Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 24 marzo 2012

L'elsa, la lama e i semidei bugiardi.

Giovanni Morsillo


Leggiamo la notizia della dichiarazione di Napolitano secondo cui "non ci saranno licenziamenti di massa" a seguito della rimozione delle garanzie contro gli abusi del padrone (art. 18). Non spiega perché, il Presidente, evidentemente convinto che una sua affermazione abbia non solo il potere di condizionare il futuro, ma anche di essere convincente a prescindere. Invece, spiace per lui, non è così, affatto. Questa dichiarazione secca e senza elementi a suffragio, fossero pure interpretazioni personali e non dati certi, ci convince ancor meno di quella di Monti quando afferma che il governo farà in modo che i padroni non compiano abusi nell'uso dei licenziamenti. Di grazia, allora che glieli consentite a fare? Il licenziamento senza abusi è già previsto ed ampiamente applicato, o no? Anzi, pure quello con abuso, visto il numero di sentenze di reintegro emesse dalla magistratura del lavoro, che senza la legge attuale si trasformerebbero immediatamente in licenziamenti per motivi economici in perfetta legalità. E anche se volessimo credergli, magari dopo un paio di bottiglie di Montepulciano, come fa Monti a garantire per il futuro? Pensa di essere eterno? Crede che il suo governo durerà fino al Giudizio Universale? Le regole, Monti lo sa, devono essere tali da garantire sempre, non a discrezione di chi comanda. Se no, non servono ad altro che a impacchettare un alibi di presunta legalità alle azioni anche più nefande di uno Sceriffo di Nottingham qualsiasi (e in Italia ne abbiamo avuti diversi, mica abbiamo già dimenticato?).
Ma in mezzo al mare magnum del gioco a nascondino, una buona notizia c'è: Elsa Fornero ha detto che o la sua "riforma" passa così com'è, cioè come piace a Mr. Marcegaglia, oppure se ne vanno. Presumiamo intendesse che se ne va tutto il governo. Ecco, questa è una cosa seria: fatelo, fatelo davvero. Non si stupisca di questa preghiera: farci rapinare da balordi senza stile o da professionisti di alto lignaggio, per noi non cambia il grado di soddisfazione. Se invece pensava di esprimere una sorta di minaccia, si tranquillizzi: non è la paura di far cadere un governo padronale che ci fa perdere il sonno. Piuttosto ci sembra che a forza di convincersi di essere semidei, questi signori oggi al governo stiano dilapidando tutte le risorse che avevano a disposizione all'inizio del mandato: la fiducia, l'aspetto di novità, la capacità tecnica, la stessa sobrietà, e così via. come vedono da sé lorsignori, l'abuso distrugge lo strumento. Anche il Ministro Fornero, a forza di menare sciabolate, ha perso il taglio ed è rimasta solo un'elsa senza lama.

Saluti in piedi.



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