Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 19 maggio 2012

ATTENTATO DAVANTI ALLA SCUOLA DI BRINDISI

Solidarietà degli studenti della Valle Susa

Il Movimento No TAV si stringe alle famiglie
Riportiamo il Comunicato che studenti e studentesse No TAV hanno rilasciato oggi:
"Questa mattina a Brindisi davanti a un Istituto scolastico è scoppiata una bomba che ha provocato la morte di una ragazza e diversi feriti.
Noi studenti della Valle di Susa ci sentiamo in dovere di portare solidarietà ai ragazzi coinvolti e alle famiglie. Nonostante non si sappiano ancora le vere motivazioni che hanno portato a compiere un gesto così folle, la notizia fa riflettere su quanto in Italia il clima sia teso.
Il nostro non è un semplice comunicato ma vuole essere un abbraccio sincero alle vittime, siamo veramente scossi e indignati perché sono stati colpiti ragazzi come noi."

Il Movimento No TAV si stringe alle famiglie che tanto ed indicibile dolore stanno vivendo e a  quei ragazzi la cui adolescenza rimarrà per sempre segnata.
Un colpo profondo, lacerante, al cuore di ognuno e di tutti: un attacco vile contro ragazze indifese e innocenti, che vanno in una scuola intitolata a chi venti anni fa cadde sotto un altrettanto vile agguato.
Non erano neppure nate quando Giovanni Falcone e Francesca Morvillo morirono.
Queste sono le cose che dovrebbero davvero preoccupare la ministra Cancellieri e magari farle prendere decisioni appena un po’ più sagge di quelle che ha preso in questi mesi: le forze dell’ordine vengano dislocate dove serve, distribuite sul territorio per espletare il loro compito primario di difesa dei cittadini, la digos impegni i suoi raffinati cervelli per studiare e prevenire le reali minacce per la collettività.

Vite spezzate

Teresa Casalino


Ho pianto, appena sentita la notizia alla radio.
Ho pianto, con lacrime che scendevano.
Poi la vita, per me, continua.
E allora ho pianto, dentro di me, tutto il giorno.
Con i pensieri e le domande. 
Ho sentito parole, ho visto poco in tv.
Ho pensato alle ragazze, lì, davanti alla scuola in attesa di cominciare la loro giornata.
Ho sentito i loro sogni spezzarsi.
Ho visto il loro futuro spegnersi.
Le ho sentite ridere, piangere, fare progetti.
Le ho viste davanti allo specchio provarsi i vestiti per uscire, magari per il loro primo appuntamento.
Ho rincorso i loro pensieri mentre, magari si immaginavano madri.

Ho pensato da madre e, da madre, le aspettavo a casa, sistemavo le loro stanze sempre in disordine.
Da madre anch'io immaginavo il loro futuro, preoccupata per la precarietà che le aspettava.

Ho di nuovo pensato a Vito, morto sotto il  crollo del soffitto della sua classe, e al suo compagno Andrea, rimasto paralizzato.

Esci al mattino per andare a scuola, dove i genitori ti mandano sicuri, perchè la scuola ti insegna, ti educa, dovrebbe proteggerti.

E poi sento lo scoppio.
Spariscono i sogni, sparisce il futuro...restano le macerie.

Da madre penso "chi mi darebbe la forza di sopravvivere a questo?"

E poi le domande, le ipotesi, il perchè.
Strage di mafia. Non ha senso.
Terrorismo. Non ha senso.
Vendetta. Non ha senso.

L'unica cosa che trova un senso dentro di me è la consapevolezza che tutto ciò giova solo a chi vuole usare la strategia del terrore, o meglio, dell'orrore, per sedare rivolte, per domare gli animi.

Non ha cuore chi deve difendere "il mercato", l'economia mondiale, chi deve schiavizzare i popoli.
Non ha pietà dei ragazzi, tutto è sacrificabile.
Un vile attentato organizzato di chi tira "i fili"  delle nostre vite, bestie in giacca e cravatta che ci trattano come carne da macello.

Ho pianto e continuo a piangere dentro di me, ma non saranno loro a piegare la mia voglia di lottare.

Io ci sarò dove ci sono i nostri figli, così come c'ero al Lingotto quando bloccati dalle forze dell'ordine non li hanno fatti entrare (nonostante avessero l'account) perchè indesiderati e poi alla fine sono pure stati caricati e picchiati.
Non importa chi essi siano ma io sono madre e da madre sarò vicino ad ognuno di loro perchè loro lottano anche per il futuro di ogni figlio.

