Alla nostra grande famiglia, ai banditi senza tempo, agli antifascisti, alla classe operaia, ai lavoratori, ai disoccupati, agli sfruttati…”
Non un passo indietro! Ни шагу назад!
Dopo l’aggressione alla ex-Yugoslavia, la ferocia imperialista sta di nuovo insanguinando l’Europa a cent’anni esatti dallo scoppio della prima guerra mondiale.
Quello che in atto oltre i Carpazi palesa di nuovo il volto dell’imperialismo occidentale così come avvenuto in Yugoslavia ed in Iraq, in Afghanistan come in Libia, in Kurdistan come in Palestina.
In Ucraina, il golpe naziatlantista nei piani americani ed europei del febbraio scorso ha trovato sulla sua strada una coraggiosa resistenza sulla quale si sono costituite le Repubbliche popolari della Nuova Russia di Lugansk e Donetsk.
In Ucraina, il golpe naziatlantista nei piani americani ed europei del febbraio scorso ha trovato sulla sua strada una coraggiosa resistenza sulla quale si sono costituite le Repubbliche popolari della Nuova Russia di Lugansk e Donetsk.
Sin dalle avvisaglie di Maidan, Noi Saremo Tutto ha prestato la massima attenzione alla vicenda denunciando senza mezzi termini l’appoggio che alcuni settori della cosiddetta sinistra, fraintendendone completamente il significato, stavano dando al golpe di Maidan e smontando i tentativi di delegittimazione della resistenza popolare nata nel Donbass.
Abbiamo contribuito all’organizzazione e partecipato alla Carovana Antifascista della Banda Bassotti per portare la nostra solidarietà al popolo di Lugansk e Donetsk.
Nel solco tracciato dalla Carovana Antifascista che la Banda Bassotti ha avuto l’onere e l’onore di promuovere ed in continuità con il lavoro di tutti i comitati di solidarietà internazionalista con la resistenza popolare, Noi Saremo Tutto lancia Non un passo indietro: con questo progetto intendiamo permettere ad un piccolo gruppo di compagni di tornare in Donbass quanto prima per poter raccontare direttamente quello che sta succedendo, facendo interviste, riprese video, racconti e documentando l’esperienza ed il ruolo della classe operaia nelle Repubbliche Popolari.
Crediamo che questo progetto possa non solo portare la nostra solidarietà e svolgere un lavoro di documentazione, ma essere utile a considerare l’internazionalismo, come una necessità e non una buona parola d’innocua liturgia.
Come avvenuto per la Carovana Antifascista, utilizzeremo lo strumento della raccolta fondi digitale (fundraising) ed il progetto verrà presentato lungo lo stivale e promosso con cene, iniziative, dibattiti e qualsiasi forma di sostegno che ci verrà offerta.
Successivamente pubblicheremo i dettagli del progetto aggiornando tutti i nostri sostenitori su novità e sviluppi.
I compagni che si recheranno in Nuova Russia si occuperanno di inviare aggiornamenti sulle loro attività e, al termine dell’esperienza, verranno sistematizzati i materiali raccolti in un progetto editoriale ed audiovisivo con cui fare informazione e sostenere la battaglia antifascista.
Utilizzare il nome che abbiamo scelto per questo progetto rappresenta per noi una grande responsabilità: Non un passo indietro fu infatti il nome dell’ordine 227 emesso il 28 Luglio 1942 ed inviato a tutti i soldati dell’Armata Rossa spinta ormai a ridosso del Caucaso dall’incalzare dell’avanzata nazista che in Ucraina trovò dei buoni alleati tra le forze nazionaliste addirittura inquadrate nelle SS. Ma arrivò la resa dei conti.
Settant’anni dopo l’Ucraina è stata trasformata in un grande laboratorio per le forze fasciste al servizio degli interessi europei e nordamericani:
è dunque necessario lottare, ed è necessario vincere.
è dunque necessario lottare, ed è necessario vincere.
Per questo abbiamo bisogno del contributo e del sostegno di tutti gli antifascisti e di tutti i figli della stessa rabbia.
Non un passo indietro! Ни шагу назад!
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