Una giornata intensa per le vie del quartiere Gratosoglio, periferia sud di Milano e da tempo oggetto dei tentativi strumentali di Forza Nuova di far leva sul malcontento che in esso serpeggia. Un banchetto di raccolta firme contestato e neutralizzato, un presidio antifascista numeroso e rumoroso che diventa poi corteo e, snodandosi per le vie del quartiere, rilancia la battaglia per gli spazi sociali e di aggregazione nei quartieri popolari: gli antifascisti milanesi non sono stati a guardare.
Tutto comincia in realtà in tarda mattinata, quando un gruppo di fascisti di Forza Nuova si presenta davanti al Liceo Leonardo e aggredisce uno studente.
Già nelle settimane precedenti lo stesso gruppo aveva provato ad insinuarsi in una scuola che, grazie alla presenza di un collettivo forte e radicato tra gli studenti, li ha sempre rifiutati
Sulla scia di quest’ennesima aggressione, con ancora nella testa e nel cuore l’eco di quanto accaduto a Cremona, gli antifascisti di Milano decidono di mobilitarsi!
Per le terza volta in poche settimane i fascisti di Roberto Fiore, insediatatisi nel vicino quartiere Stadera grazie ad una sede ottenuta sotto falso nome dall’Aler, vorrebbero effettuare una raccolta di firme con cui chiedono che le case popolari vengano assegnate esclusivamente agli italiani. Per ingraziarsi qualche consenso, con un meccanismo simile alla compravendita di voti di democristiana memoria, regalano pacchi di pasta e conserva.
Verso le 16 però un centinaio di antifascisti, soprattutto giovani studenti dei quartieri Gratosoglio, Barona, Chiesa Rossa, Stadera e di tutta la zona sud di Milano, improvvisano un presidio di contestazione, così come già avvenne in occasione dei precedenti tentativi.
Anche in questo caso lo schieramento di Polizia e Carabinieri è ingente e rivolto, manco a dirlo, verso gli antifascisti. Dopo un’ora abbondante di cori e interventi al megafono, che invitano la popolazione del quartiere a non farsi abbindolare dal tentativo di costruire a tavolino una guerra tra poveri utile solo agli interessi di Forza Nuova (e con difatti un banchetto di raccolta firme che…non raccoglie firme!), il presidio si trasforma in corteo e inizia a muoversi per le vie del quartiere.
Anche in questo caso lo schieramento di Polizia e Carabinieri è ingente e rivolto, manco a dirlo, verso gli antifascisti. Dopo un’ora abbondante di cori e interventi al megafono, che invitano la popolazione del quartiere a non farsi abbindolare dal tentativo di costruire a tavolino una guerra tra poveri utile solo agli interessi di Forza Nuova (e con difatti un banchetto di raccolta firme che…non raccoglie firme!), il presidio si trasforma in corteo e inizia a muoversi per le vie del quartiere.
Ad un tratto, un gruppo di abitanti del Gratosoglio, giovani e non solo, con una deviazione improvvisa si organizza davanti ad uno dei tanti spazi vuoti e abbandonati presenti in zona e lo apre simbolicamente, rilanciando così l’esigenza di una spazio di aggregazione e partecipazione aperto alla cittadinanza e sottratto alla speculazione e al degrado.
Subito le Forze dell’Ordine si schierano in assetto anti-sommossa e minacciano d’intervenire. la carica viene scongiurata dalla prontezza dei presenti che prima si incordonano a difesa della propria incolumità e successivamente si allontanano compatti proseguendo come previsto la manifestazione in quartiere.
I video della giornata:
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