Il 23 il Comune di Frosinone organizza alla Villa Comunale un incontro “Amministrazione Trasparente ed Anticorruzione: l’esperienza del Riuso”.
Ci si soffermerà sui temi dell’”Amministrazione trasparente” e sui temi dell’”anticorruzione”. Un terreno irto e oscuro nel quale un “coraggioso” ente, bisogna proprio riconoscerlo, vuole intraprendere un confronto con la popolazione nonostante le gravi defaillance e la poco attenzione alle indicazioni del piano anticorruzione, adottato con Regolamento Comunale Anticorruzione 2015/2017, con Delibera di Giunta Comunale n. 29/2015, anche in riferimento, ad esempio degli appalti della già Frosinone Multiservizi che hanno raggiunto ormai i sei milioni di euro.
Forse daranno spiegazione, alla luce del nuovo Regolamento sulle reiterate proroghe di affidamento diretto che possono essere indice “di un malfunzionamento dell’Amministrazione, nel senso di una devianza dai canoni della legalità, del buon andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa”;
Forse daranno spiegazione sulle note della Presidenza del Consiglio dei Ministri che avvertono della “possibile elusione delle regole di affidamento degli appalti, mediante l’improprio utilizzo del modello procedurale dell’affidamento delle concessioni”,
Forse daranno spiegazione dell’altissima valutazione del “livello di rischio” per l’utilizzo dell’affidamento diretto, anche in riferimento al valore economico e alla frazionabilità (Regolamento Comunale Anticorruzione);
Forse daranno spiegazione della irrintracciabilità nell’Albo pretorio on line di atti riguardanti proroghe degli affidamenti in atto alle cooperative sociali di tipo B;
Forse daranno spiegazione della non congrua pubblicazione dal punto di vista temporale di alcuni atti sull’Albo pretorio inerenti sempre proroghe di affidamento;
Forse daranno spiegazione della assenza di allegati come ad esempio le convenzioni che regolamentano l’appalto dei servizi affidati alle cooperative sociali di tipo B.
Forse daranno spiegazione del perché non si rispettano le motivazioni pur scritte nelle determine con le quali si giustificano continui e diretti affidamenti;
Forse daranno spiegazione in applicazione del Regolamento Comunale Anticorruzione 2015/2017 dei mancati monitoraggi rispetto ai reiterati affidamenti diretti di appalti di servizi a cooperative sociali di tipo B visto l’elevato il rischio di corruzione e considerando che le misure di contrasto al rischio possono anche essere ulteriormente individuate oltre a quelle “comuni e obbligatorie” oppure “Emerge la concreta difficoltà delle amministrazioni di individuare correttamente i rischi di corruzione, di collegarli ai processi organizzativi e di utilizzare un’adeguata metodologia di valutazione e ponderazione dei rischi” (Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione);
Forse daranno spiegazione perché società coinvolte nelle indagini di Mafia-Capitale continuano a gestire servizi nella nostra città e in altri territori, anche in proroga con affidamento diretto, senza che alcuno ne chieda conto e ne valuti l’opportunità. Nella vicenda dei vestiti usati prelevati dai cassonetti gialli la società Ama di Roma ha interrotto il servizio di raccolta differenziata di indumenti e accessori di abbigliamento usati sul territorio comunale, revocando l'affidamento ai consorzi aggiudicatari: "Il provvedimento, che si inserisce nel percorso di trasparenza e legalità intrapreso dal nuovo management di Ama”.
Per tutto questo daranno spiegazione o forse no?
“In altre parole, è risultata inadeguata la capacità delle amministrazioni di leggere ed interpretare le dinamiche socio-territoriali e di tenerne conto nella redazione del PTPC” (Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione).
A Frosinone ce ne preoccupiamo o no?
Nessun commento:
Posta un commento