I destini del governo Berlusconi si intrecciano con quelli della giunta Marini. E’ il bilancio la croce sia del capo del governo che del sindaco del capoluogo ciociaro. Montecitorio oggi ha bocciato l’assestamento di bilancio per l’anno 2010, in particolare è stato bocciato l’articolo 1 del rendiconto. Dunque il decreto sulla crescita, il Def (documento di economia e finanza ) , che dovranno essere discussi urgentemente se si vuole dare ascolto alle grida di allarme di Trichet , oltre che l’ultima manovra economica rischiano di diventare carta straccia dal momento che si basano sugli gli accadimenti finanziari del 2010 non certificati dalla Camera . In una tale situazione correttezza istituzionale e politica vorrebbe che il presidente del consiglio salisse al Colle dimissionario ma, come è noto, Berlusconi non può farlo perche finirebbe dritto dritto dalla poltrona di Presidente alla branda di una cella delle patrie galere. Il default odierno della camera si è determinato per la defezione di ben 19 deputati della maggioranza fra cui Scajola, il responsabile (questa volta si) Scilipoti, Bossi e il ministro Tremonti. Il che ha del clamoroso. Un ministro delle finanze assente alla votazione di un documento messo a punto dal suo stesso ufficio o è impazzito o non è convinto delle sue analisi ed è rivelatore dello stato confusionale in cui versa la maggioranza. Ma trasferiamoci 80 chilometri più a sud . Anche il comune di Frosinone è alle prese con la votazione degli aggiustamenti di bilancio. Il collegio dei revisori composto da Carmelo Intrisano , Maurizio Ferrante e Giulio Pesci, ha trovato che gli equilibri di bilancio sono tutti sbagliati e dunque come da conclusione più ILLOGICA ha dato parere positivo?????? Al di là delle contraddizione contabili , o forse politiche? Troviamo che anche per il comune di Frosinone tutto quanto deciso per il 2011 è carta straccia, in quanto il bilancio del 2010, da cui scaturiscono le decisioni per il 2011, non è stato approvato. Ma a differenza del governo la mancata approvazione del documento economico comunale non è dovuta ad una votazione sfavorevole, ma al fatto che il bilancio del 2010 non è stato mai discusso. Eppure il passato esiste e si riverbera sul futuro . Dal passato arrivano i crediti non riscossi, voci attive per il 2011, secondo il sindaco, ma buchi di bilancio che di anno in anno vengono spostati alle gestioni previsionali future. Secondo quali strane magie quest’anno dovrebbero rientrare quei 677 mila euro accumulatisi nel 2004 e nel 2005? Anche l’entrata delle quote inscritte a recupero ICI aree edificabili per un importo di 1.841mila euro, che manca dal 2006, è una pura chimera, tanto che i revisori hanno chiesto per decenza al comune di non inserirla come voce attiva per il prossimo 2011. Inoltre si è rilevato, citiamo testualmente “che gli oneri di urbanizzazione appaiono di difficile esigibilità nel breve termine” Chissà perché? E’dal 2009 che il rapporto fra licenze edilizie concesse e oneri riscossi non torna provocando gravi ammanchi per le casse comunali . E’chiaro poi chi dovrà farsi carico di quegli ammanchi: i cittadini ai quali verrà chiesto di pagare più tasse, a fronte di una diminuzione dei servizi . Infatti neanche gli introiti delle multe sono certi perché le infernali macchinette che rilevano le infrazioni di velocità e le violazioni della ZTL non funzionano. Il governo Berlusconi su una trappola del genere è andato sotto. Chissà invece se il sindaco Marini dopo tre giorni di votazioni riuscirà a sfangarla su questo moderno esempio di finanza creativa Tremontiana. Il consigliere di maggioranza dell’IdV Alfredo Altobelli ha annunciato che non voterà il documento definito “virtuale”, Ci sarà qualche altra defezione fra i banchi della maggioranza ? Dubito fortemente. Sono infatti certo che chi per formazione politica dovrebbe votare contro non lo farà. Per fortuna costui non vota più in mio nome.
Il consiglio comunale è saltato per la mancanza del numero legale, sono anche saltati fuori debiti pregressi per 1milione e trecento mila euro. Debiti contratti verso professionisti e consulenti ereditate dalle vecchie amministrazioni, le cui cause che danno torto al comune sono passate in giudicato e dunque s’ha dda pagà. Dal momento che soldi non ce ne stanno il comune sta pensando di accendere un mutuo per 1milione e trecento mila euro. INDOVINATE CHI PAGHERA’ GLI INTERESSI PASSIVI?
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