Il sito Jerry Jazz Musician propone una pagina di giornalismo storicamente rilevante per gli appassionati di jazz. Recupera, cioè, l'articolo uscito nel giugno 1964 sulla storica rivista di jazz "Down Beat" in cui il critico musicale Leonard Feather riporta i risultati e i giudizi con cui Miles Davis commentò il blindfold test che lo stesso Feather gli sottopose . Tutti gli appassionati di jazz sanno cos'è un blindfold test, ma siccome non tutti coloro che frequentano questo blog, pur apprezzando la musica afroamericana, sono maniacalmente addentro alle cose jazzistiche spiego brevemente cosa s'intende per blindfold test. E' un gioo divertente in cui a jazzisti famosi vengono fatti ascoltare brani di loro colleghi, senza rivelare l'autore e l'esecutore del pezzo che stanno sentendo . E' il jazzista ascoltatore che deve indovinare chi sta suonando e valutare la sua esecuzione. Le moderne tecnologie consentono di corredare il vecchio articolo del Down Beat con la pubblicazione dei brani fatti ascoltare a Miles Davis. Per cui si possono sentire i pezzi che Miles commentò e valutò in quell'intervista. Gli autori di Jerry Jazz Musician sono però ottimisti. Infatti nella loro introduzione segnalano che solo il brano "Ah Spain" dell'orchestra di Rod Levitt, tratto dall'Lp "The Dynamic Sound Patterns", non è disponibile su Youtube. In realtà anche altri brani sono stati rimossi dalla piattaforma , per cui volta per volta, per sostituirli, ho trovato qualcosa di simile utile comunque a far capire all'ascoltatore ciò che fu sottoposto a Miles Davis.
Good Vibrations
Luciano Granieri
Nel giugno 1964 il
Blindfold Test del Down Beat , organizzato dal pianista, compositore,
produttore e giornalista Leonard Feather, il quale inventò questa
particolare rubrica pubblicandone una prima edizione nella rivista Melody Maker alle fine degli anni '30, mette alla prova la capacità di audizione di Miles Davis.
Sebbene Feather scrisse nell’introduzione che Davis “ non è animato da una tendenza automatica a
voler buttare a mare ogni cosa” egli appare in una rara forma in quell’occasione. Le sue osservazioni sono brillanti, feroci,
pungenti, sarcastiche, insultanti perfino . E ciò si ritrova già nei commenti
del primo disco. Miles prende di mira artisti
e case discografiche, stili musicali e critici. Senza reticenze.
Con il beneficio della moderna tecnologia , con un'unica
eccezione, la musica che Feather fece sentire a Miles Davis è qui disponibile per il vostro
piacere d’ascolto.
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Down Beat,
Giugno, 1964
Blindfold
Test
di Leonard Feather
Miles Davis è insolitamente selettivo nelle sue abitudini
d’ascolto. Questa attitudine non dovrebbe essere interpretata come il riflesso
di un qualsiasi tipo di misantropia. Egli si trovava perfettamente ben disposto
nel giorno dell’intervista riportata qui sotto; è solo accaduto che i brani
selezionati, per la maggior parte non gli fecero molta impressione.
Clark Terry, per esempio, è un vecchio amico e un idolo del
Davis di Saint Louis. L’orchestra di Duke Ellington è sempre stata nella lista
delle sue formazioni preferite .
Davis non mostra un’automatica tendenza nel voler criticare
ogni cosa, come l’analisi dei più recenti
blindfoldtest confermerà (21
settembre 1955, 7 agosto 1958).
La traccia di Cecil
Taylor è stata proposta dopo un ripensamento perché stavamo discutendo un artista
che ha impressionato i critici. Ho detto che mi sarebbe piaciuto fargli ascoltare
un esempio .
Questo fu l'unico pezzo su cui Davis non dette informazioni.
I Brani:
1. Les McCann-Jazz Crusaders
“All Blues”
(Pacific Jazz)
Wayne Henderson, trombone; Wilton Felder, tenor saxophone; Joe Sample, piano; McCann, electric piano; Miles Davis, composer.
