Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 30 luglio 2011

No alla strumentalizzazione partitica dei movimenti

Luciano Granieri



La situazione generale alla metà di questa strana estate, per  noi gente comune, è in netto peggioramento .  Ci troviamo in presenza di un’aggregazione da parte di tutte le èlite politico-amministrative attorno ai desiderata del capitale finanziario e alla dittatura del mercato borsistico.  La fazione neoliberista, fautrice e diretta beneficiaria della speculazione finanziaria selvaggia, ha convinto la parte riformista ad accettare i ricatti del potere finanziario aggredendo i debiti da titoli sovrani . In questo senso si spiegano le politiche  lacrime e sangue  della Grecia, della Spagna e anche dell’Italia, che non ha alla guida un governo riformista, ma che di fatto è riuscita a scaricare sull’opposizione di centro sinistra la responsabilità della macelleria sociale che si sta determinando a seguito dalla manovra varata da Tremonti.  Il tutto con la benedizione del Presidente Napolitano il  quale quando parla di coesione ci fa venire i sudori freddi. Non è dal Presidente della Repubblica che può arrivare la speranza di uscire dal tunnel. E’ da escludere che il governo  possa guidarci  fuori dal porto delle nebbie, intanto perché è la causa principale delle nebbie, poi perché ormai il Presidente del Consiglio non governa più. L’unico impegno è quello di imporre leggi  necessarie a risolvere i suoi guai giudiziari, usa il parlamento, quelle poche volte che lo frequenta, come dorato dormitorio e la sua accozzaglia di parlamentari e ministri non osa disturbarlo, malgrado qualche mal di pancia leghista. Infatti   i cialtroni sanno  che senza il capo la loro insipienza e le loro beghe giudiziarie presto li trascinerebbero  verso un tombale oblio. Nessuna speranza arriva dall’opposizione che abbaia ma non morde, anzi,  ad ogni stormir di fronda quirinalizia  si adegua.  Ancor più grave è il comportamento dei sindacati, per  i quali non è fondamentale mobilitare la piazza contro la finanziaria targata Tremonti-Napolitano-Bersani-Di Pietro, ma  si  impegna a stringere un patto mortale con imprenditori e banchieri per defenestrare Berlusconi  vero ostacolo,  secondo loro per la sua cialtroneria e incapacità, alla realizzazione definitiva del progetto di disgregazione sociale del nostro Paese determinato dal capitale finanziario. Le cose non cambiano nemmeno a livello locale.  In ogni  territorio loschi accordi fra politica locale grande imprenditoria  spesso infiltrata dalle cosche, partoriscono orribili mostri come la TAV,  o per rimanere nel nostro territorio L’Aeroporto Ferentino-Frosinone.  E’ quindi tutto perduto c'è ancora qualche speranza ?  La speranza arriva  dai territori.  Proprio  qui  albergano  germi di  opposizione vera. Nelle regioni, nelle province, nelle città da anni vivono e combattono movimenti comitati impegnati  nel difendere i diritti dei cittadini minacciati dalla voracità del connubio politica locale-grande impresa-finanza.  Che siano i No Tav o i vari movimenti contro gli inceneritori, o il comitato No Aeroporto Ferentino-Frosinone,  la pratica politica è sempre la stessa . E’ il popolo che decide della propria  vita, nessuno può impadronirsi del  diritto   ad un lavoro dignitoso e ad una vita decente priva di veleni nell’aria e nell’acqua. La politica dei movimenti ha avuto un grande successo anche a livello nazionale. La vittoria nei referendum ha mostrato  come  le mobilitazioni popolari organizzate riescano ad imporsi . Ecco dunque che in assenza di qualsiasi difesa contro le aggregazioni e i soprusi  delle  èlite i movimenti dovranno farsi carico  di una responsabilità che va oltre la lotta per l’acquisizione di singoli diritti, e che sfocia in un percorso  di riconquista della democrazia  . Ciò è possibile se ogni formazione o comitato si connette con gli altri e pianifica un percorso di lotta comune.  I rischi sono molti, le forze di contrasto sono enormi, vanno dalla violenza delle forze dell’ordine,  al discredito sparso a piene mani dai media di regime. Ma c’è un pericolo ancora più subdolo:   La strumentalizzazione politica. Spesso  i movimenti  vengono usati da quelle forze politiche, aggregate attorno al potere imprenditoriale e finanziario, per perseguire i loro scopi di  bottega ed elettorali, indebolendo di fatto la forza del movimento stesso.  