Non lasciamoli soli perchè senza di loro noi non saremmo nessuno.

venerdì 18 maggio 2012

Appello al Voto

Luciano Granieri

DOMENICA 20 E LUNEDI' 21 VOTA PER CHI E' NAPOLETANO COME LA NOSTRA CANDIDATA SINDACO MARINA KOVARI, MA E' ROMANISTA DENTRO COME NOI. VOTA PER L'UNICO AEROPLANINO CHE A NOI, CONTRARI ALL'AEROPORTO, PIACEVA VEDER DECOLLARE.
 DOMENICA 20 E LUNEDI' 21 VOTA 

PER:

VINCENZO MONTELLA.
 NUOVO ALLENATORE DELLA ROMA. L'UNICO CHE DA CALCIATORE DELLA ROMA ALLA LAZIO GLIENE HA FATTI QUATTRO IN UNA SOLA PARTITA!!!!!

VI PARE POCO? 
VOTATE E' UNA BATTAGLIA CHE TUTTI INSIEME POSSIAMO VINCERE.

giovedì 17 maggio 2012

Ariponete il furgone !!!!

Luciano Granieri



Quando il gioco si fa duro le segreterie provinciali cominciano a giocare. Che ne sapete voi della fatica che noi dirigenti facciamo per riappropriarci del finanziamento pubblico, per noi è arrivato all’ultimo accredito? Ma che ne sapete voi della fatica che si fa per garantire la carriera politica ai   “Trota” dei poveri?  Ma che ne sapete voi della fatica che si fa per mantenersi almeno la scheda telefonica pagata dal partito?  Ma che ne sapete voi delle elezioni, quelle vere, voi anime belle della cosiddetta “BUONA POLITICA”. Bravi complimenti, siete andati nei  quartieri ad agitare le vostre bandierine, ad attaccare i vostri manifesti. Complimenti a voi per il bel furgoncino variopinto con cui giravate per le piazze a fare i vostri bei discorsi, sui beni comuni, sui servizi sociali, sulla cultura, sull’urbanistica a cementificazione zero,  tutta roba buona per farsi fare i complimenti ma non per garantirsi  il futuro almeno per i prossimi cinque anni.Vi siete sfogati, avete urlato, avete giocato. Beh mo’ basta! è finita la ricreazione . Ma credevate davvero che ci facessero così schifo i socialisti, i “democristi”, i fascisti, i comunisti italiani? Lo dicevamo, ma era per fare un po’ di cinema, creare un po’ di casino, per andare sui giornali. Credevate davvero che avremmo disturbato i nostri segretari nazionali per appoggiare le VOSTRE CAUSE PERSE? E’ vero al primo turno non potavamo sputtanarci  subito né con Marini, la cui giunta era massacrata dalle inchieste, né con Marzi, una minestra riscaldata  di cui non ci fidavamo e a ragione, col senno di poi . A Ottavini forse potevamo farci un pensierino ma pareva troppo!!!! Ora ai ballottaggi la gente si è già scordata tutto e noi dobbiamo fare  i NOSTRI interessi. Non fateci perdere più tempo, ci avere stancato  posate le bandiere, riponete il furgone in garage che tanto non serve più.