(Il brano in questione è stato rimosso da Youtube. Di seguito propongo, tratto dallo stesso Lp "Jazz Waltz" , la traccia "Blues For Yna Yna". Le sonorità dovrebbero essere simili. Per una migliore valutazione si può ascoltare l'All blues originale davisiano al seguente link All blues n.d.r)
Miles Davis: "Di cosa supponi si possa trattare? Questo non è nulla. Non
sanno che farci con questo materiale – o lo suoni blusey,
o lo suoni su una scala. Non fai note piatte . Non l’ho scritto per
farci suonare sopra delle note piatte – sai, come un terzo
minore. O gli suoni contro un accordo intero oppure….ma non provare a suonarlo come tu lo suoneresti , ah , “Walkin’ the Dog”
capisci cosa intendo?
Il trombonista: il trombone non è fatto per suonare come fa lui . Siamo nel 1964 non nel 1924. Forse se il pianista avesse eseguito il pezzo per
conto suo, qualcosa sarebbe accaduto.
Valutarlo? Come faccio a valutarlo"
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2. Clark Terry
“Cielito Lindo”
(from 3 in Jazz, RCA Victor)
Terry, trumpet; Hank Jones, piano; Kenny Burrell, guitar
(Anche questo video è stato rimosso da Youtube, in sostituzione ho scelto una versione di Celito Lindo, sempre eseguita da Clark Terry e Kenny Burrell, ma con il quintetto di Ed Thigpen nel 1966. Il gruppo comprende, oltre a Thigpen alla batteria, Terry alla tromba, Burrell alla chitarra, Herbie Hancock al piano e Ron Carter al contrabbasso, guarda caso gli ultimi due protagonisti del quintetto di Davis in quel periodo. Chissà su questa esecuzione quale giudizio avrebbe espresso Miles, in particolare sul pianista che qui è uno dei suoi preferiti? n.d.r.)
Miles Davis: "Clark Terry giusto? Sai a me è sempre piaciuto Clark. Ma questo è un disco triste. Perché
fanno dischi come questo? Con una chitarra così e un fottuto pianista triste.
Non c’è nulla per la sezione ritmica , non hai sentito che è confuso? Tutti ciò di cui avevano
bisogno era un basso e Terry.
Questo è ciò che fotte la musica , capisci. Le case
discografiche, fanno troppi dischi così tristi man."
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3. Rod Levitt
“Ah! Spain”
(from Dynamic Sound Patterns, Riverside)
Levitt, trombone, composer; John Beal, bass.
(Non è stato possibile reperire, brani di Rod Levitt quindi non possiamo ascoltare il pezzo che fu proposto a Miles. n.d.r.)
Miles Davis: "Era un’idea carina
ma non c’hanno fatto niente, il bassista
era un figlio di puttana, però.
Cosa stavano cercando di fare, copiare Gil? Non hanno il feeling spagnolo - non si muovono . Procedono per terzine, ma
ci sono tutti quegli accordi mancanti -
e non ho mai sentito niente di spagnolo dove ci sono figure che sono andate.
Questa è della vecchia merda man. Il suono somiglia
alla Steve’s Allen TV band.
Date alcune
stelle solo per il bassista".
(le stelle sono il metro di valutazione. Il massimo del gradimento è indicato con 5 stelle n.d.r.)
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4. Duke Ellington
“Caravan”
(from Money Jungle, United Artists).
Ellington, piano; Charlie Mingus, bass; Max Roach, drums.
Miles Davis: "Cosa posso provare a dire su questo brano? E’
ridicolo. Capisci il modo in cui riescono a fottere la musica?
C’è un'asimmetria . Non si completano l’uno
con l’altro. Max e Mingus possono suonare insieme ma fra di loro . Mingus è un
bassista infernale e Max è un batterista infernale. Però Duke non può suonare con
loro e loro non possono suonare con lui.
Ora come fai a dare delle stelle ad un pezzo del genere? Le case discografiche dovrebbero essere prese
a calci nel sedere.
Qualcuno dovrebbe prendere un cartello di protesta e sbatterlo in testa ai manager delle case discografiche"
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5. Sonny Rollins
“You Are My Lucky Star”
(from 3 in Jazz, RCA Victor).
“You Are My Lucky Star”
(from 3 in Jazz, RCA Victor).
Don Cherry, trumpet; Rollins, tenor saxophone; Henry Grimes, bass; Billy Higgins, drums.