Un esempio chiaro di questa pratica è dato dal sindaco  di Sant’Antonino un paese della Val di Susa.  Antonio Ferrentino, questo è il suo nome, esponente di Sel, all’epoca della sua elezione era parte del movimento No Tav, oggi  al contrario denigra quel movimento ed è a favore dalla Tav, forse  in vista qualche accordo con il Pd?  Possiamo proseguire con alcuni episodi che riguardano il nostro territorio.  Durante la campagna di  raccolta  firme  per i referendum sull’acqua pubblica, ricordiamo  l’iperattività in appoggio al comitato referendario di Frosinone, del consigliere Pdl del comune di Frosinone  Dott.Carlo Gagliardi.   Il consigliere, forse in cerca di maggiore visibilità allo scopo di  ottenere la candidatura a sindaco per le prossime comunali, era sempre presente alle assemblee del comitato, lo abbiamo visto affianco di Alex Zanotelli   perorare la causa dell’acqua pubblica, salvo poi scomparire durante la campagna referendaria vera e propria. Il capo aveva ordinato a tutti i Piddiellini di andare al mare quella domenica. Concludiamo con un esempio recentissimo.  In questi giorni si riaccende la lotta contro l’insano progetto dell’Aeroporto Ferentino-Frosinone.  In sinergia al  già costituito  comitato  di Ferentino si sta formando  quello di Frosinone.  Oltre a Rifondazione, Italia dei Valori ed altri movimenti, ha dato la sua adesione Sinistra ecologia e libertà .  Dopo una prima riunione in cui Domenico Belli, membro del comitato politico ciociaro del partito di Vendola , sembrava condividere totalmente gli aspetti della questione, compresa la lotta contro la probabile  speculazione edilizia sui terreni  della stazione ferroviaria lasciati liberi a seguito dello spostamento della stessa vicino all’aeroporto, abbiamo preso atto da parte sua  di  un balbettio, si è materializzato un distinguo sulla questione dello scalo ferroviario che doveva essere avulso   dal contrasto all'aeroporto.   Ci è stato rivolto un invito da parte di Belli  ad abbassare i toni  ad essere meno ideologizzati  .  Dopo aver letto un articolo su l’edizione di ieri di Ciociaria Oggi la nostra sorpresa  su tale comportamento è svanita.  Il giornale riportava di una incontro fra Nazzareno Pilozzi,  coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà e il segretario Provinciale del Psi Domenico Iafrate . Nel corso dell’incontro  i due dirigenti locali avrebbero quasi concluso l’alleanza per le prossime elezioni comunali, svincolandosi dal Pd di Marini. Ma il Psi non era a favore dell’aeroporto???  Ne fece un suo punto programmatico forte nella campagna elettorale per  le provinciali o ricordiamo male?   Come si conciliano dunque queste due posizioni diametralmente opposte sullo scalo Frusinate fra i prossimi alleati Psi e Sel ? Semplice  Nazzareno Pilozzi   ha precisato che la posizione di Sinistra Ecologia e Libertà non è pregiudizialmente contraria all’aeroporto, anzi l’opera si può fare basta che non sia sproporzionata rispetto al transito dei passeggeri previsti , e che si inserisca nella VAS (valutazione ambientale strategica)  come  un’opera dall’impatto ambientale non troppo  elevato UN AEROPORTO??? .   Non era e non è questa la posizione del comitato, dunque quale è il fine vero della presenza di Sel nel movimento?  Ci  preoccupa ancora di più che uno dei membri fondatori del comitato  di Ferentino “No Aeroprto” , uno dei più convinti nella lotta contro questo opera malsana, Marco Maddalena, sia membro del coordinamento provinciale di Sel, il partito che non è PREGIUDIZIALMENTE CONTRARIO ALL’AEROPORTO. In conclusione rivolgiamo un appello a tutti coloro i quali militano   in  organizzazioni popolari . Facciamo attenzione a non rovinare le potenzialità di restaurazione democratica e difesa dei diritti espressa dai movimenti . Difendiamoli da quelle  infiltrazioni strumentali che hanno  il solo scopo di non fare gli interessi di chi in quegli stessi movimenti spera.

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