Non hanno memoria gli ebrei
di quello che le loro generazioni precedenti hanno sofferto durante la
persecuzione nazifascista? Non hanno letto,
non hanno ascoltato qualche anziano superstite raccontare
dei lager, dei bambini uccisi nelle camere a gas, delle donne violentante,
violate e ammazzate, di una parte di umanità sopraffatta da un’altra parte di umanità?
“Per non dimenticare” si ripete ogni volta
che si organizzano tristi pellegrinaggi
ad Auschwitz. Appunto, per non
dimenticare. Non dimenticare mai che esiste solo la razza umana. Non
dimenticare, mai che arabi ed ebrei appartengono alla medesima razza umana e
che il razzismo è odioso sia che a
subirlo siano gli ebrei, sia che siano gli arabi, o qualsiasi altra etnia.
Se l’èlite israeliana e
la parte del popolo che la segue, se i
signori delle armi, venditori di morte israeliani, che usano le stragi a Gaza per promuovere i loro
ordigni di ultima generazione, avessero avuto una vaga idea dello scempio di vite e di
dignità umana che avveniva nei lager nazisti, non continuerebbe a martoriare e
a perseguitare le vittime che popolano Gaza, un grande campo di sterminio a cielo aperto.
Un grande lager dove donne e bambini
continuano a morire schiacciati dalla crudeltà sionista che è pari alla
crudeltà nazista. Perché è da vigliacchi nazifascisti uccidere deliberatamente
bambini, bombardare ospedali, radere al suolo presidi dell’Onu, che dovrebbero
costituire zone franche per gente che non sa dove scappare, che non ha neanche
il diritto di diventare profugo e non può scegliere, come tanti altri disperati
in altre parti del mondo, di scappare dalla guerra. Gente che può solo vagare
in attesa che arrivi giustiziarla il
siluro o la granata intelligente che è sempre troppo stupida.
Per non dimenticare, è la triste litania che usano gli americani,
gli europei, noi italiani quando si commemora il dramma del popolo ebreo
devastato dalla crudeltà nazifascista . Per non dimenticare è necessario tenere
presente che la tragedia della persecuzione nazista non deve più ripetersi. Invece si continua a sostenere,
in nome del profitto, degli affari e del controllo di un’area economicamente
strategica, la persecuzione sionista che è identica se non peggiore di quella nazista.
E lo si fa ignorando le istituzioni
internazionali, le leggi che perseguono
i crimini di guerra. Quel complesso istituzionale internazionale, costituito
proprio per evitare che certi drammi tornino a ripetersi e che, anzichè reprimere e punire severamente chi commette crimini di guerra, riesce a malapena a redarguire
quelle vittime che oggi sono diventate orrendi carnefici. Ogni volta che ci
accingiamo a commemorare certi eventi orribili che la Storia ci ha tramandato,
impegniamoci veramente a NON DIMETICARE.
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