Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 7 novembre 2015

A 98 anni dalla Rivoluzione russa La Rivoluzione che cambiò la storia

La rivoluzione d'Ottobre compie 98 anni. Per l'occasione, pubblichiamo di seguito, tradotti in italiano, due articoli di Bernardo Cerdeira, dal sito della Lit-Quarta Internazionale www.litci.org .

Trotsky, comandante dell'Armata Rossa e principale dirigente con Lenin della rivoluzione



La rivoluzione russa dell'ottobre del 1917, l'avvenimento storico che più di ogni altro ha segnato il mondo contemporaneo, compie 98 anni. Ma i reazionari provano ancora ad occultare la verità storica sotto una cappa di deformazioni.
Affermano che la rivoluzione fu utopica, inutile e che dimostrò soltanto il fallimento del comunismo. Cercano in tutti i modi di mostrare che la ripugnante dittatura stalinista che sostituì il governo di Lenin nell'Unione Sovietica (Urss) fu la continuità della rivoluzione, quando in realtà ne fu la sconfitta.
Questa campagna mira ad infangare l'azione più importante della classe operaia mondiale affinché le nuove generazioni non ne seguano l'esempio.
Milioni di giovani che lottano tutti i giorni contro i mali del capitalismo imperialista non conoscono le lezioni dell'Ottobre. E' più che mai necessario ricordare e diffondere gli insegnamenti di quella che fu la più importante esperienza della classe operaia. A queste nuove generazioni dedichiamo questo supplemento speciale. 
Epoca rivoluzionaria: un secolo di guerre, crisi e rivoluzioni  La Prima guerra mondiale che esplose nel 1914, e la Rivoluzione russa furono due avvenimenti intimamente legati. La guerra fu il culmine delle contraddizioni tra i diversi Paesi imperialisti europei che si contendevano il possesso e lo sfruttamento delle colonie in tutto il mondo.
La Prima guerra mondiale aprì definitivamente l'epoca imperialista del capitalismo, segnata da guerre permanenti, crisi economiche brutali e distruzione dell'ecosistema, ossia dalla decadenza del sistema capitalista.
Ma, contemporaneamente, la Rivoluzione russa aprì un'epoca rivoluzionaria. Lo scontro col brutale sfruttamento e la controrivoluzione imperialista, da un lato, e la lotta rivoluzionaria dei lavoratori e dei popoli oppressi di tutto il mondo, dall'altro, caratterizzarono il XX secolo.

Avanguardia mondiale: la prima rivoluzione socialista vittoriosa del mondo
Quando i Soviet (Consigli) dei deputati operai e dei soldati diretti dal Partito bolscevico presero il potere in Russia, si trattò della prima rivoluzione che riuscì a sconfiggere la borghesia e ad assicurarsi la vittoria.
Il nascente Stato sovietico affrontò terribili difficoltà. Nel 1918, gli eserciti controrivoluzionari (bianchi) innescarono una guerra civile. Ventuno Paesi stranieri invasero la Russia per appoggiarli. La guerra e la disorganizzazione dell'economia, principalmente dell'agricoltura, provocarono la fame e la morte di milioni di persone.
Ma, il Partito bolscevico, guidato da Lenin e Trotsky, riuscì ad organizzare l'Armata Rossa e a sconfiggere dopo tre anni di guerra civile la controrivoluzione, consolidando il primo Stato operaio della storia.
  
La Rivoluzione Socialista Internazionale  Dal primo momento, i leader del Partito bolscevico dichiararono che la rivoluzione russa non doveva limitarsi alle frontiere del loro Paese, bensì essere l'innesco ed il punto di appoggio affinché esplodesse la rivoluzione in Europa e nel mondo.
Lenin e Trotsky davano tanta importanza al carattere internazionale della rivoluzione che, nel 1919, mentre l'Armata Rossa lottava disperatamente, in piena guerra civile, fondarono l'Internazionale comunista, per fare la rivoluzione mondiale.
  
L'Ottobre mostrò la strada  Molte cose sono cambiate in questi quasi cento anni: la sconfitta della rivoluzione in Europa tra il 1919 e il 1923; l'isolamento ed il ritardo della Russia provocarono la degenerazione della rivoluzione. Una burocrazia di funzionari privilegiati guidati da Stalin assunse il potere e trasformò lo Stato sovietico in un regime di terrore. Anche la III Internazionale degenerò e fu poi liquidata da Stalin nel 1943.
Negli anni Ottanta, sotto la guida di Gorbaciov, la burocrazia restaurò il capitalismo e vari dei suoi funzionari si trasformarono nei milionari di una nuova borghesia.
Ma né il destino tragico della prima rivoluzione socialista né tutte le bugie della borghesia sono riusciti a spegnere il suo esempio. La rivoluzione d'Ottobre mostrò che i lavoratori possono prendere il potere, sconfiggere la borghesia, assumere la conduzione dell'economia e costruire un Stato democratico per la maggioranza.
98 anni dopo, il capitalismo spinge il mondo nell'abisso della barbarie ed i lavoratori lottano disperatamente per non essere trascinati nel baratro. L'esempio dell'Ottobre, benché breve, mostrò la strada.
Con le parole della grande rivoluzionaria Rosa Luxemburg: "il problema più importante del socialismo, la questione incandescente dell'attualità era, ed è, (…) la capacità di azione del proletariato, l'energia rivoluzionaria delle masse, la determinazione del socialismo per arrivare al potere. In questo senso, Lenin, Trotsky ed i loro compagni furono i primi a dare l'esempio al proletariato mondiale, e fino ad ora sono gli unici che possono esclamare: ‘Io osai!' ”.

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