Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 21 novembre 2012

I lavoratori Multiservizi devono essere stabilizzati.

Collettivo Ciociaro Anticapitalista


Come avevamo già sostenuto  in tempi non sospetti la macelleria sociale messa in atto dal   governo  sta coinvolgendo anche gli  enti locali. L’arroganza del potere è tale da ignorare quanto  ventisette milioni di elettori  hanno deliberato  con  i referendum, sancendo la  gestione pubblica dei beni comuni. Inevitabilmente anche i cittadini di  Frosinone -  rappresentati in  consiglio comunale dagli stessi schieramenti  (centrodestra maggioranza, centrosinistra opposizione) che, tutti insieme allegramente,   approvano   in Parlamento  le porcate formulate  dal governo delle banche - patiscono una  devastazione sociale  drammatica . Oggi  sotto la mannaia ci sono i  lavoratori della Multiservizi. Ben  presto toccherà a quasi tutta la cittadinanza che si vedrà privata di spazi  pubblici di aggregazione,  concessi alla speculazione edilizia dei potentati privati  locali .  Relativamente alla Multiservizi la Corte dei Conti ha detto chiaramente che la società poteva essere salvata, migliorandone la gestione,  che invece  sono da chiudere le società Aeroporto  Frosinone spa e la Società Interportuale Frosinone Spa , oltre ad altre partecipate.  Queste infatti sono società improduttive e dispendiose, insaziabili divoratrici di soldi  pubblici sperperati  in  lauti stipendi per  manager illuminati   e in consulenze affidate  a società private.  Gli stessi sprechi hanno  portato al collasso la Mutliservizi.  Ma in questo caso ci sono i dipendenti da spennare e da usare come agnelli sacrificali  alle regalie  utili al mantenimento di pretenziosi bacini elettorali. Così i lavoratori della Multiservizi saranno destinati alla fame  e  privilegiati manager,  componenti di elefantiaci consigli di amministrazione, continueranno a ricevere soldi pubblici. I cittadini inoltre dovranno pagare a caro prezzo  ai  privati quei i servizi finora erogati, con maggiore efficienza e a costi inferiori, dalla Multiservizi. E' un dato di fatto che la stabilizzazione dei dipendenti della Multiservizi permetterebbe un grosso risparmio per le casse del comune, ma gli amministratori comunali  si trincerano dietro il patto di stabilità: ciò che interessa loro non è il risparmio, ma la privatizzazione dei servizi, unico e  vero scopo delle strategie economiche liberiste. La maggioranza ha già  deciso di privatizzare a ditte esterne, escludendo ogni tipo di coinvolgimento pubblico neanche in società partecipate.  L’opposizione a sua volta insiste con la riproposizione della nuova società in-house , “Servizi Strumentali srl ”,  soluzione che comporterebbe comunque esuberi,  e condizioni di lavoro peggiori per  i dipendenti  superstiti.  Ma  amministratori,  vecchi e nuovi, così attenti al risparmio  dell’ente e all’obbedienza alle leggi  snobbano, per ignoranza o volutamente, la sola   opzione funzionale ad un reale risparmio per  il comune: l’internalizzazione dei servizi e la stabilizzazione dei lavoratori all’interno dell’ente, tutti, dal primo all’ultimo. Dimenticano infatti  che la Corte dei Conti  ha suggerito questa soluzione come meno dispendiosa, indicando anche le modalità contabili  per realizzarla, e dimenticano che mantenere la gestione pubblica dei servizi non sarebbe né più ne meno che obbedire ai milioni di elettori, tra cui la maggior parte dei cittadini ciociari, hanno votato per i referendum sull’acqua e sui servizi.  Ciò che accade ai lavoratori della Multiservizi è solo l'inizio di una  reazione a catena che colpirà tutti i cittadini. Questa reazione va bloccata da  subito, finchè si è in tempo. Noi rifiutiamo completamente la tesi del   sindaco di Frosinone, espressa  nell’ultimo consiglio comunale, secondo cui   il problema  dei lavoratori Multiservizi non è  politico ma tecnico e contabile. In  questa vicenda  a mancare  è proprio la volontà politica di risolvere la situazione difendendo i diritti e la dignità dei lavoratori. La scelta di privatizzare i servizi è tutta politica. La scelta,  economicamente sfavorevole, di non assumere direttamente i lavoratori  è tutta  politica. E’ ora che i politici la smettano di trincerarsi dietro decisioni altrui: sono stati scelti dagli elettori per deliberare  al servizio dei cittadini, non per fare i contabili riluttanti ad assumersi le proprie responsabilità.    Queste  cose noi le diciamo da tempo, perché è chiaro che ormai gli enti locali, se non rappresentati da persone politicamente coraggiose, servono solo come esecutori delle politiche di macelleria sociale decise in Parlamento.

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