Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 21 dicembre 2011

“MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO E RESISTENZA”

Simonetta Zandiri

Forse è la vostra, certo non è la mia.


Lacrimogeni sparati ad altezza uomo, feriti gravi tra i NO TAV, anche un ragazzo di soli 16 anni che ha aspettato più di un'ora perché gli sono stati negati i soccorsi. E' successo in Valsusa, ultima data 8 dicembre 2011. Dal 1° gennaio la militarizzazione attuata di fatto con lo sgombero del 27 giugno diventa ufficiale, con la dichiarazione di Chiomonte come sito strategico nazionale.
 
Come da più di 20 anni ripetiamo, la realizzazione della linea Tav Torino-Lione è solo nell'interesse di un ridotto numero di speculatori

Alcuni motivi essenziali del NO:
 La linea costerebbe almeno 20 miliardi di euro (normalmente i consuntivi sono 4-5 volte di più), e a tutt’oggi non è ancora stato fornita un’analisi COSTI-BENEFICI;
risulterebbe un 'opera del tutto inutile, dal momento che esiste già un collegamento ferroviario utilizzato, per quanto riguarda il decisivo trasporto di merci, attualmente a circa il 10% delle sua potenzialità, in costante calo da dieci anni a questa parte;
la realizzazione stessa dell’opera produrrebbe un numero di posti di lavoro estremamente contenuto rispetto alla spesa; per di più si tratterebbe comunque di lavoro per la grandissima parte non specializzato e a tempo determinato;
il dispendio di energia per la realizzazione della linea sarebbe tale da rendere il trasferimento merci su di essa più inquinante rispetto a qualsiasi altra soluzione di trasporto utilizzabile (come dimostrano studi realizzati da docenti universitari);
infine tale opera comporterebbe la distruzione irrimediabile di beni non rinnovabili come il territorio e le falde acquifere, oltre che rendere il traffico e la vita invivibile per 20-30 anni.

Una documentazione sintetica si può trovare null’opuscolo ”Le 150 ragioni contro la Nuova Ferrovia Torino-Lione”, anche sui siiti NOTAV, citati in fondo.
Tutte queste ragioni sono state oggetto di decine e decine di conferenze, tra cui a Torino l’ultima ha visto al Politecnico il 4 novembre confrontarsi le ragioni e i dati degli esperti NOTAV con rappresentanti a favore dell’opera che hanno solo riportato i soliti ritornelli sul progresso, futuro…il tutto nel silenzio dei media, che sono invece sempre pronti a cogliere la “violenza” delle manifestazioni NOTAV.
A novembre, l'ultimo atto del governo Berlusconi, con l'avallo dell'opposizione, è stata la “Legge Stabilita’ 2012”, che entrerà in vigore il 1º gennaio 2012, che all’Art. 19. (“Interventi per la realizzazione del corridoio Torino – Lione e del Tunnel del Tenda”), formalizza lo stato di militarizzazione della Val Susa.
Il cantiere-fortino della Maddalena diventerà un "sito di interesse strategico nazionale", cioè un'area militare a tutti gli effetti, con le conseguenze previste all’art. 682 del c.p. per chi lo vìoli: una pena tra i tre mesi e l'anno oppure una multa da 51 a 309 euro.
Non solo, ma anche l’annullamento delle procedure per gli espropri dei terreno dove dovrebbe sorgere il cantiere, di proprietà di persone contrarie all’opera e che hanno fatto ricorso.
In risposta all'approvazione della legge che ha formalizzati la militarizzazione (iniziata di fatto il 27 giugno), il Movimento NO TAV ha dichiarato che avrebbe risposto con iniziative di protesta e disobbedienza civile che avrebbero coinvolto tutto il territorio che va dalla Val Susa alla Val Sangone a Torino.
E così è stato: dall’8 all’11 dicembre, in occasione della commemorazione dell’8 dicembre 2005, giorno di lotta per la ripresa di Venaus, ci sono state diverse manifestazioni:
- una all’autostrada Torino –Bardonecchia, per contestare la connivenza della SITAF che agevola il passaggio dei mezzi delle FFOO su corsie preferenziali per farle accedere al fortino, che ha concesso i terreni di sua proprietà sotto l’autostrada per costruire l’attuale cantiere-fortino;
- un’altra intorno alle reti illegali, che è stata impedita con idranti e lancio di lacrimogeni ad altezza d’uomo, che hanno provocato 22 feriti, di cui 3 gravi;

Per aggiornamenti e documentazione NOTAV andare sui siti :
http://www.notav.info/ http://www.notav.eu/ http://www.notav-valsangone.eu/http://www.notavtorino.org/
/http://www.lavallecheresiste.blogspot.com/ http://www.ambientevalsusa.it/
http://www.tgmaddalena.blogspot.com/


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