Ma perché Renzi ce l’ha tanto con i poveracci? Un governo così incattivito verso le classi
meno abbienti non si era mai visto. La Spi Cgil ha scoperto che la misura degli
sgravi fiscali alle imprese che assumono secondo il contratto a tutele
crescenti, è finanziata usurpando fondi
agli asili nidi e all’assistenza agli anziani non autosufficienti residenti al
sud .
Siamo in balia di un governo che ruba ai
poveri per dare ai ricchi e consentire a questi ultimi di creare ulteriore
povertà. Perché è chiaro che un datore di lavoro, forte di una norma che gli
consente di licenziare anche ingiustamente pagando al lavoratore un semplice
indennizzo, potrà tranquillamente disporre a piacimento del proprio dipendente,
il quale sotto la mannaia del licenziamento, accetterà riduzioni di salario,
dilatazione dell’orario di lavoro, diventerà insomma più povero e più incerto
del futuro.
Ma dove è scritto questo odioso piano? Nella legge di stabilità approvata il
dicembre scorso è inserito il comma 122
dell’articolo 1 in base al quale il finanziamento degli incentivi alle aziende che assumo con il contratto a
tutele crescenti ( l’esonero dal pagamento dei contributi a carico del datore
di lavoro per tre anni) verrà assicurato dalle risorse del fondo di rotazione
destinate agli interventi del piano di
azione e coesione. Il piano di azione e
coesione risale al 2011 ed è la
programmazione dei fondi destinati al sud
concordato fra lo Stato italiano e l’Unione Europea.
I fondi di rotazione sono
integrazioni economiche del governo al piano di azione e coesione per agevolare l’utilizzo da parte delle Regioni dei soldi loro destinati. Non tutte le regioni hanno investito interamente
quanto ricevuto. Alcune hanno inserito a
bilancio queste somme per interventi da realizzarsi nel welfare. La Calabria, per esempio aveva destinato risorse per costruire degli asili nido, Sicilia Campania e la stessa
Calabria avrebbero utilizzato i finanziamenti per organizzare una rete di assistenza domiciliare quanto mai opportuna considerata
la profonda crisi in cui versa il
sistema sanitario.
Si tratta di fondi
pari a 730 milioni, di cui 100 verranno sottratti dal governo per finanziare
gli sgravi fiscali alle imprese. E’ dunque questo il “cambiare verso”che
intende Renzi? Togliere asili nido
assistenza sociale e domiciliare per dare ai padroni resi ulteriormente liberi
di licenziare? Se questa è la strada forse varrebbe la pena che tutti noi
marciassimo in direzione ostinata e contraria.
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