Foto di Paolo Ceccano |
Antivigilia di Natale, gli operai dell’Ideal Standard di
Roccasecca, non gradiscono il regalo che la multinazionale di Orcenico ha
gentilmente loro recapitato. Dopo che le maestranze hanno sostenuto sacrifici
per salvare la produzione dello
stabilimento ciociaro - rinunciando a parte dello stipendio - dopo che, grazie all’eccellenza
dei manufatti realizzati , l’azienda ha
sempre ottenuto commesse e realizzato profitti, i lavoratori , insieme al premio
di produzione, si sono visti recapitare
la lettera di licenziamento.
E’ l’ennesima devastazione di una macelleria sociale
che sta flagellando il nostro territorio. Dopo il mancato rinnovo del contratto
a 530 addetti della Fca di Piedimonte San Germano, arriva la mannaia su
ulteriori 500 famiglie sacrificate in nome del maggior profitto realizzabile trasferendo
all’estero la produzione.
Non basta ricordare agli amministratori pubblici del
nostro territorio che sotto la loro ineffabile gestione in soli due mesi si
sono persi più di mille posti di lavoro. Non basta sottolineare che i Tavoli di Lavoro e Sviluppo per la Ciociaria,
aperti in Regione per risolvere la crisi occupazionale, si sono rivelati una
presa in giro, oltre che la scusa per elargire ulteriori regalie ai padroni.
Bisogna che
la lotta torni ad essere il primo obiettivo delle forze che concretamente
vogliono opporsi all’inesorabile declino del nostro territorio. E’
necessario riaprire il conflitto dentro le fabbriche, rimettere al centro della
lotta nei luoghi del lavoro negato. E’ ineludibile riaffermare con forza, che
causa della continua precarizzazione
delle vite di coloro che non hanno voce in capitolo è il capitalismo. Se non ci
si libera di questa dittatura, che in nome del profitto ferisce a morte la
dignità delle persone, non sarà
possibile ipotizzare un futuro decente, né aprire prospettive politiche di ampio respiro.
Questo bisogna cominciare a gridarlo davanti
alle fabbriche, spiegando agli operai che, col capo chino, gravato dalla
precarietà delle proprie esistenze, escono dai capannoni , come un futuro dignitoso possa diventare orizzonte possibile ,
ma si potrà realizzare solo con una
forte e ferma lotta al capitalismo e al potere della finanza.
La fiaccolata di ieri sera a Roccasecca, organizzata da
movimenti politici, sindacali, associazioni, in
solidarietà con gli operai Ideal Standard, deve andare oltre gli aspetti
solidaristici pure importanti. Deve costituire l’inizio di un conflitto
permanente.
E visto che si avvicinano le elezioni per rinnovare il consiglio
regionale, l’impegno della lotta per il lavoro dovrebbe essere al centro dei
programmi di quelle forze, intenzionate a candidarsi, che si definiscono anticapitaliste.
O si è
sinistra anticapitalista, o non si è sinistra.
P.S. Un plauso va alla federazione Provinciale di
Rifondazione Comunista che continua imperterrita a lottare insieme ai lavoratori licenziati
o a rischio licenziamento nel nostro territorio.
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