Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 4 novembre 2014

Movimento di lotta e salvaguardia della salute.

Luciano Granieri


In attesa che l’atto aziendale  della Asl di Frosinone si mostri in tutte le sue nefandezze se,  come sembra ormai certo, si fonderà sui contenuti presenti nella bozza di piano strategico, il coordinamento per la sanità di Frosinone, va avanti nella sua battaglia di obbedienza civile.  L’azione del coordinamento, e delle associazioni che lo compongono, è realmente qualificabile come lotta di obbedienza civile. Infatti uno dei primi obbiettivi è indurre la Asl di Frosinone e la Regione Lazio a rispettare la legge sulla dotazione dei posti letto.  Non è indice di civiltà e affidabilità giuridica porre come obbiettivo di un qualsivoglia documento amministrativo, relativo ad un servizio pubblico primario, l’approssimazione ad uno standard di legge anziché il pieno raggiungimento dello stesso.  

Come più volte sottolineato, l’efficacia  della strategia viaggia su due binari paralleli. Quello delle azioni legali tese a denunciare le eventuali  inadempienze degli enti,  e quello della manifestazioni pubbliche nella piazze.   Nel primo caso il coordinamento, ha diffidato la Asl  a redigere un documento  che non rispetti le prescrizioni di legge. Quindi ha presentato un’istanza di partecipazione al procedimento di redazione dell’atto aziendale  come sancito dalla legge 241/90. 

Inoltre, qualora l’atto, come sembra certo, determinasse il totale depotenziamento delle strutture sanitarie verrà presentato un esposto all’Organizzazione Mondiale della Sanità, per il mancato rispetto delle norme  di tutela della salute sancite nell’accordo  Health 2020. Un programma, adottato dai 53 Stati membri del Comitato Regionale dell’OMS per l’Europa nel settembre 2012. In esso è previsto  il rafforzamento dei sistemi sanitari e la salvaguardia della salute pubblica in  siti pesantemente inquinati, come la nostra provincia. Giova ricordare che il mancato rispetto dei programmi stipulati all’interno dell’OMS, prevede il taglio dei fondi che tale organismo eroga ai sistemi sanitari nazionali, si tratta di una montagna di soldo. 

Infine sono stati richiamati i primi cittadini  della Provincia, all’esercizio del loro potere di valutazione dell’atto  aziendale che verrà presentato nella conferenza dei sindaci per la sanità all'inizio della prossima settimana. Non opporsi ad un programma sanitario che mette a repentaglio la vita dei propri amministrati, potrebbe comportare, in caso  di deprecabili esiti nefasti per eventuali malattie non sufficientemente trattate, la corresponsabilità nell’evento luttuoso dello stesso sindaco,  con prevedibili conseguenze anche giudiziarie. 

Come detto ad affiancare l’azione di rispetto della legalità c’è tutta una serie di iniziative pubbliche di sensibilizzazione della cittadinanza. La prima di queste si svolgerà ad Alatri sabato 8 e domenica 9 novembre: La  notte bianca della sanità. Nel corso delle due giornate, dalle 16,00 alle 24,00 del sabato, e dalle 10,00 alle 19,00 della domenica, il coordinamento provinciale della sanità in collaborazione con i medici della Asl e il Comune di Alatri. offrirà screening gratuiti: ECOGRAFIA (Tiroide, Addome superiore) Elettrocardiogramma, Misurazione Pressione sanguigna, controllo glicemia,  Visite Cardiologiche, Otorino etc. Il tutto allietato da momenti conviviali e di intrattenimento. 

Tali  iniziative sono state illustrate ai cittadini, e ad alcuni sindaci presenti,  nel corso di un incontro, tenutosi lunedì scorso 3 novembre presso il salone del palazzo della Provincia, dal titolo “A.A.A. sanità cercasi in provincia di Frosinone. Non è dato sapere se questa imponente azione del coordinamento sortirà qualche successo nella difficile prospettiva di difendere la sanità pubblica provinciale, ma è certo che attualmente a difesa dei cittadini sono rimasti i cittadini stessi. 

E’ solo grazie all’azione dei movimenti se si sono impediti scempi come la  folle costruzione di un aeroporto in una zona dall’ambiente fortemente compromesso come la Valle del Sacco, se nel Capoluogo  si è fermato il progetto di costruire un palazzone su un’area di interesse archeologico, se si è fatto le veci dei sindaci nell’impedire ad Acea di spolpare ulteriormente i cittadini attraverso l’inserimento nella bolletta  dell’acqua di importi non dovuti, relativi ad un presunto recupero di perdite  economiche determinate da una tariffa giudicata troppo bassa dal gestore. La politica ormai la facciamo noi. 

Infine mi permetto una nota personale. Nel corso dell’incontro il presidente dell’ordine dei medici di Frosinone il Dott. Fabrizio Cristofari, mi ha attaccato personalmente accusandomi di aver detto sciocchezze sulla vicenda del paziente ricoverato presso l’ospedale di Frosinone per una crisi respiratoria e deceduto in attesa di ricevere a mezzo fax l’autorizzazione ad essere ricoverato  presso il reparto di pneumologia di Cassino. L’ospedale di Frosinone infatti è sprovvisto del suddetto reparto. La notizia, non è immondizia da blog come sostiene Cristofari , ma è uscita su tutti i GIORNALI locali. L’evento è stato riportato dal consigliere regionale Francesco Storace, il quale ha chiesto al presidente della Regione Zingaretti di far luce sulla vicenda. Ammetto che qualche dubbio sull’attendibilità dell’ex presidente fascista  della Regione Lazio è plausibile, ma è un fatto che la Asl ha avviato un’indagine interna per fare luce sull'accaduto,  ed è un fatto conclamato che a Frosinone, città sommersa dal PM10 non è possibile curare un malato affetto da patologie respiratorie. Bisogna sperare di campare abbastanza per arrivare a Cassino.






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