Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 14 luglio 2015

Messaggio alla Città

Francesco Notarcola – Presidente della Consulta della Città di Frosinone

Nel gennaio del 2011 la Consulta delle associazioni della Città raccolse il disperato appello, fino ad allora rimasto inascoltato, di 22 associazioni (Frosinone bella e brutta, Comitato provinciale Arci, Ass. italiana pazienti anticoaugulati, Società operaia di mutuo soccorso, ass. oltre l’occidente, Ass. culturale zerotremilacento, Lega ambiente Frosinone, Unione italiana dei cechi e degli ipovedenti - sez. Frosinone, wwf Lazio, Ass. scient-net. Sylvatica, Libera Frosinone, Centro studi Tolerus, Archeo club Alatri, Fai- delegazione di Frosinone, Conoscere il territorio, Ass. il ponte, Ass. re.tu.va.sa, Ass. anpi Frosinone, Comitato civico laboratorio scalo, Frosinone 2020, Italia nostra onlus- sez. ciociaria), sottoscritto successivamente da 661 cittadini, per salvare le terme romane e l’area archeologica adiacente la villa comunale, da una colata di cemento di circa 34.854 mc. per la realizzazione di un complesso polifunzionale denominato “I Portici”.
Quasi cinque anni  di continuo studio e ricerca, di elaborazione e di proposta, di duro  impegno e di iniziativa della Consulta, dell’associazionismo e dei cittadini hanno impedito l’edificazione di questo “mostro”.
ORA   IL   RISCHIO   SI   RIPRESENTA. Il Sindaco e la Giunta ripropongono con forza ed insistenza al Consiglio comunale, che si riunirà in seconda convocazione, alle ore 18.30 del 23 luglio 2015, l’edificazione di quell’area. Se la proposta verrà approvata si distruggerà per sempre, come già avvenuto per l’anfiteatro romano di viale Roma, la valorizzazione e la fruibilità delle terme romane e dell’intero sito archeologico.
Le associazioni, i cittadini ed i loro eletti non possono e non devono permettere che ciò si verifichi.
Ai consiglieri comunali si chiede di riscattare l’onda della vergogna subita dalla Città, allorquando fu deliberato dal Consesso cittadino di far crescere un palazzo sopra l’anfiteatro romano. BOCCIANDO QUESTO SCIAGURATO DISEGNO, essi   dimostrano di essere al servizio della Città e che il loro ruolo si identifica con i grandi valori della sua storia e della sua cultura. È ora che il Consiglio comunale manifesti di non essere subalterno ai poteri forti e che i padroni non possono più mettere in mora, minacciare e diffidare gli eletti del popolo.
Alle associazioni ed ai cittadini  chiediamo di partecipare agli eventi organizzati in ogni angolo della Città e di essere presenti  alla manifestazione del 23 luglio 2015 in Piazza VI Dicembre con cartelli, striscioni ed altre espressioni di contestazione.
CHI AMA FROSINONE NON PUO’ TIRARSI INDIETRO. SALVARE LE TERME ROMANE VUOL DIRE SALVARE UNA CITTA’ ALLO STREMO


Frosinone 14 luglio 2015
Francesco Notarcola – Presidente della Consulta della Città di Frosinone


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