Non in nostro nome

Il direttivo del circolo Prc Carlo Giuliani prende fermamente le distanze dall’appoggio della segreteria provinciale di Rifondazione al candidato a sindaco Michele Marini e ai suoi alleati di destra. Appoggio ratificato con una riunione del centrosinistra, alla quale ha partecipato per la segreteria provinciale del Prc la professoressa Fausta Dumano. Appoggio espresso nella nota siglata congiuntamente con le equivalenti segreterie di PD, PSI, SEL, IDV e COMUNISTI ITALIANI, in  cui  si invitano gli elettori a votare per Michele Marini in virtù di una sua supposta espressione di una coalizione di centrosinistra. Riteniamo che assegnare  alla coalizione capitanata dal sindaco uscente  una valenza di rappresentanza per l’elettore di centro sinistra sia quantomeno azzardato. Ricordiamo che in questo strano contenitore elettorale figurano forze come l’Udc, che  a Ceccano è schierata contro il candidato a sindaco Maliziola per la quale nello stesso documento si invita a votare. Ad un elettore consapevole e degno di stima come quello che sceglie il nostro partito, rimane difficile capire come a Frosinone l’Udc possa rappresentare il popolo del centro sinistra e  a Ceccano il popolo del centro destra. Inoltre nella coalizione che sostiene Michele Marini, vi sono movimenti  come i Cristiano Popolari, Fli, e il Movimento per la vita, forze nettamente schierate con la destra più reazionaria.
Ribadiamo pertanto che il prc cittadino al ballottaggio per la scelta del sindaco di Frosinone non si schiera con nessuno dei due candidati e non dà nessuna indicazione di voto agli elettori, in linea con quella che è stata la nostra campagna elettorale in appoggio ad un candidato alternativo, con il benestare del CPF (assemblea provinciale del Prc), che rimane l’unico organismo  che avrebbe potuto cambiare la linea politica del partito decidendo di appoggiare una coalizione connotata a destra. Non essendo stata fatta nessuna assemblea del CPF per prendere una decisione di tale portata, noi contestiamo la presa di posizione della segreteria.
 Tale posizione, espressa in modo così esplicito,  inoltre, mostra la poca o nulla considerazione  che l'organismo direttivo provinciale nutre   verso il proprio elettorato considerato alla stregua di POPOLO BUE pronto a  farsi abbindolare da analisi politiche che definire parziali è un eufemismo. Inoltre tale posizione è offensiva nei riguardi di chi la campagna elettorale l’ha condotta sul campo, andando nei quartieri  a illustrare la propria idea di città che è del tutto diversa dai progetti rispettivamente di Michele Marini e  di Nicola Ottaviani. Mai abbiamo avuto il piacere di ospitare nei nostri comizi,  a parte le occasioni in cui c’era da mettersi in mostra con la stampa, i dirigenti provinciali del nostro partito, quegli stessi dirigenti che oggi si arrogano il diritto di sconfessare un programma politico che pure avevano all’inizio condiviso. Questa miserabile questione, dà la misura di quanto i programmi, siano delle foglie di fico pronte a cadere quando, “passata la festa”, si deve “gabbare lo santo” della buona politica promossa dai militanti e dagli iscritti  basata sulle proposte programmatiche. 

Frosinone, 17-5-2012
                                               Il direttivo del circolo

mercoledì 16 maggio 2012

Minoritari

da "il manifesto" del 16/05

INDOVINATE UN PO' CHI HA SCRITTO QUESTE FRASI ?

….penso che la politica non consista  nell’ adattamento ai rapporti di forza e  all’ ideologia dominante , ma nel lavoro per modificare la realtà e la sua rappresentazione simbolica. Come ha fatto il Partito Comunista Italiano, che non verrà ricordato per gli anni del governo di unità nazionale ma per la gigantesca trasformazione sociale politica e culturale che - dall’ opposizione – ha contribuito a determinare nel secondo dopoguerra.  Erano minoritari perché non erano al governo?  Non credo proprio. Minoritario è chi non osa guardare negli occhi il signore, non chi lo saluta senza togliersi il cappello.

AVETE INDOVINATO?.  NO? BEH VE LO DICO IO E' PAOLO FERRERO SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA..........STRANO VERO?  



Videocon. “Prosegue la battaglia dei lavoratori”

Ivano Peduzzi, Claudio Fiorella  (Prc/Fds) 


“L'altro ieri  i lavoratori della Videocon, che da sei anni portano avanti una complessa vertenza sindacale contro le dismissioni dell’azienda, hanno occupato per alcune ore la sede del Comune di Anagni per riaccendere i riflettori su questa vicenda che coinvolge un migliaio  di lavoratori. Solo dopo aver ottenuto l’impegno di un incontro con il sottosegretario allo sviluppo economico De Vincenzi, hanno abbandonato la sede del Comune e sono tornati in assemblea permanete nei locali della fabbrica”.

Lo rendono noto il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi e il responsabile Lavoro Prc, Claudio Fiorella.

“Nel ribadire la nostra vicinanza e il nostro sostegno ai lavoratori in lotta – proseguono – ricordiamo che il 24 maggio prossimo, presso il tribunale di Anagni, avrà luogo l’udienza penale che vede coinvolto Paolo Sabatini, rappresentante Rsu della Videcon e nazionale Usb e altri 77 lavoratori chiamati in giudizio per interruzione di pubblico servizio durante il blocco dell’autostrada A1, avvenuto anni fa.

