Il governo Berlusconi ce l’ha fatta, grazie ai radicali. L’amministrazione Marini ancora no. Per la seconda volta il consiglio comunale non è riuscito a discutere e approvare gli equilibri di bilancio per la mancanza del numero legale. A differenza del governo Berlusconi le assenze per il sindaco di Frosinone erano fra i banchi della sua stessa maggioranza. Dei 16 consiglieri solo sei erano i sodali del primo cittadino , quattro dei quali poi, alla chetichella, hanno tolto il disturbo per cui alla richiesta del numero legale, fissato in 14 consiglieri, la quota non è stata raggiunta: 12 le presenza in aula dieci membri della minoranza due della maggioranza. Dunque per la seconda volta il consiglio è saltato e il bilancio è rimasto per aria- A questo punto, consigliamo al sindaco Marini di reclutare, in una delle liste che comporrà la sua compagine elettorale in vista delle prossime elezioni, qualche esponente radicale. Hai visto mai, qualora fosse rieletto, dovesse servire una ruota di scorta atta ad assicurare il numero legale! Pensare che una volta erano quelli dell’Udc le toppe dei buchi aperte nelle maggioranze sia di centro destra che di centro sinistra ma a Marini non sono stati d’aiuto. Chissà a che gioco stanno giocando i consiglieri di maggioranza che appaiono e scompaiono alla chetichella fra i banchi del consiglio? Stanno già trattando contropartite per le prossime elezioni? Non c’è niente da fare SCILIPOTI E SCAJOLA INSEGNANO.
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