Una società di liberi e uguali, questo in estrema sintesi è
l’idea di collettività scritta nella Costituzione. Una libertà che si esplica
nell’uguaglianza di tutti nel poter ottenere i diritti necessari al pieno
sviluppo della persona umana. Ma una
società di liberi e uguali è patrimonio
di tutta la nostra collettività? No, e non lo è mai stata.
Forse è patrimonio di
una maggioranza allo sbando, priva di rappresentanza, delusa e disillusa, prostrata dal subire ogni giorno le angherie della minoranza composta da coloro i quali si
sentono più eguali e più liberi di altri.
Bene ieri una parte di questa
maggioranza è scesa in piazza per difendere il diritto di vivere in una società di liberi e
uguali. Un diritto da reclamare anche in
nome dei combattenti partigiani che hanno sacrificato la loro vita
per la libertà e l’ uguaglianza.
Anche la settimana prossima un’altra parte di
questa maggioranza andrà in piazza. Ci
saranno le persone che protestano contro i programmi lacrime e sangue delle politiche di austerità che la dittatura
capitalistico- finanziaria, attraverso le istituzioni europee, somministra come veleno letale alle
popolazioni del sud Europa riducendole
in povertà. E’ una lotta affinchè si
rimuovano gli ostacoli di ordine economico e sociale , che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei
cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Scenderanno in
piazza i No Muos e i No Tav, per rivendicare il diritto alla salute, la tutela
del territorio e per ricordare che il nostro Paese ripudia la guerra. Si
uniranno alla manifestazione i movimenti per il diritto all’abitare , perché senza
la casa non è possibile raggiungere il pieno sviluppo della persona umana.
Aderiranno Cobas e sindacati di base per pretendere il diritto all’occupazione che una Repubblica democratica
fondata sul lavoro dovrebbe garantire. Insomma l’altra grande parte di
maggioranza che vuole vivere in una società di liberi e uguali sarà in Piazza a Roma domenica prossima.
Abbiamo parlato di maggioranza. In realtà questa esiste
solo sulla carta, perché se tutti coloro
che si battono per la società di liberi
e uguali non uniranno la loro lotta, non saranno
mai maggioranza ma tante minoranze
slegate. Dunque l’auspicio è che chi
ha già partecipato alla manifestazione di sabato scorso possa esserci anche
sabato prossimo. Ma soprattutto è
necessario che tutti noi che ci battiamo per l’idea di società inscritta nella Costituzione
uniamo le lotte, altrimenti coloro i
quali si sentono più liberi e più uguali degli altri finiranno per soffocarci.
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