Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 23 aprile 2016

25 Aprile, Resistenza sempre!

Scintilla ONLUS

Il 25 aprile di settantuno anni fa, con l'insurrezione popolare e l’ingresso delle formazioni partigiane nelle grandi città del Nord Italia si concludeva vittoriosamente la Guerra di liberazione contro il nazifascismo.
La Resistenza e la guerra partigiana hanno avuto in Italia un carattere diverso da quello che ebbero in altri paesi d’Europa. L’Italia non era soltanto un paese invaso dallo straniero, ma un paese oppresso dalla dittatura fascista.
La guerra partigiana fu lotta per l’indipendenza ed insurrezione nazionale per la conquista della libertà, ma fu - molto più che in altri paesi - lotta militare e lotta sociale nello stesso tempo; essa fu antifascista ed ebbe carattere di lotta contro quei gruppi del grande capitale che avevano dato vita al fascismo e portato il paese alla rovina.
La guerra di liberazione combattuta in Italia - sebbene tradita nelle sue aspirazioni più avanzate - rappresenta l’esperienza storica più importante compiuta dal proletariato e dalle masse popolari nella lotta per prendere il potere, liberarsi dal capitalismo ed avviare la trasformazione socialista della società italiana.
È stato ampiamente dimostrato che protagonista principale della guerra partigiana e della Resistenza fu la classe operaia dei centri industriali, e che il contributo maggiore venne dato dall’avanguardia della classe operaia e dei lavoratori, il Partito comunista.
Ma la memoria non basta. Dobbiamo sempre mettere in pratica, nella situazione concreta, i valori e le aspirazioni che animarono la Resistenza. 
Celebrare il 25 Aprile oggi significa sviluppare la lotta di classe contro l'offensiva padronale e la trasformazione reazionaria dello Stato e della società voluta dal governo oligarchico Renzi – Verdini!
Significa opporsi decisamente alla politica di guerra imperialista!
Prepariamoci a seppellire con la mobilitazione di massa e sotto una valanga di “NO” le controriforme costituzionali nel referendum di ottobre, per continuare la lotta a un livello più alto e decisivo!
Seguiamo l’esempio dei Partigiani per conquistare una società senza sfruttamento dell’uomo sull’uomo!  

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