Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 29 agosto 2015

Unire le lotte contro disoccupazione ed emarginazione in Ciociaria

Luciano Granieri


Venerdì 28 agosto organi di informazioni  e istituzioni locali,  sono state invitate presso la tenda dei lavoratori della ex  Multiservizi per essere informati sulla situazione della loro estenuante lotta.  All’incontro era presente anche una delegazione del Comitato Vertenza Frusinate . Un movimento organizzato  da  lavoratori licenziati ex dipendenti di  alcune fabbriche della Provincia fra cui la Videocon, la, Marangoni, la Tekna. 

Si è naturalmente notata l’assenza di consiglieri e assessori comunali, ma credo che nessuno  si aspettasse una loro massiccia presenza.   Siamo alla fine di una calda estate e per  le maestranze  della ex Multiservizi, giunte ad oltre 500 giorni di presidio sotto la tenda montata davanti al Comune di Frosinone, le novità sono poche o nulle. Nonostante sentenze favorevoli ai dipendenti - inerenti ad   anomalie nei contratti stipulati dal Comune con le cooperative  di tipo B che si stanno occupando di quei servizi, una volta erogati dalla Multiservizi - nonostante la disponibilità di altri Enti, (Comune di Alatri, Regione, Provincia, una volta precisatene le competenze) a costituire una nuova società in grado di riassorbire i lavoratori in presidio sotto la tenda,  il sindaco di Frosinone Ottaviani, si rifiuta categoricamente di ottemperare ai suoi doveri di Capo dell’Ente consistenti  nell’assicurare la dignità di un lavoro a cittadini che prima la possedevano e che oggi, anche grazie a lui, l’hanno persa. 

Di queste problematiche si è discusso presso la tenda diventata ormai un'icona della lotta alla disoccupazione nella nostra Provincia. Non solo i lavoratori della ex Multiservizi  reclamano la dignità di un lavoro, ma altre  115.000 mila persone, nel terriorio, sono costrette a condurre una vita di umiliazione  perché disoccupate. Una piaga che riguarda tutte le categorie produttive, dall’industria, ai servizi, al terzo settore. Una piaga locale figlia  però di una dinamica globale e perdurante da diversi decenni. 

 La costante e devastante depredazione da parte del capitale finanziario dei redditi da lavoro, l’appropriazione indebita sempre maggiore delle risorse derivanti dai salari dirottate al profitto finanziario, stanno  creando miseria,  povertà e umiliazione presso la classe lavoratrice in tutta la Nazione. La  Provincia di Frosinone non fa eccezione, anzi è uno dei territori più flagellati. 

Anche qui, come nel resto d’Italia, è iniziato l’assalto  del capitale finanziario ai pubblici servizi. Non potendo dissanguare ulteriormente le attività tese a produrre merci, la voracità di lobby e multinazionali  sta puntando  alla messa a profitto dell’erogazione di servizi essenziali per la collettività. Acqua, sanità, trasporto pubblico, energia, sono il bottino da sottrarre al  pubblico controllo e far fruttare come galline dalle uova d’oro, producendo così il deterioramento dei servizi  e l’aumento smisurato di bollette e tariffe.  Quelle stesse bollette  incubo di chi, essendo disoccupato, non sa come pagare, e neanche può curarsi in caso di malattia. Corresponsabili della svendita dei servizi pubblici ai privati sono gli Enti, i sindaci, i Presidenti di Provncia e Regione. L’incondizionata resa   della maggioranza dei sindaci della Provincia, a cominciare da quello del Capoluogo, alle prepotenza di Acea,  all’imposizione di un atto aziendale  della Asl che favorisce l’espandersi della sanità privata, è una prova eclatante di quanto sostenuto.  

A queste problematiche complesse non possono rispondere solo i lavoratori della Multiservizi, pur  indomiti nella loro permanenza sotto la tenda. E’ necessaria una mobilitazione globale di tutti: disoccupati, precari, studenti e lavoratori. Ecco perché venerdì 28 era presente anche una delegazione  del Comitato per la Vertenza Frusinate.  Anche i membri  di questo comitato  hanno manifestato, occupato autostrade, sono saliti sui tetti per difendere il proprio posto di lavoro. Nonostante ciò, nonostante l’impegno preso dai diversi politici locali per la risoluzione positiva della loro lotta, la condizione di questi lavoratori è più o meno la stessa di quelli della Multiservizi. 

E’ quindi emerso chiaramente come la lotta per la difesa dei diritti, il lavoro innanzi tutto, deve essere il più possibile partecipata e condivisa. Gino Rossi del Comitato Vertenza Frusinate e Paolo Iafrate dei lavoratori della ex Multiservizi, hanno annunciato l’inizio di un percorso comune per tentare di scardinare il giogo della disoccupazione che attanaglia il nostro territorio.  L’unione di queste lotte è un fatto estremamente importante perché si proietta verso un fronte rivendicativo più ampio e in grado di aggregare altri movimenti, associazioni e cittadini .  Ulteriori  incontri sono stati pianificati  volto ad organizzare iniziative di lotta più incisive, a partire da una manifestazione contro i sindaci della Provincia i quali, oltre a regalare i servizi pubblici alle lobby private, non hanno mosso un dito in difesa del lavoratori licenziati, anzi, nel caso di Nicola Ottaviani la causa dei licenziamenti viene proprio dalla volontà del Primo Cittadino del Capoluogo. La speranza è quella di riuscire ad ottenere risultati tangibili grazie all'impegno congiunto di tutti i disoccupati della Provincia.   Di seguito il link all’appello del comitato vertenza frusinate.


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