Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 14 febbraio 2011

TREMATE LE STREGHE SON TORNATE MA NON SONO PIU’ SOLE.

di Luciano Granieri



Eccoci  REDUCI da  ben due appuntamenti della galassia “Se non ora quando” . Ebbene si, questa sollevazione ha aggregato non un pianeta, ma una vera e propria galassia. Donne, uomini, disoccupati, lavoratrici, lavoratori, studenti, insegnanti  sono scesi in piazza in molte  città d’Italia grandi e piccole. A Lecco, feudo della lega,  cinquecento persone tutte insieme a protestare non si erano  mai viste. In tutto si contano un milione di persone  presenti nelle varie piazze, alla faccia del popolo sovrano. Anche Frosinone ha contribuito grazie al “Collettivo donne in terra Ciociara” cui il nostro blog ha aderito. Il movimento costituitosi in vista dell’appuntamento “Se non ora quando” ha organizzato domenica 13 febbraio  un sit-in in L.go Turriziani sfidando il blocco totale del traffico, la bufala dei mezzi pubblici gratuiti ma introvabili. Nonostante la decisone di aderire anche alla manifestazione di Roma , la pigrizia di parte della gente di Frosinone e la spocchia di qualcuno che  dall’alto della sua saggezza, distribuiva a destra e a manca patenti di Radical- Chicchismo, la partecipazione è stata soddisfacente. Il percorso secondo cui si è arrivati a queste manifestazioni, come è noto, ha registrato parecchi distinguo, obiezioni, si è aperto un dibattito su alcuni giornali e sui blog che ha gettato sul tavolo e quindi fatto emergere tutte insieme  le tante questioni che affliggono la società italiana. Partendo dal Rubygate si è arrivati ad analizzare il rapporto uomo-donna, la pochezza culturale della classe dirigente, le repressioni psicologiche legate alla sessualità maschile, si è ripercorsa l’era delle lotte femministe degli anni ’70 fino a discettare di disoccupazione salario e anticapitalismo.    Insomma si è parlato di politica attraverso pratiche altamente democratiche. Dunque, al di là dei distinguo, questo ci sembra un elemento molto importante in una nazione ormai disabituata al confronto democratico dal basso. Ad esempio il “Collettivo Donne in Terra ciociara “ presenta al suo interno persone e movimenti attivi nel sociale con esperienze molto diverse fra di loro. C’è chi  ha sempre lottato fianco a fianco con gli  operai, partecipando alle manifestazioni FIOM  del 16 ottobre 2010 a Roma e a quella di Cassino del 28 gennaio,   e oggi è vicino alle maestranze   Videocon che vedono per la terza volta un loro compagno suicidarsi, perché privato della dignità del lavoro, che subiscono la beffa di una multa di 3.750 euro che grava su di loro per occupazione dell’autostrada. Queste persone, che sono dentro il collettivo,  hanno organizzato un sottoscrizione e una raccolta firme in favore degli operai condannati.  All’interno del movimento  ci sono donne che hanno lottato e lottano contro la costruzione dell’aeroporto Ferentino-Frosinone , un disastro ambientale senza pari per il martoriato territorio della Valle del Sacco, c’è gente da sempre affianco degli studenti precari e degli insegnanti, che ha indetto e partecipato a manifestazioni contro il riordino del Piano Scolastico Provinciale. Per non trascurare quei movimenti che hanno lottato duramente contro il piano distruggi-sanità in Ciociaria deliberato dalla Polverini e quelli schierati a favore dei referendum sull’acqua pubblica.  Questa fucina di idee e di pratiche  diverse confluisce ora in questo movimento che reclama la dignità di donne, uomini e istituzioni democratiche sfregiata dal regime sessuale e governativo del berlusconismo. Non è solo eliminare Berlusconi, è molto di più è il tentativo  popolare di diventare artefici del proprio destino. Altro che ultracinquantenni ex freak oggi radical.chick. . Il bello è che siamo solo all’inizio. Si rassegnino prezzolati giornalisti locali e nazionali, i Minzolini dei poveri, mercanti di parole a vanvera, ministri esponenti della maggioranza. “Se non ora quando” da Frosinone a Roma, da Lecco a Canicattì ha intenzione di andare avanti e di aggregare più forze di conflitto possibile. TREMATE LE STREGHE SON TORNATE MA NON SONO PIU’ SOLE.


Di seguito i Video della manifestazione di Frosinone e Roma





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