Care compagne e cari compagni,
l’Italia si sta consegnando mani e piedi, senza colpo ferire, al cinismo dei mercati e della speculazione finanziaria. I burocrati della Goldman Sachs porteranno a termine la rivoluzione liberista finendo, come da copione, il lavoro che Berlusconi non è stato in grado di portare a termine perché troppo impegnato a curare gli affari suoi e delle proprie aziende. Toccherà dunque ai guru dell’alta finanza, targati Goldman Sachs, imporre il potere incontrovertibile delle banche, appoggiati da una scandalosa compagnia di merende bipartizan che va da Di Pietro al Pd, al Pdl. Altri 25 miliardi sono richiesti per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013, così come vuole la Bce governata da un altro ex manager Goldman Sachs Mario Draghi. Soldi che saranno sborsati dai soliti noti nella più completa tranquillità sociale assicurata da una possibile patrimoniale di facciata e dall’attività di controllo dei sindacati di regime (CGIL compresa) e delle forze conservatrici riformiste . Alla luce di questi fatti mi chiedo se non sia il caso di cambiare passo, di rompere gli indugi e di proporre al congresso un’ accelerazione verso la costituzione di un vero partito di classe che difenda i diritti di un proletariato vessato il quale ingloba, oltre gli operai, una grande parte di ceto medio. Lo dico soprattutto ai compagni della prima mozione maggioritaria a livello nazionale. La convinzione riportata nel documento, firmato dal segretario Nazionale Ferrero, per cui: “molta parte degli uomini e delle donne che volevano cacciare Berlusconi si sarebbero posti il problema di costruire politiche alternative per fuori uscire dal quadro neo liberista “, si è dimostrata e si dimostra clamorosamente sbagliata. Da un lato le forze parlamentari che, soddisfatte per le dimissioni del premier di Arcore, siedono oggi al suo fianco per appoggiare il governo degli agenti Goldman Sachs, dall’altro le folle che in piazza festeggiano la caduta di Berlusconi dimostrano di non avere la minima idea di cosa significhi una lotta anticapitalista, l’anima forcaiola prevale su tutto. Alla luce di questo ha ancora un senso promuovere un “fronte democratico tra le forze di sinistra e di centro sinistra per sconfiggere le destre e porre condizioni migliori per difendere e rilanciare la democrazia e la Costituzione”? Le destre sono oggi più forti che mai, non sono più rappresentata da Berlusconi, ma dalla faccia più truce del capitalismo e della finanza internazionale e godono del pieno appoggio di quei soggetti con cui si voleva creare fronte comune per batterle. E' ancora necessario difendere e rilanciare la democrazia e la Costituzione soprattutto in questo momento in cui tutta l’operazione Monti, messa in atto scavalcando la volontà popolare, si è sviluppata calpestando completamente i cardini costituzionali con la complicità di quel centro sinistra con cui si vuole costruire un’alleanza . Berlusconi è stato battuto, MA NON LE DESTRE NE’ IL LIBERISMO E IL CAPITALISMO. La situazione è grave. Li fuori c’e gente che non ha un lavoro o, se ce l’ha, non riesce ad arrivare a fine mese, ci sono insegnanti offesi nella loro dignità di docenti, studenti a cui è destinata una scuola di quart’ordine. Lì fuori c’e gente che ha bisogno di una forza politica che torni ad occuparsi dei problemi reali e lo faccia secondo i valori del comunismo e dell’anticapitalismo. Chiedo quindi con forza alla dirigenza di Rifondazione UN ATTO DI RESPONABILITA’. Lo chiedo come cittadino, ma soprattutto come militante del partito. Lasciamo stare le strategie, ammantate di belle parole, finalizzate solo all' ottenimento del posticino in parlamento, lasciamo stare le tattiche, tanto il Pd non ci vuole e, se anche ci volesse, sarebbe un compagno di viaggio completamente screditato e logorato dall’appoggio al governo del bocconiano Monti. Torniamo per le strade, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, a batterci a fianco di coloro i quali verranno ulteriormente oltraggiati dal nuovo e cinico corso neoliberista . Guardiamo dentro la FIAT, dentro la VIDEOCON, dentro le scuole pubbliche, gli ospedali e non dentro le segreterie dei partiti riformisti. Nel mio Circolo Carlo Giuliani di Frosinone questo gesto di responsabilità è stato fatto ancora prima che il governo Monti vedesse la luce. Ha vinto la seconda mozione, nonostante l’irresponsabile atteggiamento di qualche compagno che si è messo di traverso, non discutendo sul merito, ma attaccandosi a vizi procedurali nel tentativo di far fallire un risultato determinatosi democraticamente. Speriamo che il messaggio DI REPONSABILITA’ partito da Frosinone possa, unito ad analoghi messaggi simili condivisi in altri circoli, indurre la dirigenza a “MOLLARE LE MENATE E METTERSI A LOTTARE”per dirla con Eugenio Finardi. E’ un atto DI REPONSABIITA’ ORMAI NON PIU’ ELUDIBILE.
Nessun commento:
Posta un commento