Il
movimento nato per contrastare le politiche gestionali dell’Acea e la
sudditanza di tantissimi sindaci della
nostra provincia è vivo e tira fuori gli artigli. Dopo le iniziative di agosto
e settembre avviate a Ceccano anche e ancora di più ieri 3 ottobre ho visto
tantissimi cittadini che combattono, chiedono e non hanno alcuna intenzione di
arrendersi. Di fronte ad un pubblico numeroso che gremiva ogni angolo del
Cinema Teatro Antares, Domenico Aversa e Mario Antonellis, con molta pazienza e
altrettanto puntiglio, hanno illustrato la gestione dell’Acea negli ultimi
dieci anni. Lo hanno fatto scavando in profondità entrando nel merito di ogni
singola scelta e accompagnando le osservazioni da grafici illustrativi. Grafici,
notizie, considerazioni varie che provenivano proprio dalle fonti Acea. Fatti e
situazioni quindi disponibili anche per quei sindaci che avrebbero dovuto dimostrare
autonomia, indipendenza e essere i veri rappresentati della popolazione criticando,
facendo conoscere e mettersi alla testa del movimento. Così, purtroppo,non è
stato perché invece di sindaci rappresentanti abbiamo visto uomini signorsì, pronti
ad avvallare, eludere, a trovare mille giustificazioni pur di non muoversi. In
sostanza le notizie sentite hanno permesso di rilevare l’inconsistenza della
stampa locale, in ogni momento narcotizzata dalla multinazionale, la mala gestione
dell’Acea e le responsabilità dei sindaci indicate chiaramente come persone
inette, incapaci e disponibili. Insistentemente
per tutta la durata dei due interventi e ancora di più dopo le considerazioni
del sindacalista Mariano Ranieri, Aversa e Antonellis hanno chiaramente detto che il problema è politico. Dietro
questa espressione c’è da credere e ne sono convinto che le forze politiche in tutti questi anni non hanno mai mostrato di
avere una propria soggettività, una idea, un progetto ma si sono sempre
affidate, ubbidendo supinamente al grande capitale, a quello che viene chiamato
mercato. Un mercato che si dimostra essere senza regole, senza bilanciamenti e
contrappesi e che mostra sempre più caratteristiche di prevaricazione e rapina.
Le critiche sentite alla politica, al ceto politico hanno trovato un riscontro chiarissimo:
a fronte di tanta presenza di cittadini ho visto fra coloro che hanno avuto esperienze
amministrative solo Giancarlo Savoni, Mario Maura, Antonello Ciotoli, Luciano
Natalizi, Angelo Di Mario, Umberto Terenzi . Ma la cosa più sconcertante è
stata l’assenza di coloro che vogliono candidarsi al consiglio comunale o a
sindaco di Ceccano e che preferiscono mantenere aperta una competizione
elettorale solamente visiva sulle pagine dei giornali, rinunciando a prendere
posizione attorno a tale spinosa questione. E’ gravissimo, inoltre che i due
candidati alla presidenza della provincia, Pittiglio e Pompeo, non abbiamo
avvertito la sensibilità di inviare un messaggio di impegno a rimuovere,
innovare, cambiare quanto malamente fatto finora presso l’Amministrazione
provinciale con il sistematico fiancheggiamento alle politiche dell’Acea. Di
fronte alla parola d’ordine lanciata dal Comitato dell’acqua: disobbedienza civile,
“ovvero le bollette non si pagano”, mi sembra necessario
riprendere
e lanciare un avvertimento di un vecchio senatore romano rivolgendolo ai nuovi
e vecchi politici “fino a quando abuserete della nostra pazienza” ?
Nessun commento:
Posta un commento