Come partito della Rifondazione comunista, impegnato da anni per contrastare il fallimento dell’azienda e la deindustrializzazione del territorio, ci auguriamo l’assoluzione dei lavoratori la cui unica colpa è stata quella di mobilitarsi a tutela dell’ occupazione”.

Campagna referendaria Stop ai privilegi

Comitato Promotore No vitalizia Lazio



“1160 firme in sole cinque ore. Ottimo il primo bilancio della raccolta firme per il referendum abrogativo dei vitalizi dei consiglieri e degli assessori regionali del Lazio, che ha preso il via ufficialmente sabato scorso con due banchetti allestiti in piazza Esedra e all’Arco di Costantino, in occasione della manifestazione nazionale promossa dalla Federazione della Sinistra contro le politiche del governo Monti”.
“Un risultato eccellente, che conferma la volontà dei cittadini di aderire alla campagna referendaria Stop ai privilegi e mettere fine in questo modo a un beneficio inaccettabile”.
“Dopo il lancio romano, la raccolta firme prosegue in tutta la regione. Sono già 46 i comuni del Lazio, consultabili sul sito  www.novitalizilazio.it , dove sono stati depositati i moduli. Invitiamo tutti i cittadini a firmare presso la segreteria del proprio comune, per contribuire in questo modo al risanamento della politica e al recupero di 4 milioni di euro l’anno, solo eliminando i vitalizi dei consiglieri attualmente in carica. Fondi pubblici che potrebbero essere reinvestiti in sanità, cultura, servizi sociali”. Lo rende noto il Comitato promotore del referendum No Vitalizi Lazio, composto dai segretari dei partiti della Federazione della Sinistra, Loredana Fraleone (Prc),  Riccardo Messina (Pdci), Giovanni Nardone (Socialismo 2000), Fabio Lupi (Lavoro e Solidarietà) e da Danilo Corazza, coordinatore organizzativo.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio
392 8001603

