Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 25 febbraio 2018

Valle del Sacco. Una Valle Incostituzionale.

Luciano Granieri, Comitato 4 dicembre per la Costituzione per la Provincia di Frosinone.


Mercoledì 21 febbraio, “Potere al Popolo” ha presentato i suoi candidati alla Camera, al Senato e alla Regione, presso Colleferro, in piena Valle del Sacco. Insieme a Gualtiero Alunni e Marina Navarra, candidati al Senato,  e Paolo Ceccano candidato alla Camera è stato invitato anche il sottoscritto in qualità di membro del Comitato 4 dicembre per la Costituzione della Provincia di Frosinone, sezione locale del Coordinamento Democrazia Costituzionale. 

Avrei dovuto parlare del rapporto fra degrado ambientale e Costituzione, proprio perché l’area di Colleferro,e di tutta la Valle del Sacco,  è una fra le più inquinate  d’Italia, tanto da essere stata classificata come sito d’interesse nazionale (SIN) per l’elevato livello d’inquinamento. Tale classificazione presuppone uno stanziamento di fondi dedicato alla bonifica e alla tutela del territorio, programma inattuabile per il semplice fatto che, prima di bonificare, bisognerebbe fermare l’inquinamento, evento tanto desiderato quanto disatteso. 

Nel corso della presentazione dei candidati di “Potere al Popolo” il dibattito previsto non si è potuto svolgere perché non è stata concessa l’autorizzazione all’utilizzo di sistemi d’amplificazione, per cui ho trascritto alcune  dichiarazioni . Su quanto hanno dichiarato Marina Navarra  e Gualtiero Alunni abbiamo riferito in altro POST. Di seguito vorrei riportare alcune riflessioni che avrei sottoposto ai cittadini qualora fosse stato possibile utilizzare il megafono.



La Valle Incostituzionale.

L’area di Colleferro e di tutta la Valle del Sacco è di fatto incostituzionale. Citare il secondo comma dell’art.9 viene naturale. E’ evidente che in questo pezzo d’Italia il paesaggio non è per nulla tutelato. Ma la grave condizione ambientale, determinata da politiche dissennate in atto da decenni, tese a sottomettere la tutela della salute dell’aria, della terra, dell’acqua,  e quindi dei cittadini, alla logica del profitto , si pone contro diversi articoli della  Costituzione a cominciare dall’art.2. 

Qui si afferma che “La Repubblica  -cioè quel variegato soggetto composto dallo Stato ma anche da noi cittadini-   riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità……”  Quali  sono  i diritti inviolabili? Come brillantemente illustrato, in un recente convegno organizzato dall’Anpi  della Provincia di Frosinone, dal costituzionalista Professor Gaetano Azzariti, la classificazione di tali diritti ha costituto il fulcro del costituzionalismo moderno. 

Già nella Magna Charta Libertatum del 1215 , accettata da Re Giovanni d’Inghilterra, troviamo il concetto di Habeas Corpus, con il quale si tutela  l’inviolabilità della persona.  Nel 1776 dopo la  rivoluzione americana,  la  dichiarazione d’indipendenza dei diritti di Filadelfia sancisce che  l’uomo nasce con dei diritti innati che sono  di per se evidenti (eguaglianza nella vita, nella libertà, nella  ricerca della felicità).Qui si va oltre il concetto di inviolabilità, anzi la si qualifica meglio. Alcuni diritti sono inviolabili perché sono innati, cioè ci spettano per il solo fatto che siamo venuti al mondo. 

Per altro la dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini, redatta in Francia  nel 1789 rivendica la necessità di una Costituzione per sancire   una divisione dei poteri,  in modo che essi non ostacolino l’assicurazione dei diritti fondamentali. All’epoca  di quel documento i  poteri erano rappresentati dai Sovrani, dai Re.Oggi dopo le rivoluzioni liberali i poteri sono molto diversi. C’è un potere diffuso, in particolare,   che domina  sui  poteri formali  quelli pubblici, è il potere privato e del mercato .  

Quando  prevale un potere che limita l’assicurazione dei diritti, a partire da quelli innati, una Costituzione cessa di esistere.  Ciò sta accadendo nel nostro Paese, in particolare nelle zone di degrado ambientale come la Valle del Sacco. Una colonizzazione industriale privata, per altro finanziata con denari pubblici,  basata sullo sfruttamento del suolo, devastatrice di ecosistemi idrici, causa di un inquinamento sempre più pesante,  è la potente dimostrazione di come il potere del mercato prevalga sui diritti, soprattutto su quelli innati che l’art.2 della Costituzione definisce inviolabili.  

La  dittatura  del mercato  si fa beffe anche del secondo comma del medesimo articolo in cui si sancisce che la Repubblica” richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Come si fa ad assicurare l’inviolabilità della persona umana,  in un territorio in cui innumerevoli studi epidemiologici (ERAS, S.E.N.T.I.E.R.I) dimostrano che nella Valle del Sacco le cause di morte per tutte le malattie sono più che doppie rispetto alla media italiana?  Come si fa ad assicurare l’eguaglianza nella ricerca della felicità, quando la gente non ha i soldi per curarsi dalle malattie che inevitabilmente contrae in un sito così inquinato? 

Ecco allora che anche la vicenda della Valle del  Sacco, e di Colleferro, si risolve in primo luogo battendosi riaffermare il rispetto  della Costituzione. Questa lotta ha subito un’accelerazione significativa  e positiva  con la vittoria referendaria che ha impedito la costituzionalizzazione del potere del mercato.  Ma non è che il primo passo. Bisogna, ad esempio,   correggere la modifica dell’art.81 della  in cui si introduce la supremazia delle ragioni del bilancio su quelle sociali.  

E’ indubbio che "Potere al Popolo", si genera in gran parte  dalla lotta referendaria contro la deforma  pretesa, invano,  dalla J.P. Morgan.  Molti dei   candidati della nostra Provincia    fanno parte del Comitato 4 dicembre per la Costituzione di Frosinone (Carla Corsetti, Marina Navarra, Paolo Ceccano) e  si sono battuti con noi nelle piazze in difesa della Costituzione. 

Ma,  soprattutto,  i candidati di "Potere al Popolo" hanno ben presente che per  riqualificare la nostra Costituzione è necessario combattere quel potere che nega i diritti innati, inviolabili, il potere del mercato. Delle forze che sono nate dalla battaglia contro la riforma Renzi Boschi,  Potere al Popolo è l’unica, che pone alla base della liberazione dei diritti sanciti dalla Carta una lotta dura e senza quartiere alla dittatura del Capitalismo.  Per questa condivisione d'intenti  ho partecipato volentieri al loro evento di Colleferro. 



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