Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 14 gennaio 2021

Appello alle forze antifasciste della città di Frosinone

 

Appello alle forze democratiche e progressiste della città di Frosinone

“Difendiamo e rilanciamo le ragioni e i valori della nostra cultura democratica e civile"

La preoccupante e triste vicenda del post offensivo nei confronti della Shoah, condiviso sui social da un consigliere comunale dell'amministrazione Ottaviani, giunta addirittura agli onori della cronaca nazionale, fortunatamente si è conclusa con l’ammissione di colpa e le pubbliche scuse dello stesso consigliere, rese note sia sulla stampa sia durante l'ultimo consiglio comunale. Scuse dovute e formali che tuttavia non dipanano i nostri dubbi circa la sincera coscienza democratica e antifascista di questa amministrazione. L’altro fatto positivo è che nei giorni scorsi si era registrata anche la ferma condanna del gesto da parte di tutto il mondo politico locale, senza distinzione di colore politico. Tuttavia, oltre alla “distrazione personale” del consigliere, dobbiamo riflettere sul fatto che nel nostro Paese, di recente, stiamo assistendo un po' troppo spesso a “distrazioni” clamorose, anche da parte di esponenti politici di calibro nazionale, basti ricordare le dichiarazioni dell'ex ministro dell'Interno Salvini che, a un certo punto, durante il suo mandato ha chiesto, con disinvoltura, i “pieni poteri", rievocando una stagione storica e politica che ha tragicamente segnato il recente passato del nostro Paese.

Se la destra italiana non brilla in quanto a conoscenza del nostro recente passato, incappando spesso in dichiarazioni dai toni a dir poco reazionari e antistorici, il campo “democratico e progressista” non può certo sorridere, dato che con il recente referendum sul taglio dei parlamentari sembra aver sposato in pieno e acriticamente le tesi pericolose della peggiore antipolitica in salsa populista, per un mero e opportunistico calcolo politico. Tesi subdolamente mascherate da istanze di progresso a favore del popolo e forse per questo anche più pericolose di quelle esplicite e anacronistiche della rozza destra sovranista. Proprio perché nulla in politica è mai frutto solo dell'azione dei singoli ma di un preciso clima culturale e politico, che nel nostro caso è caratterizzato da pericolose tendenze neo- autoritarie, è importante non sottovalutare nessuno di questi preoccupanti segnali.

Per questi motivi abbiamo deciso di rivolgere un appello a tutti i soggetti, del mondo politico e associativo, rappresentativi del campo democratico e progressista della nostra città e che si riconoscono nei valori democratici della nostra Costituzione: manteniamo alta l‘attenzione sullo stato di salute della democrazia nella nostra comunità territoriale e nel nostro Paese. Il modo migliore per proteggere e rilanciare la cultura democratica che caratterizza la nostra Repubblica è quello di riscoprire e mantenere in vita le ragioni profonde e i valori che sono alla base del nostro ordinamento democratico e civile. I partiti e la politica in generale che hanno avuto un ruolo storico determinante nel coinvolgere le masse popolari alla partecipazione attiva alla vita politica e civile del nostro Paese, non possono restare indifferenti a questi preoccupanti segnali, che rischiano di accelerare una clamorosa regressione della cultura democratica e civile del nostro Paese, purtroppo già in atto.