Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 11 agosto 2017

E' morto luciano guerzoni, vice presidente vicario dell'anpi nazionale

Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

Comitato Provinciale di Frosinone



Cari tutti e tutte,
Ancora una volta vi comunichiamo un tristissimo avvenimento. La morte del compagno Luciano Guerzoni, Vice Presidente Vicario della nostra Associazione ci coglie sgomenti e increduli. 
Non c'è bisogno di richiamare la biografia di Guerzoni, che si è espresso ai livelli più alti e sempre con grande dignità, abnegazione e rara capacità organizzativa e politica sia nel campo istituzionale (Presidente della Regione Emilia Romagna, poi Senatore della Repubblica e alto dirigente di commissioni parlamentari), sia sul fronte della militanza politica nel Pci di cui fu esponente di spicco e poiinpartiti che ne sono stati gli epigoni, e soprattutto nell'ANPI, cui ha dedicato sforzi e intelligenza di non comune livello.
L'ultima volte che lo abbiamo incontrato, alla manifestazione per il NO al referendum di dicembre al Brancaccio, era preoccupato, e come spesso gli accadeva ormai da tempo, espresse il suo forte disagio per l'involuzione ormai più che paventata delle nostre istituzioni e della società nel suo complesso.
E nonostante questo suo criticismo netto e profondo, non smise mai di impegnarsi anche nelle mansioni più "umili" e di routine: ci restano le sue telefonate di ogni anno prima delle feste per augurarci un buon riposo festivo ed un buon anno, ma senza mancare di chiederci quante tessere dovesse inviarci per il nuovo anno, e di sentire le nostre impressioni sul "polso" della situazione nella nostra provincia ed in generale nel Paese.
Non era un carattere accomodante, e le critiche e le perplessità che aveva le esprimeva senza remore, anche se con serietà e senza trascendere negli atteggiamenti ormai usuali nella politica scarsamente composta di oggi. Non faceva mancare il suo dissenso verso la "linea" o le scelte organizzative, quando queste si presentavano al suo modo di concepire le funzioni e le forme dell'Organizzazione. Ma mai si espresse per l'abbandono o la rottura di ciò che, insieme agli altri militanti, aveva contribuito per tutta la vita a costruire.
Nella nostraprovinciaera venuto più volte, e sempre aveva risolto con invidiabile capacità incontri di discussione con studenti e cittadini sui temi della qualità della democrazia italiana e sull'impegno che ai cittadini è richiesto per realizzarla.
Ricordiamo, per tutti, l'incontro di cinque anni fa con gli studenti dell'ITE (Ragioneria) di Ceprano, sul delicatissimo tema delle riforme economiche ed istituzionali in rapporto alla costruzione della democrazia progressiva.
Per questo, e per averlo conosciuto in diversi congressi e momenti organizzativi e di discussione interna all'ANPI e di rapporto con la società ed i territori, lo ricordiamo con riconoscenza, invitando tutti ad approfondire la conoscenza del suo esempio di dirigente, di militante, di antifascista.
Fraterni saluti.

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