Il segretario provinciale del PdCI
Oreste Della Posta
Nella legge di Stabilità 2015 c’è la soppressione degli sgravi contributivi
della Legge 407/1990, la riduzione del 50% o l’esonero dal versamento dei
contributi per 3 anni per i datori di lavoro che assumono lavoratori con almeno
24 mesi di stato di disoccupazione. Al posto dei benefici dell’art. 8, comma 9
della Legge 407/90 ci sono i nuovi sgravi contributivi per assunzioni a tempo
indeterminato. I benefici contributivi di cui all’articolo 8, comma 9,
della legge 29 dicembre 1990, n. 407, e successive modificazioni e
integrazioni, sono soppressi con riferimento alle assunzioni dei lavoratori ivi
indicati decorrenti dal 1° gennaio 2015.
Le novità quindi sono pesanti, visto che la Legge di Stabilità 2015 va a sopprimere gli sgravi contributivi della
Legge 407/1990, l’incentivo all’assunzione più utilizzato dai datori
di lavoro negli ultimi 24 anni, uno sgravio contributivo che nel Mezzogiorno è
del 100% (quindi diventa totale esonero dai contributi) e che ha rappresentato
una concreta e utilizzata possibilità di assunzione dei giovani con almeno 24
mesi di iscrizione al Collocamento o Centro per l’Impiego.
I
benefici previsti dalla Legge 407/1990: 50% di sgravi.
Il
comma 9 dell’art. 8 della Legge n. 407/1990, che dalla Legge di Stabilità 2015
potrebbe essere soppresso, prevede che “in caso di assunzioni con contratto a
tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno ventiquattro mesi o
sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione
salariale da un periodo uguale a quello suddetto, quando esse non siano
effettuate in sostituzione di lavoratori dipendenti dalle stesse imprese per
qualsiasi causa licenziati o sospesi, i contributi previdenziali ed
assistenziali sono applicati nella misura del 50 per cento per un periodo di
trentasei mesi”.
Lo sgravio della 407/1990 è del 100% nel
Mezzogiorno.
Continua il comma: “Nelle ipotesi
di assunzioni di cui al presente comma effettuate da imprese operanti nei
territori del Mezzogiorno.., ovvero da imprese artigiane, non sono dovuti i
contributi previdenziali e assistenziali per un periodo di trentasei mesi”.
Inoltre ad andare a gravare di più
la situazione è il fatto che il Governo ha deciso di introdurre un “massimale”
di 1.200 miliardi di euro, cosa che la legge 407 non prevedeva, e ciò significa
che potranno essere esaudite solo 127.000 domande inserite in graduatoria.
Come si può facilmente notare da
quanto detto la nostra Provincia, come del resto tutte le altre del
Mezzogiorno; sarà maggiormente penalizzata infatti basti pensare che la percentuale di
disoccupazione supera molto abbondantemente quella della media nazionale e che
molte delle nostre imprese stanno chiudendo.
Quindi cancellando gli sgravi previsti del 100% per il Mezzogiorno anche la provincia di Frosinone subirà una
grave perdita in quanto è noto che le provincie del nord, come per esempio
Reggio Emilia, saranno fortemente avvantaggiate in quanto più ricche e
produttive.
Queste sono le vere politiche del
Lavoro messe in piedi dal Governo Renzi con tagli alle spese e favorire le zone
forti del paese. Forse il PD si prepara a votare per la prossima primavera?
Noi Comunisti denunciamo
fortemente questo stato di cose ,che è arrivato al limite della vergogna, e
invitiamo le forze sindacali e sociali ad intervenire immediatamente con una dura di presa di posizione.
Al Governo Renzi possiamo
attribuirgli un detto:”dietro le parole il PEGGIO!”.
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