VALUTAZIONI SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012

DOCUMENTO DELLA LISTA FROSINONE BENECOMUNE

I candidati e i sostenitori della lista Frosinone BeneComune, si sono riuniti per esaminare i risultati elettorali ed il quadro politico determinatosi nella città dopo il voto amministrativo.
La lista Frosinone BeneComune, nata sotto l’esigenza di contrastare una idea di politica e di amministrazione che ha impietosamente condannato la città di Frosinone al degrado e all’impoverimento della qualità della vita, del tessuto sociale ed economico, si è battuta nel corso dell’ultima tornata elettorale per aprire una prospettiva di rinnovamento politico e di gestione democratica e trasparente della cosa pubblica. Dopo quindici anni di ininterrotta amministrazione disinteressata alla tutela dei beni pubblici e, soprattutto alla costruzione di una garanzia di progresso condiviso, il sedicente centro sinistra cittadino, che ha visto il PD e PSI realizzare le peggiori pratiche di trasformismo e trasversalismo praticando alleanze con MSI, prima, e con Storace e UDC dopo, si è dissolto alla vigilia delle elezioni per il solito mero calcolo di potere. Ancora una volta è stata dimostrata la manifesta incapacità di recepire e tradurre in azione politica, l’insofferenza dei cittadini nei confronti della politica degli interessi di bottega che non sa rispondere alla perdita di posti di lavoro, che permette l’edificazione selvaggia (con ulteriore conseguente deturpazione del paesaggio), che non arresta lo sfruttamento e la compromissione irreversibile del territorio, con conseguente inibizione delle attività agricole e zootecniche facenti parte del patrimonio identitario (vedi disastro della Valle del Sacco), che non valorizza le risorse della città, come il ricco patrimonio archeologico (sistematicamente umiliato) o le tante aree verdi (compreso il Fiume Cosa ma non solo), che non progetta il futuro e non coltiva il “bello”.
Il voto degli elettori di Frosinone esprime una chiara condanna della coalizione di Marini, così come boccia senza appello le “strane alleanze” della coalizione Marzi .
In questo quadro di dissolvimento del centro sinistra cittadino era scontato che il disagio, il malcontento e la protesta trovassero asilo nelle facili proposte populiste e demagogiche della destra.
Registriamo, tuttavia, una novità assoluta per al storia politica cittadina, ricca di indicazioni che aprono prospettive di cambiamento per il futuro: i consensi ottenuti dalla coalizione di Marina Kovari (con il contributo decisivo di Frosinone BeneComune), dalla coalizione di Giuseppina Bonaviri e dalla lista Movimento 5 stelle, indicano che una percentuale consistente (8%) dell’elettorato cittadino ha voluto dire basta con un modo vecchio di fare politica, clientelare ed al servizio dei “poteri forti”.
Sottolineando l’importanza di tale esito elettorale, i candidati e i sostenitori della lista Frosinone BeneComune ritengono che i tanti consensi “liberi” ottenuti dalla propria lista siano il risultato dell’impegno unitario e dalle innovative proposte programmatiche avanzate. Questa esperienza unitaria è il bene più prezioso che ci consegna questa tornata elettorale; al contempo ci si rende conto che è anche un bene fragile da coltivare, difendere, consolidare ed estendere. A tale scopo si fa appello alla coalizione Bonaviri, al Movimento 5 stelle e a tutte le forze sane di questa città per trovare punti di intesa su cui riprendere e sviluppare l’iniziativa e la lotta politica; pertanto, sin da ora Frosinone BeneComune si fa carico di promuovere un incontro per definire livelli possibili di raccordo.
Frosinone BeneComune non intende rinunciare al proprio ruolo neanche in questo ultimo scorcio di campagna elettorale che offre quadri non edificanti di opportunismo e pura occupazione di posti di potere; forze che fino a ieri si sono pubblicamente accusate e offese senza esclusioni di colpi, si alleano in modo più o meno palese inviando agli elettori un messaggio di qualunquismo vergognoso. Frosinone BeneComune, forza militante e attiva che porta in seno tutta l’esperienza dei movimenti e associazioni che in questi anni si sono battuti in città, invita gli elettori per il 20 e 21 maggio ad un comportamento coerente con quanto espresso fino ad oggi che evidenzi la “diversità” e favorisca l’affermazione delle idee di rinnovamento di cui siamo portatori.
Tutti gli elettori della Lista Frosinone BeneComune continueranno a battersi per il risanamento ambientale della Valle del Sacco e per lo sviluppo della Green Economy per creare occupazione e rilanciare l’economia, per un nuovo Piano Regolatore della Città e contro il rilascio di nuove concessioni edilizie al di fuori di tale piano favorendo il recupero e il restauro dell’esistente, per dare concreta applicazione alla volontà dei cittadini espressa nell’ultimo referendum per il ritorno alla Gestione Pubblica dell’Acqua, per una sanità efficiente e di qualità, per dire No all’Aeroporto, per la valorizzazione delle Terme Romane e contro la cementificazione dell’area adiacente alla Villa Comunale, destinata a parco dal vigente Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, per realizzare strumenti e iniziative contro la Corruzione e la Illegalità, per favorire processi di Democrazia Partecipata che faccia delle Associazioni e dei Comitati di quartiere i protagonisti della vita cittadina e delle decisioni politico-amministrative.



