“Il 2012 sarà un anno drammatico per il Lazio a causa delle manovre del Governo Monti e della Giunta Polverini. Quella regionale è una manovra di tagli e tasse che colpiscono ancora le fasce sociali più deboli e che incidono in maniera recessiva sull’economia laziale”. E’ quanto affermano, in una nota congiunta, il capogruppo e il consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi e Fabio Nobile.
“I cittadini –proseguono- dovranno fare i conti con doppi sacrifici: da un lato con le misure introdotte dal Governo come l’innalzamento dell’Iva, la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa, l’incremento delle accise sui carburanti e la mancata indicizzazione delle pensioni al di sopra di una determinata soglia. Dall’altro con i tagli previsti dalla legge di bilancio della Giunta Polverini che prevede l’incremento del 10% delle tasse automobilistiche e l’innalzamento dell’1,73% dell’addizionale Irpef regionale, oltre ad un ulteriore aumento delle accise sul carburante, 0,0258 al litro”.
“Costretti a pagare di tasca propria una crisi economica che viene da lontano e che il Governo nazionale non ha saputo affrontare, i cittadini del Lazio –continuano i consiglieri- dovranno fare a meno di tanti servizi pubblici che rischiano di svanire per effetto dei minori investimenti della Regione. Trasporto e welfare sono i settori sui quali si è concentrata la scure della manovra regionale. I fondi destinati al sociale passano dai 228 milioni stanziati in precedenza a 184. I pesantissimi tagli al Tpl, non recuperati dagli accordi nazionali, comprometteranno situazioni già critiche come quella di Atac a Roma dove si rischia di aprire le porte a licenziamenti, tagli dei servizi e privatizzazione”.
“A fronte di tutto questo –proseguono- viene messo in scena il balletto sui vitalizi che peggiora la situazione preesistente. E’ necessaria –concludono Peduzzi e Nobile- una rivolta politica, sociale e morale che investa l’Italia, la regione e la città contro gli effetti di queste manovre e una politica economica e sociale che apparentemente è neutrale ma in realtà sta uccidendo il Paese”.
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