Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 18 febbraio 2018

Un PATTO proposto a Candidate e a Candidati alle elezioni politiche del 4 marzo 2018

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della Provincia di Ravenna.

            I Comitati ravennati aderenti al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, che sono stati fra i protagonisti della vittoria del NO nel referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, ritengono imprescindibile il rapporto di fiducia fra elettori e eletti su cui si fonda il sistema democratico rappresentativo e deplorano che le modalità previste per l'assegnazione dei seggi dalla L. 165/2017 non tengano conto di questa esigenza. 

Avvicinandosi la data della consultazione elettorale ci rivolgiamo pertanto direttamente a Lei, come ad altri candidate/i, invitandoLa a sottoscrivere il documento che segue.
Lo consideriamo un impegno personale con le elettrici e gli elettori della nostra provincia per la difesa e l'attuazione della nostra Costituzione.
Impegno che riteniamo essere una dimostrazione di rispetto per la volontà ripetutamente espressa dal popolo italiano - nell'arco degli ultimi dieci anni - di mantenere la nostra Costituzione a fondamento della Repubblica.

Se lo riterrà opportuno potrà comunicare la Sua adesione a questa iniziativa - possibilmente non oltre il 24 febbraio prossimo - a uno o più degli indirizzi riportati in calce, indicando come oggetto “ Adesione al Patto”.
In ogni caso, prima del 4 marzo, daremo pubblica informazione delle adesioni pervenute.
Grazie per l'attenzione.

 Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Ravenna

Ravenna,  18 febbraio 2018

per contatti:
Paola  Patuelli hannaha@tin.it





UN PATTO PER LA COSTITUZIONE E PER LA DEMOCRAZIA

Proposto dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
della provincia di Ravenna
a candidate e candidati alle elezioni politiche del 4 marzo 2018

La vittoria referendaria del 4 Dicembre e il rifiuto da parte del corpo elettorale, per la seconda volta, di una riforma verticistica, che avrebbe stravolto natura democratica e modello parlamentare della nostra Carta fondamentale, ridotto gli spazi di democrazia e compromesso il primato della sovranità popolare, impongono un impegno stringente a quanti vogliano rispettare le indicazioni del corpo elettorale e farsi garanti delle ulteriori richieste che da quella vittoria sono scaturite: l’attuazione e la messa in sicurezza della Costituzione.
A chi proponiamo di sottoscrivere il Patto?
Abbiamo fatto una scelta. Ci rivolgiamo a chi è candidata/o in liste che si dichiarano esplicitamente antifasciste.

Il PATTO

Le/i  sottoscritt* si impegnano a contrastare ogni ulteriore proposta di riforma che miri a modificare, palesemente o surrettiziamente, la forma democratica e parlamentare del nostro modello repubblicano, ovvero a costituzionalizzare principi neoliberisti o a limitare la sovranità popolare, i diritti fondamentali delle persone, i diritti politici e la partecipazione politica degli elettori. Altresì, si impegnano a garantire, nell’ambito del programma elettorale e dell’azione politica della propria Lista o della Lista che sosterranno, la piena e completa attuazione dei principi fondamentali della Costituzione e del dettato costituzionale, con particolare riferimento:

1) All’art. 1 Cost., nell’inscindibile relazione che, nella nostra democrazia, lega l’esercizio della sovranità popolare alla garanzia del diritto al lavoro, e all’inclusione nei percorsi lavorativi delle persone con disabilità, impegnandosi a rendere effettivo tale diritto nella sua accezione più ampia e comprensiva dei diritti assistenziali e pensionistici, parimenti remunerato e tutelato per donne e uomini, per i lavoratori di tutte le categorie e di tutte le generazioni in attuazione del precetto dell’art. 36 Costituzione, per assicurare  un’esistenza libera e dignitosa.

2) All’art 3, 2° comma Cost., riaffermando il ruolo della Repubblica, in tutte le sue articolazioni e poteri, nella rimozione delle diseguaglianze economiche, sociali, di genere, generazionali, territoriali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la piena partecipazione di tutti i cittadini e di intere generazioni e gruppi sociali, alla vita sociale, politica e democratica del Paese. A tal fine è imprescindibile garantire la piena effettività di tutti i diritti civili e sociali a partire da un alto e uguale livello di tutela della salute, come fondamentale diritto garantito dall’art. 32 Cost., e dell’assistenza sociale su scala nazionale, dal rilancio e rifinanziamento della ricerca e dell’istruzione pubblica.

3) Alla piena attuazione del Titolo III della Costituzione sui “Rapporti economici” per la garanzia dei diritti fondamentali e dei diritti sociali, alla cui previa effettività devono essere conformate le scelte di bilancio e l’equilibrio dei conti pubblici.

4) All’applicazione a livello europeo dei principi inderogabili dettati dalla nostra Costituzione nella direzione di un modello di sviluppo economico coerente con il carattere democratico, personalista, pluralista e solidarista della Carta Costituzionale.

5) Agli art. 10 e 11 Cost., tramite la firma e la ratifica dei trattati per la messa al bando delle armi nucleari, e attraverso politiche dirette a dare piena effettività ai principi costituzionali sul diritto d’asilo, nel pieno rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone che a qualsiasi titolo fuggano da regimi totalitari, territori di guerra o colpiti da crisi, carestie, disastri ambientali e violazioni dei diritti umani.

6) Alla piena garanzia dei diritti di elettorato attivo e passivo, nonché dei diritti di partecipazione politica, impegnandosi a promuovere una legge elettorale conforme al prioritario rispetto del principio di rappresentanza democratica, dell’autonomia e della centralità del Parlamento e dei parlamentari, tale da sancire il diritto delle elettrici e degli elettori a partecipare attivamente alla selezione delle candidature e alla scelta degli eletti, nel rispetto della parità di genere e dell’equilibrio fra generazioni.



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