FROSINONE 15 maggio 2012



martedì 15 maggio 2012

Il re è nudo

Maurizio Federico

Si vanno ripetendo in questi giorni di vigilia del voto di ballottaggio a Frosinone appelli allarmati dalle provenienze più disparate, e in qualche caso sorprendenti, tesi a far vincere il “centrosinistra”.
C’è da chiedersi, però, se gli esponenti di quelle forze politiche regionali, provinciali e cittadine, che si affannano oggi a indicare Michele Marini come “naturale” candidato del centrosinistra, conoscano bene quale sia la reale composizione dello schieramento che, dopo aver sostenuto l’ex sindaco nel voto del 6 maggio scorso, con gli stessi simboli, tutti e inalterati, ritornerà nelle schede per il ballottaggio di domenica prossima.
Ebbene, voglio ricordare a quanti avevano già ritenuto Marini incapace di rappresentare il centrosinistra cittadino al primo turno e, invece, vogliono essere ora in prima linea per la “vittoria del centrosinistra” a Frosinone, com’è composta la coalizione dell’ex sindaco.
Mi rivolgo quindi al PSI di Schietroma, al SEL di Belli, alla FDS di Nardone e alla Rifondazione comunista della Carnevale, oltre che ai referenti regionali dei rispettivi partiti.
Sapete tutti voi che anche in sede di ballottaggio nella scheda si troveranno solamente i simboli di un partito e una lista civica di centro (PD e Lista Marini) dove, tra l’altro, il peso degli eredi della Democrazia cristiana sopravanza ogni riferimento alla lunga storia dei DS-PDS?
Sapete di trovare, poi, l’emblema dello scudo crociato dell’UDC, partito indiscutibilmente di centrodestra, che nella vicina Ceccano è, naturalmente, schierato con la destra del candidato Ruspandini?
A proposito di Ceccano va rilevata l’enorme differenza con la situazione di Frosinone poiché, in quella città, la candidata Maliziola, come è noto, è stata a capo di una reale convergenza di partiti e movimenti di tutta la sinistra e l’eventuale e auspicabile confluenza del PD locale, in sede di ballottaggio, non farà che ricomporre un vero centrosinistra che, ci auguriamo, stravinca.
Ma, per tornare a Frosinone, sapete voi che lanciate appelli che ci sarà, poi, il simbolo dei cosiddetti Cristiano Popolari che a livello provinciale, regionale e nazionale fanno parte del PDL di Berlusconi? Questo partito, guidato da sempre dal noto “progressista” Angelo D’Ovidio, si è visto addirittura respingere, per ragioni “etiche”, la sua richiesta di alleanza dal “centrodestro” Nicola Ottaviani per poi essere accolto, senza problemi, dal“centrosinistro” Michele Marini.
E, dulcis in fundo, sapete che sulla scheda si troverà l’emblema del “Terzo Polo”, qui rappresentato da una variopinta aggregazione composta, soprattutto, da elementi di estrema destra che hanno combattuto per una vita tutte le amministrazioni cittadine sia di centro che di centrosinistra (compresa l’ultima di Marini) e che, ancora oggi, appoggiano la Giunta di centrodestra di Iannarilli all’Amministrazione provinciale?
Ma la chicca finale, che dovrebbe far indignare i promotori, prima, e i destinatari degli appelli, poi, o, comunque, tutti i veri laici e progressisti sia di centro che di sinistra, è la presenza, sempre nella lista del “Terzo Polo”, di esponenti del cosiddetto “Movimento per la vita”, cioè di quanto più clericale e oscurantista proponga la destra nel nostro paese.
Insomma, vi sembra che quello appena descritto sia un “centrosinistra” da far vincere a tutti i costi a Frosinone?
Intendiamoci, se qualcuno vuole indicare come suo preferito Michele Marini e il suo schieramento, oggettivamente anch’esso di centrodestra, è liberissimo di farlo ma non cerchi di nascondersi, con una buona dose di ipocrisia, dietro una pretesa scelta di campo politico-ideologica.
E, per favore, che non si parli più di “centrosinistra”a Frosinone!

Mi pare abbastanza chiaro, o no?

lunedì 14 maggio 2012

Hi "Duck"

Luciano Granieri


Il  13 maggio 2012 il mondo del Blues  ha perso uno dei suoi musicisti più rappresentativi.  Donald  “Duckl” Dunn. Il mitico bassista dei Brooker T. &  The M.G.’s  si è spento  ieri mattina nel sonno  dopo aver concluso un  concerto al Blue Night Club di Tokyo e dopo avere partecipato la sera precedente a questa ultima performance  ad un altro show con il compagno  di tante battaglie, il chitarrista Steve Cropper.  La propulsione pulsante del basso di Donald ha segnato un solco indelebile nell’evoluzione ritmica del blues, la sue collaborazioni con tutto il mondo del blues e del  rock da Otis Redding  a Same and Dave da Albert King a  Muddy Waters ad Eric Clapton, ne hanno fatto un’icona . Il massimo del suo carisma si è espresso  nei Blues Brothers  assieme all’amico Steve Crooper.  Mitici le partecipazioni a  incisioni  e concerti,  nonché  al film culto The Blues Brothers,  affianco di  Joliet Jake  Blues (John Belushi) e Elwood Blues (Dan Aykroyd) .  Noi di Aut lo vogliamo ricordare con uno dei brani simbolo, quel  Green Onions, eseguito da tutte le blues band  del mondo  reso famoso proprio da Donald “Duck” Dunn con i suoi inossidabili Brooker . T &  The M.G.’s  .  Hi “Duck”.


