Oreste Della Posta Segretario Provinciale PdCI
Secondo una recente statistica dell’Istat a Frosinone il 78%
dell’acqua immessa nella rete idrica viene dispersa. Infatti di 735 litri di
acqua immessa al giorno per ogni singolo utente ne vengono utilizzati solo
158lt. La città di Frosinone è la prima in Italia come percentuale di
dispersione.
Ebbene precisare che l’acqua è un bene esauribile e andrebbe
assolutamente risparmiata. Ma la domanda che ci dobbiamo porre e chi sarà
disposto a sopportare il costo dei lavori di manutenzione della rete idrica?
È ben evidente che occorrerebbe un rifacimentodell’intera
rete di distribuzione visto il livello
di dispersione così elevato.
Tutte le polemiche che ci sono state in questa Provincia tra
l’ACEA ATO 5 e l’ex Presidente della
Provincia Iannarilli si sono rilevate strumentali in quanto non affrontavano il vero problema
che consiste nella rete.
È anche strano che questo dato allarmante è sfuggito ai
comitati che si sono formati per la difesa dei cittadini rispetto al bene
primario che è l’acqua.
Noi Comunisti riteniamo da sempre che il ciclo delle acque
dalla captazione, alla distribuzione e alla depurazione deve essere in mano pubblica
in quanto nessun privato non si accollerà l’onere di investire decine e decine
di milioni di euro per il rifacimento dell’attuale rete, e quindi ci troveremo
davanti sempre la solita storia ovvero la rete realizzata dal pubblico e i
profitti realizzati dai privati. Questa logica ha portato al fallimento dello
stato italiano. Facciamo appello al presidente Zingaretti affinchè assuma
questa emergenza come un’emergenza prioritaria anche se è vero che noi stiamo
su un bacino idrografico che va da Colleferro a Cassino che è tra i più ricchi
d’acqua, d’Europa. Questo non giustifica questa enorme dispersione di acqua.
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