Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 10 settembre 2014

Richiesta convocazione Commissione Consiliare “Situazione debitoria società Multiservizi SPA e relative determinazioni”

Paolo Iafrate a nome dei lavoratori ex Multiservizi da 5 mesi in presidio sotto il Comune di Frosinone

Ai Componenti Commissione Consiliare ex Frosinone Multiservizi
Al Consiglio Comunale di Frosinone


p.c. Al Prefetto
p.c. Alla Regione Lazio Assessorato al Lav
p.c. Alla Provincia di Frosinoneoro
p.c. Al Comune di Alatri
p.c. Alla stampa


Oggetto: richiesta convocazione Commissione Consiliare “Situazione debitoria società Multiservizi SPA e relative determinazioni”


Il Comune di Frosinone ha provveduto all’affidamento dei servizi di supporto alla gestione funzionale degli impianti sportivi e agli eventi culturali e di spettacolo per la durata di anni cinque alla cooperativa SolCO, servizi già in essere nella Frosinone Multiservizi. 
Essa copre le attività di 9 lavoratori per €.169.880,76 all’anno. Questo servizio era inserito nella bozza del piano per una newco adottato dalla Commissione Consiliare del Comune di Frosinone “Situazione debitoria società Multiservizi SPA e relative determinazioni” a luglio. 
I sottoscritti lavoratori che presidiano da 158 giorni il municipio frusinate chiedono l’urgente convocazione della Commissione al fine di valutare le scelte della Giunta che sono in palese contrasto con il documento redatto e sottoscritto all’unanimità dai componenti e da tutti i partiti.
A seguito di questo documento il Comune di Frosinone, nella riunione regionale del 28 luglio u.s., aveva favorevolmente accolto, nella persona del presidente Piacentini, la proposta per un più definito piano industriale tra tutti gli enti.
E’ arrivato invece un segnale forte e chiaro: le esternalizzazioni avanzano nonostante tutte le contraddizioni riscontrate dagli stessi consiglieri e nonostante, appunto, l’accordo sul documento licenziato dalla Commissione.
a) Si introduce il profitto nei servizi non economici;
b) Si spacchettano parti di servizi e attività più articolate, rendendoli non convenienti; non efficienti; non flessibili organizzativamente. Il servizio appena esternalizzato, servizi di supporto alla gestione funzionale degli impianti sportivi, da sé non ha alcuna logica né organizzativa, né economica, né professionale. 
c) La gestione di eventi culturali e di spettacolo non potrà mai essere effettuata senza altre indispensabili attività collaterali che, come l’organizzazione del Festival dei Conservatori dimostra, dovranno essere appaltate all’esterno con maggiori costi per l’ente.
A cosa o a chi, più correttamente, può essere utile la gestione di un servizio così parcellizzato, non economicamente rilevante? Viene introdotto, certo non da oggi, l’idea di una esternalizzazione che serve a costruire un “consenso politico”: attraverso quelle imprese che gravitano negli entourage della politica e che fanno imprenditoria con soldi pubblici, da gestire anche senza alcuna capacità e mezzi; foraggiando quel personale, amorfo, “cuscinetto amministrativo” pronto ad obbedire a qualsiasi disegno del potere; premendo su quel personale operaio oggetto della compravendita di posti di lavoro.
La vicenda dello spezzatino Multiservizi è una vicenda esemplare in questo senso. 
1) Una azienda multiservizi, appunto, che lavora su una economia e organizzazione di scala, con grande flessibilità, pubblica, alle dirette dipendenze dell’ente, ridotta in servizi parcellizzati, rigidi, incapaci di organizzare e mantenere attività senza l’ausilio di altri interventi esterni.
2) un bando fuorviante, per cooperative sociali (!?!), utilizzando criteri per far partecipare imprese del luogo, con successivi affidamenti diretti;
3) una marcata pressione da parte di alcuni colleghi della vecchia società pubblica per convincere altri a salire sull’autobus privato, sgangherato, rinunciando a parte del salario;
4) improvvisa disponibilità di posti di lavoro, dopo l’esclusione di centinaia di lavoratori, affidati senza tener conto del bando in essere e senza selezioni come logica vorrebbe in merito a posti gestiti con sodi pubblici, in un vero e proprio mercato spartitorio.
Il ruolo dei consiglieri comunali, si ricorda, è un ruolo attivo e determinante nelle scelte amministrative della città e nella difesa della democrazia di essa. Eppure si assiste ad una completa sottomissione delle decisioni consiliari a voleri della giunta. 

Spetta agli enti territoriali individuare gli ambiti oggettivi dei singoli servizi e giustificare, in base a tale definizione, l’inquadramento nelle diverse specie di attività e nei corrispondenti modelli organizzativo- gestionali”. “L’organo deputato alla elaborazione degli atti di indirizzo sulle aziende pubbliche e gli enti sovvenzionati/vigilati è il Consiglio comunale (o provinciale), in quanto organo di indirizzo e di controllo politico–amministrativo dell’ente locale (art. 42, co. 2, lettera g, d.lgs. n. 267/2000).

Saluti.
Frosinone 10 settembre,

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