Alle
16,37 del 12 dicembre 1969 la terribile deflagrazione nella Banca Nazionale
dell’Agricoltura a Milano provoca 17 morti e oltre 100 feriti. E’ il primo di
tanti atti stragisti in cui la
controrivoluzione demofascista alza il livello dello scontro per fermare il processo di sollevazione operaia e
studentesca, che chiedeva più diritti per il lavoro, la scuola, e lottava per
un sistema di vita più dignitoso per
tutti. L’apparto controrivoluzionario ha iniziato la sua opera di sovvertimento
democratico già immediatamente dopo l’approvazione della Costituzione. I
fascisti non sono stati mai banditi dall’attività sociale e politica, come
prescritto sulla Carta Costituzionale, perché
utili come mano armata dello Stato
quando si è reso necessario contrastare lotte pericolose che avrebbero potuto
intaccare i privilegi di una classe borghese - imprenditoriale vorace e
accattona. L’esito del processo della strage di Piazza Fontana
conclusosi dopo ben 36 anni il 13 ottobre del 2005, manda tutti assolti. O
meglio i giudici affermano che la strage l’hanno compiuta i fascisti di Ordine nuovo per quanto Franco Freda e Giovanni Ventura, elementi di spicco dell’organizzazione, indicati come responsabili,
non sono più condannabili perché precedentemente assolti in via definitiva per
lo stesso capo di imputazione. Ciò a evidente dimostrazione che lo Stato
è riconoscente con chi lo aiuta a mantenere intatti i privilegi delle classi
elitarie. Il processo controrivoluzionario non si è mai fermato, ha cambiato
metodologia di azione nel corso degli anni arrivando anche a trattare con la
mafia. E’ passato, dall’armare le mani
degli esecutori fascisti, ad arruolare dirigenti delle forze dell’ordine
spietati pronti ad aizzare il proprio esercito contro manifestanti inermi, ma
anche a creare prove false, ad infiltrare poliziotti nei cortei, a
provocare disordini nascosti dietro i cappucci neri dei black bloc. Oggi il processo di contro rivoluzione si è
affinato ancora di più. Utilizza la finanza, le banche e, per sedare la rivolta
sociale anche sindacati e movimenti che, a parole si dicono a favore dei
lavoratori, ma nei fatti sono elementi destrutturanti il conflitto contrario
alla contro rivoluzione. E’ dunque
fondamentale non dimenticare la strage di Piazza Fontana se si vuole avere una
chiara idea della perversione demofascista. Un atto criminale architettato dallo Stato e
messo in atto dai Fascisti.
Brano: Luna Rossa eseguito dalla Banda Bassotti
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