Per i lavoratori della MULTISERVIZI di Frosinone, oggi era una giornata fondamentale. Dopo otto giorni di occupazione ininterrotta della sala consiliare del comune , il rischio concreto era la mancata approvazione del bilancio societario , con l’avvio delle procedure di liquidazione coatta e conseguente licenziamento. Il presidio organizzato dal circolo “Carlo Giluliani” di Rifondazione Comunista di Frosinone , e dalla sezione di Frosinone dell’Italia dei Valori, aveva lo scopo di mettere pressione sugli enti soci (Comune di Frosinone, Comune di Alatri e Provincia di Frosinone) e sul Cda affinchè si scongiurasse questa estrema soluzione . Al presidio hanno aderito la confederazione dei COBAS di Frosinone, unico sindacato presente in questa vertenza e ciò non va ad onore dei COBAS, quanto a disonore di tutte le altre sigle sindacali, Il Movimento Cinque Stelle di Frosinone e un buon numero di cittadini che hanno voluto portare la loro solidarietà direttamente ai lavoratori. Il CLIMA di attesa si mescolava alla rabbia. I membri del Cda, premevano per avere dai soci i fondi necessari al pagamento dell’Iva (517.000 euro) .Il mancato ottenimento di questa somma avrebbe determinato una responsabilità diretta personale dei consiglieri stessi con conseguenze giudiziarie . I fondi di 400.000 stanziati dal comune di Frosinone, sono stati usati quindi dal Cda Multiservizi, non per pagare i lavoratori me per rientrare parzialmente del debito IVA. In attesa di un segnale proveniente dalla riunione molte erano le discussioni che animavano il presidio. La più accesa riguardava la ragione per cui il comune di Frosinone si trova in una situazione economica così precaria. L’amministrazione Marini oltre a non aver percepito ancora i contributi dovuti dalla Regione Lazio, non ha neanche riscosso , forse per poca incisività nella richiesta, gli oneri concessori dalle imprese che stanno seppellendo di cemento gran parte del suolo della nostra città. Questo è lo scandalo vero. Non è possibile penare tanto per trovare i soldi necessari a pagare gli stipendi di chi fornisce servizi a tutti i cittadini, e lasciare milioni di euro di proprietà della comunità in mano a scaltri palazzinari o in balia di un’amministrazione regionale e di un governo centrale insipiente, arrogante e incurante delle necessità dei propri cittadini. Dopo tanta trepidazione verso le 13,00 il sindaco Marini reduce dalla riunione ha comunicato ai lavoratori Multi servizi e a tutti noi l’esito del consiglio. In breve : Il bilancio della Multi servizi è stato approvato scongiurando così la liquidazione coatta e il rischio di licenziamento. La liquidazione della società avverrà comunque ma in modo pilotato secondo delle modalità che saranno stabilite in una riunione che si terrà il 3 agosto prossimo. In questo frangente si nominerà un pool di liquidatori che provvederà a cedere parti dell’azienda a nuove società. Una di queste nuove società sarà costituita dal comune di Frosinone il quale provvederà all’assunzione dei lavoratori Multiserivzi che prestano la loro opera nella nostra città. La rivendicazione dei lavoratori però chiedeva l’assunzione diretta presso il comune soluzione che può determinare anche un risparmio sui costi di gestione. In merito a questa richiesta , la risposta del sindaco non è stata negativa. Il Comune ha inviato una lettera alla corte dei conti, affinchè valuti se la procedura di stabilizzazione dei precari della Multiservizi presso l’ente comunale sia in linea con la normativa Brunetta relativa al processo di razionalizzazione e moderazione economica nella gestione degli enti locali. In termini di limitazione dei costi non dovrebbero esserci problemi visto che con queste assunzioni si realizzerebbe un notevole risparmio dovuto all’eliminazione di costose quanto improduttive esternalizzazioni . I problemi sono di tipo burocratico risolvibili comunque, se il comune eserciterà la pressione politica necessaria. Questo impegno, a sentire il sindaco Marini, non mancherà. Le risposte date sono state ritenute sufficienti dai lavoratori che contestualmente hanno liberato l’aula consiliare e sciolto l’occupazione. Proviamo a fare un bilancio di otto giorni di lotta . Le richieste dei lavoratori all’atto dell’occupazione riguardavano : Il pagamento degli stipendi arretrati e della quattordicesima, la salvaguardia del posto di lavoro e la stabilizzazione presso il comune. Le risposte: In relazione agli stipendi gli arretrati, verranno pagati e sarà prorogata la cassa integrazione fino a dicembre 2011. In quel periodo la situazione dovrebbe essere però definita. O con la stabilizzazione,come chiedevano i lavoratori, in conseguenza di un eventuale e probabile parare positivo della corte dei conti, o con l’ assunzione presso la nuova società che il comune dovrà costituire per acquisire dalla Multi servizi, posta in liquidazione, il relativo ramo d’azienda . Con soddisfazione registriamo che grazie alla lotta irremovibile e piena di dignità di lavoratori determinati e coesi, gente comune che vive ogni giorno del proprio stipendio,quando ce l’ha , e con questo deve tirare avanti la famiglia, si è riusciti quanto meno ad attivare un percorso che possa portare alla stabilità del lavoro e ad un futuro meno incerto. La morale della storia ancora una volta racconta che per ottenere i propri diritti è necessario mobilitarsi, fare da soli, NON DELEGARE PIU’ A NESSUNO LA SCELTA DEL PROPRIO DESTINO. CONTRO IL POTERE FINANZIARIO, VERO NEMICO DEI LAVORATORI LA POLITICA, SE NON E’ SOLLECITATA DAL POPOLO , NON PUO’ O NON VUOLE FARE NULLA!!! E’ RIDOTTA A SEMPLCIE PASSACARTE INTERESSATA DEI POTENTATI ECONOMICI . QUESTA E’ LA REALTA’ DA CUI E’ NECASSERIO TRARRE IL GIUSTO INSEGNAMENTO .
Nel primo video Il membro del Cda Dott. Astolfi spiega la situazione.
Nel secondo video le comunicazioni del sindaco Marini e la risposta dei lavoratori.
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