foto tratta da Tu News 24 |
Dalle 17,30 di oggi pomeriggio sta bruciando un capannone
nella zona aeroporto al cui interno sono stoccati rifiuti speciali. Il sito si
trova in Via delle Centurie in Località Casale ed è di proprietà
dell’azienda Me.Co.Ris, specializzata nel trattamento, a quanto sembra, anche di amianto e rifiuti di origine ospedaliera.
Carabinieri
Forestali, Vigili del Fuoco sono all’opera per domare l’incendio, gli ispettori
dell’Arpa sono sul posto per monitorare la natura dell’inquinamento di terra e aria.
Il sindaco Ottaviani ha adottato un’ordinanza contingibile ed urgente nella
quale si invita la popolazione a non avvicinarsi al sito. La comunicazione del
sindaco è la seguente:
A seguito
dell’incendio che sta interessando un capannone nella zona dell’aeroporto, il
Sindaco sta emettendo ordinanza con la quale si dispone di non avvicinarsi
all’area, di tenere chiuse le finestre e di non utilizzare condizionatori
d’aria. Tutto questo sino a spegnimento incendio e dissolvimento del nube di
fumo.” Il sindaco ha poi aggiunto :"
È necessario adottare tali accorgimenti in via
precauzionale, in quanto ancora non abbiamo certezza della tipologia speciale
dei rifiuti in combustione. Si chiede, quindi, la necessaria collaborazione
informativa attraverso i canali della comunicazione, per tenere aggiornata la
cittadinanza sulle eventuali necessità del caso”
Ugualmente
il sindaco di Patrica Lucio Fiordaliso è intervenuto dalla sua pagina FB
” Incendio impianto rifiuti in zona Aeroporto.
Purtroppo si sta constatando che il fumo fuoriuscente dalla
fabbrica, è direzionato verso Patrica. In particolar modo zona Tomacella, Quattrostrade,
Fontana dei Conti, SS.Lepini.
Ho contattato l'Arpa per capire la pericolosità delle
sostanze presenti nell'aria ma in questo momento non si è in grado di saperne
molto.
Consiglio la chiusura delle finestre evitando di restare
fuori".
Anche il sindaco di
Ferentino, nonché presidente della Provincia Antonio Pompeo avverte: A seguito dell’incendio sviluppatosi nel
pomeriggio nell’area industriale di Frosinone, nell’evidenziare che il
territorio interessato è quello di Frosinone, si invita comunque anche la popolazione
di Ferentino in via precauzionale a tenere le finestre chiuse unitamente
alla disattivazione degli impianti di climatizzazione, fino al completo
spegnimento dell’incendio attualmente monitorato dagli organi competenti”.
Oltre alla gravità del danno
ambientale si rimane sconcertati apprendendo dalle parole dei sindaci che non
si ha certezza della tipologia dei rifiuti
in combustione. Se ho ben capito non si sa cosa fosse stoccato in quel
capannone e che cosa stia bruciando.
Allora
la domanda sorge spontanea: Come è
possibile autorizzare l’attività di imprese per lo smaltimento dei rifiuti
speciali senza avere precisa e puntuale contezza di ciò che viene trattato e
come?
E’ possibile che in piena Valle
del Sacco, per la bonifica della quale sono stati stanziati 56 milioni di euro,
un impianto così impattante non sia monitorato costantemente e soprattutto sia
situato, oltre che a ridosso dei centri abitati, vicino all’ospedale Fabrizio
Spaziani?
Vogliamo ricordare che il
primo dovere di un sindaco e delle istituzioni ad ogni livello è quello di
tutelare la salute di cittadini. Emerge quindi con ancora più forza la
necessità, prima ancora di provvedere alla bonifica, di eliminare le fonti
inquinanti.
Organizzare simposi,
convegni, sulla Valle del Sacco senza
adottare un piano preciso di monitoraggio, controllo e dismissione delle fonti
inquinanti non ha alcun senso. E allora
la domanda è un'altra: perché non si vuole mettere mano a questo problema? Perché
non si è a conoscenza di ciò che avviene all’interno di aziende così impattanti
sull’ambiente? Forse perché non conviene ad amministratori pubblici e realtà produttive affrontare la questione di un diverso modo
di produrre, concernente il riciclo ed il riuso dei rifiuti?
Se non conviene a loro di certo è salvifico
per i cittadini.
Disgraziatamente la cittadinanza è tenuta completamente all’oscuro. Tutto va bene madama
la marchesa fino a quando un giorno non si è costretti a subire l’intossicazione
da un impianto che non si sapeva di avere
vicino casa.
Per questo motivo
invitiamo i cittadini a svegliarsi, a chiedere con forza di sapere cosa accade sopra la propria testa a
due passi dalla propria abitazione. A proposito il sito della Me.Co.Ris attualmente
non risponde, magari capire che diavolo si combini la dentro non sarebbe stato
poi così male ma tant’è.
SVEGLIAMOCI!!!
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