per questo motivo che lo sforzo per assicurare una vera pace sociale e una reale solidarietà fra i popoli deve farsi ancora più serrata. Rispetto al 1997 questa consapevolezza è molto più diffusa fra le popolazioni e ciò fa sperare che si sia ancora in tempo per correggere la rotta verso sistemi di vita più civili e pacifici.
Già nella clip dedicata a Giole Fuligno abbiamo scelto le improvvisazioni di John Coltrane. Il sassofonista di Hamlet , uomo mite dotato di una grande spiritualità, trasferiva nel suo fraseggio complesso, ricercato la serenità dell'uomo di pace. In My Favourite Things brano che accompagna questa clip con Trane al Tenore e al Soprano ci sono gli amici di sempre McCoy Tyner al pianoforte, Steve Davis al contrabbasso, Elvin Jones alla batteria.
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