COMITATO
ACQUA BENE COMUNE VALLE
DELLʼANIENE
E
SALVIAMO
IL PAESAGGIO
COORDINAMENTO
DI ROMA E
PROVINCIA
La Giunta
Comunale
di Trevi
nel Lazio,
con
delibera
n. 139
del
05/11/2012,
ha approvato
lo studio di
prefattibilità
del
progetto
“Aniene
Green
Net”
tra
i Comuni
di Trevi
nel
Lazio,
Jenne,
Subiaco, Vallepietra,
Arcinazzo
Romano
e Piglio.
La delibera, approvata
da unʼesigua
maggioranza,
è preliminare
a una
serie
di misure, alcune condivisibili
per
la parte
riguardante
il risparmio energetico,
che
se messe
in campo
sino
alla
fine,
porterebbero
allʼutilizzo forestale
intensivo di
buona
parte
delle
risorse
dei
boschi
e demani
civici
dei
comuni
sottoscrittori.
Il Parco
Naturale
Regionale
dei
Monti
Simbruini,
nel
quale
ricadono
quasi
tutti
i comuni interessati
al progetto,
sta
già
subendo,
da parte
di ACEA,
pesanti
attacchi
alla risorsa idrica
delle
sorgenti
del
Pertuso,
inoltre
si registra
la presenza
di insediamenti
turistici
in quota
che
rilasciano
liquami
nel
sistema acquifero
e si
pensa
addirittura
di costruirne altri, come se
non bastasse, ora si vuole mettere in discussione anche la capacità depurativa
e di
raccolta
delle
acque
piovane
delle
foreste, fondamentali
sia nel
ciclo dellʼacqua
per
mantenere
la risorsa
rinnovabile
sia per
gli
habitat
naturali,
a garanzia
della biodiversità
del
Parco
e delle
aree
contigue.
In unʼarea
di pregio
ambientale
come
i Monti
Simbruini,
l'unico
utilizzo economico
possibile
è il turismo
sostenibile,
un utilizzo che
porta
una
ricchezza
diffusa
ai diversi
Comuni.
Ma come si
potrà
mettere
in pratica
un turismo
virtuoso
e di
qualità
se si darà
il via a
questo
progetto? Come
si potrà
convincere
a soggiornare nella
nostra
valle persone
che si
aspettano
un ambiente
pulito
e di
grande
bellezza,
e si troverebbero invece
nel
traffico
di centinaia
di camion,
con
cantieri forestali
utilizzati per
alimentare
le centrali previste?
Tutto questo
è predisposto
dalle
Autorità
comunali
senza
la minima
partecipazione pubblica.
Infatti, nell'accordo
di programma
si cedono
i diritti
di esbosco
al Consorzio
che dovrà
gestire
questa
filiera;
ma la sostenibilità
dell'iniziativa
non è
stata
sottoposta
a verifica
da parte
dei
cittadini,
dellʼEnte
Parco
e delle
Associazioni.
Né,
tantomeno,
si è sottoposta
a VAS
(Valutazione
Ambientale
Strategica)
lʼintera
operazione,
con
la conseguenza che
le Amministrazioni
comunali
si troveranno
a cedere
titolarità
senza sapere
se gli obiettivi
proposti
saranno
raggiunti
e a quale
prezzo
per
l'intera
comunità.
Per questo
chiediamo
allʼAmministrazione
di Trevi
nel
Lazio
e alle
altre
Amministrazioni interessate,
di bloccare
tutto
in attesa
di una
puntuale
azione
di verifica
di quanto
si vorrebbe
sottoscrivere
e dellʼimpatto
che
il territorio
dovrà
subire,
sottoponendo
lʼintera iniziativa
a VIA/VAS.
La valutazione
preventiva
è indispensabile
anche
nella
logica
di evitare
lo spreco
di denaro
pubblico
alla ricerca
dʼimprobabili
mirabolanti
risparmi
energetici,
che
saranno pagati
a caro
prezzo
dai
cittadini
con
le elevatissime
sovvenzioni
previste
per
questo genere
di impianti.
Sovvenzioni
che
potrebbero
risultare,
alla fine,
gli
unici
veri
motivi che
sostengono
un progetto
avventuroso
e dʼincerta
attuazione.
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