domenica 13 maggio 2012

I rossi son tornati

Luciano Granieri


"Oggi è un fatto storico: nasce l’opposizione sociale al governo Monti”.  “Da domani bisogna partire in tutti i comuni a raccogliere la gente, dobbiamo costruire  le  lotte per mandare a casa il governo e cambiare la politica”. Queste le due frasi più significative pronunciate  dal Segretario di Rifondazione  Paolo Ferrero  dal palco della manifestazione indetta dalla Federazione della sinistra contro il governo Monti, tenutasi ieri a Roma. Alla presenza degli stati  maggiori della Federazione, dallo stesso  Ferrero a Diliberto, segretario dei Comunisti Italiani, a Cesare Salvi, accompagnati da Vassil  Primikiris del Syriza,  partito della sinistra vittorioso  in Grecia e  Pierre Laurent segretario del Pcf che aderisce al Front de gauche vittorioso in Francia,  sono sfilati per le vie di Roma quarantamila (per gli organizzatori)  comunisti.   Al di là delle cifre era da tempo che non si vedevano sfilare in piazza così tante bandiere rosse. Questo è un segnale forte e inequivocabile che, nonostante la contestata progettualità elettoralistica su cui è basata la Federazione della Sinistra, i militanti, il popolo comunista esiste ancora  ed  è sempre più consapevole che la lotta alla devastazione sociale del governo Monti, emissario italiano del potere della finanze e della banche, debba avere come fronte avanzato proprio  i comunisti , organizzati nella forma più unitaria possibile. L’appello all’unità infatti è stato il refrain più gettonato venuto dal palco. Una unità che deve estendersi  a partire dai legami non propriamente stabili fra Prc e Comunisti Italiani, in particolare nelle realtà locali , fino a Sinistra Ecologia e Libertà, all’Idv, qualcuno azzarda anche a Grillo (Diliberto) e addirittura al Pd. E’ partito qualche fischio, ve bene l’unità ma quando è troppo è troppo. Risulta  del tutto evidente che non si possono trovare accordi  con un partito che appoggia l’oggetto della contestazione, ovvero il governo Monti. Ma il messaggio unitario più importante è venuto dall’esponente greco Primikiris e  da quello francese Laurent, che hanno invocato una unità transnazionale, europea, di tutti i comunisti impegnati contro il neoliberismo, la dittatura del capitalismo e della finanza. Questa secondo me è la vera sfida. Un sfida difficile, quasi impossibile, ma da percorrere fino in fondo perché sicuramente vincente.  Per  fare questo è necessario che si ripudino le malsane sirene governiste del  realismo riformista,  emanazione dalle attuali socialdemocrazie che ormai di sociale hanno ben poco. E’ necessario che le dirigenze mantengano, nell’elaborare l’indirizzo politico, ciò che premettono ai propri militanti durante queste manifestazioni. In parole povere è necessario che quell’opposizione sociale al governo Monti, annunciata con enfasi da Paolo Ferrero, rimanga costante in ogni fase dell’agire politico, in particolare quando, a bandiere riposte nell’armadietto e megafoni spenti, si definiscono strategie e alleanze per le elezioni, nazionali e  locali.  E’ proprio in questa fase che purtroppo si determinano gli strappi più laceranti fra quanto si dice in piazza e quanto si decide nelle stanze degli uffici dirigenziali .  Da queste dinamiche deve ripartire l’opposizione sociale. Dunque il messaggio che i quarantamila “COMUNISTI” hanno mandato dalle strade di Roma è quanto mai chiaro. E’ necessario che noi comunisti torniamo a rappresentare le istanze del popolo, dei ceti oppressi, del mondo del lavoro disintegrato dagli immani profitti dei grandi speculatori finanziari.  Lo possiamo e lo dobbiamo fare perché  investiti dalla nostra storia, dalla nostra genesi di movimento e di partito. Sono convinto che questo messaggio forte e chiaro fosse indirizzato, non solo ai potentati finanziari, a un governo che su mandato di banche e multinazionali sta distruggendo le vite di milioni di persone,  ma anche alla propria dirigenza. Dirigenti che dovranno tenere  conto di questo appello inequivocabile nell’elaborare alleanze e apparentamenti per non disperdere la grande forza militante che a Roma ha dato una grande dimostrazione di forza.  Tremate, tremate i rossi son tornati.



Foto: Prc Lazio
Musica : L'Internazionale,  eseguita dagli Area
Editing: Luc Girello