(Anche questo brano è stato rimosso da Youtube. Sono però riuscito a trovare un video del 1962 in cui lo stesso quartetto, con Bob Cranshaw al posto di Henry Grimes al basso, esegue il brano "Dearly Beloved". Il sound dovrebbe essere lo stesso di "You are My Lucky Star" n.d.r.)
Miles Davis: " Ora perchè hanno dovuto finirla in questo modo? Don Cherry mi piace, Sonny Rollins mi piace e il pezzo è una buona idea. Il ritmo è carino . Non mi sono molto curato dell’assolo del bassista. Cinque stelle significa veramente ottimo ? E solo buono, nulla più, dagli tre stelle."
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6. Stan Getz – Joao Gilberto
“Desafinado”
from Getz-Gilberto, Verve
Getz, tenor saxophone; Gilberto, vocal.
Miles Davis: "Gilberto e Stan Getz hanno fatto un album insieme?
Stan qui suona bene. Mi piace Gilberto. Non solo particolarmente pazzo di certa
bossa nova. Mi piace il samba. E mi piace Stan perché ha così tanta pazienza
nel modo di suonare questa melodia.
Altri musicisti non riescono a trarre molto da una canzone, ma lui ci riesce. Quanta ispirazione prende dalle molte
suggestioni che possiede e che molti altri musicisti non hanno!
Così per Gilberto, potrebbe leggere un giornale e
suonare bene , darò, a lui solo, cinque stelle.
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7. Eric Dolphy
“Mary Ann”
(from Far Cry, New Jazz).
Booker Little, trumpet; Dolphy, composer, alto saxophone; Jaki Byard, piano.
Miles Davis: "Dovrebbe essere Eric Dolpjy nessun altro potrebbe
suonare questa porcheria. La prossima volta che l’incontrerò gli camminerò sui
piedi, puoi scriverlo. Penso che sia ridicolo, un fallito figlio di puttana."
Leonard Feather: "Down Beat non riporterà questa parole. (Ma io li convnicerò)"
Miles Davis: "Emette solo un lugubre shhhhhh, questo è tutto. La composizione è oscura
, il pianista li fotte intromettendosi e
non puoi sentire, come si suppone, che
le frasi vengono accentuate. E’ un disco orrendo ed è possibile che determini un altro fallimento della casa
discografica. Il funzionamento è giusto
se tu ti appresti a suonare in un certo modo, come Freddie Hubbard o Lee
Morgan, ma devi metterci qualcosa, dovresti disporre di una lunga sezione
ritmica. Non puoi cominciare a suonare
tutto solo sulle ottave.
Il pianista è
triste. Devi pensare quando suoni; devi aiutare tutti gli altri - non puoi suonare solo per te stesso. Devi
suonare insieme a chiunque ti stia
accanto. Se sto suonando con Basie devo provare a supportare quello che sta
facendo – quel feeling particolare.
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8. Cecil Taylor
“Lena”
(from Live at the Café Montmartre, Fantasy).
Jimmy Lyons, alto saxophone; Taylor, piano.
Miles Davis: "Toglilo ! E’ della fottuta merda, man. Tanto per
cominciare ci trovo alcuni cliche di
Charile Parker……non hanno una forma. E’
questo ciò che stanno osannando i critici?
Loro, i critici migliori, è meglio
che vadano a prendersi un caffè. Se non
hanno niente da sentire potrebbero ammetterlo . Prendere qualcosa del genere e dire che è grande,
solo perché qui non c’è nulla da ascoltare, è come uscire e andare a
puttane."
Leonard Feather: "Quest' uomo dice di essere stato influenzato da Duke
Ellington"
Miles Davis: "Io non distribuisco cattiverie , dovrebbe essere Cecil
Taylor. Giusto? Non mi interessa chi lo ha inspirato, questa immondizia non è
nulla. Sai in primo luogo non conosce il modo toccare il piano. Non ha il tocco
con cui dovrebbe emettere un suono relativo a qualunque cosa lui pensi stia venendo fuori .
Non posso dire che è influenzato da Duke, ma
spingere il pedale
dell’acceleratore sul piano come per
fare una corsa , mi sa molto di vecchio stile. E quando l’alto sassofonista
siede lassù…e suona senza alcun tono, è la ragione per cui non compro nessun
disco del genere.
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