Foto: Fausta Dumano
La foglia riformista e la mela anticapitalista partirono per debellare l’ingiustizia e le angherie che pochi potenti infliggono alla moltitudine. La mela per l’occasione indossò l’abito da sposa PIU’ ROSSO. Arrivarono in un paese che aveva fatto la rivoluzione e aveva vinto la lotta di classe. Appresero che il mondo non era piatto, chiuso e governato dalle ferree regole della finanza. Nel mondo piatto il capitalismo e il neoliberismo riducono la gente alla fame, le tolgono perfino il diritto di respirare. Nel mondo piatto si tagliano i soldi destinati agli infermi per finanziare la guerra. Nel mondo piatto si ruba ai lavoratori per salvare le banche. Ma il mondo non è piatto. Il mondo è tondo, aperto. Qui la gente non consente ai potenti signori della finanza di arricchirsi alimentando speculazioni e ruberie criminali che determinano la spoliazione della comunità. Nel mondo tondo è la comunità che controlla le fabbriche e le banche, è la comunità che opera per il benessere di tutta la collettività. Per sconfiggere l’ingiustizia sociale bisogna arrivare nel monto tondo e lasciare al suo destino il mondo piatto. La foglia riformista rifiutò il mondo tondo. Rimase in quello piatto a baloccarsi con manifestazione innocue tipo gite fuori porta, a inventarsi alchimie di investiture pseudo democratiche come le primarie. Tutti meschini espedienti che minimamente potevano scalfire l’immenso potere dei padroni del mondo piatto. La mela anticapitalista, invece iniziò il suo cammino verso il mondo rotondo, il mondo dei diritti, il mondo della condivisione e della coesione sociale. Il viaggio era, è e sarà difficile perché dovrà passare attraverso tanti mondi piatti, insidiosi, pieni di ostacoli e trappole. Ma intanto la prima tappa il No Monti Day, ha sorretto e rincuorato la mela e rafforzato la convinzione che è possibile approdare al mondo tondo, soprattutto se si riuscirà a disfarsi delle tante foglie riformiste e ad unirsi con le mele che già sono in viaggio per condividere le lotte negli altri paesi europei .
Brano: La Mela di Odessa degli Area.
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