Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 5 marzo 2020

Cittadinanzattiva Tribunale della Difesa dei Diritti del Malato: fra protesta e proposta

Luciano Granieri




Si è svolto ieri 4 marzo 2020, presso l’associazione Spazio Arte Rigenesi di Frosinone, la festa di tesseramento della sezione di Cittadinanzattiva Tribunale  per la difesa dei diritti del Malato del capoluogo. 

Il programma -basato  sulla condivisione del bilancio di quanto svolto nel 2019, con  la proiezione di un video su lotte e proposte, organizzate dall’associazione,   per la salvaguardia della sanità pubblica e il diritto alla salute,   un concerto di jazz tenuto dalla Whistle Jazz Band, più  una corposa apericena -  ha visto una buona partecipazione di pubblico nonostante il Coronavirus . E , quel che conta, sono state sottoscritte numerose tessere. 

Un esito soddisfacente e quanto mai gradito.  Infatti  l’azione  del Tribunale per i Diritti del Malato di Frosinone,  a seguito di un rilancio delle proprie attività in termini qualitativi e quantitativi, necessita di un ulteriore salto di qualità. L’impegno per una sanità pubblica  in grado di assicurare il diritto universale alla salute sancito in Costituzione dovrà essere ancora più incisivo. 

Le vicende relative alla rapida diffusione del Covid-19 hanno messo in evidenza come solo la sanità pubblica, nonostante i continui tagli subiti, nonostante la carenza di personale sanitario e posti letto, sia in grado di gestire un contagio così importante. Anzi spesso, considerato l’apporto quasi inesistente delle strutture private in convenzione nei momenti di crisi conclamate,   viene il dubbio che se quei soldi, destinati ai privati, fossero stati impiegati per  il miglioramento del servizio sanitario nazionale,   la crisi del Coronavirus avrebbe gravato in modo meno penalizzante sui già eccellenti presidi sanitari pubblici. 

Proprio nell’assemblea svolta ieri  si è convenuto  sulla necessità di sollecitare la Regione Lazio a mettere a disposizione dei pazienti - qualora la carenza di unità di terapia intensiva e personale sanitario, dovesse diventare insostenibile - le strutture delle cliniche private convenzionate  SENZA ONERI PER LA COLLETTIVITA’. 

Un altro impegno, fra gli altri,  che ha caratterizzato e caratterizzerà le attività del Tribunale per la Difesa dei Diritti Malato  riguarda le liste d’attesa, la cui  estenuante lunghezza   ha dello scandaloso. Perché se è vero che “la Repubblica deve tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art.32 cost.), un paziente dovrebbe accedere alle cure in tempi adeguati. 

Per questo motivo, abbiamo portato con forza le nostre posizioni all’interno dell’Osservatorio per il Governo delle liste d’Attesa della Asl, sollecitando l’adeguamento dei macchinari diagnostico-terapeutici  obsoleti, quanto non addirittura mancanti, invocando una maggiore attenzione dei medici prescrittori nella redazione delle ricetta con la corretta indicazione dei codici di priorità e l’appriopriatezza del quesito diagnostico , oltre che sollecitare l’utilizzo delle prestazioni in intramoenia  senza oneri aggiuntivi in caso di mancato rispetto dei tempi indicati dai codici di priorità.

 Grazie alla nostra perseveranza nell’invocare interventi ad ogni livello (territoriale, regionale, nazionale) per risolvere l’indegna piaga delle liste d’attesa,  e alla disponibilità del nuovo direttore generale della Asl,  Dott.  Stefano Lorusso,  un nostro iscritto è stato inserito nella commissione incaricata di redigere un progetto organico per la drastica riduzione dei tempi necessari all’effettuazione di una visita piuttosto che di un esame diagnostico. 

Naturalmente a queste attività di tipo rivendicativo si affiancano le permanenze all’interno dell’ospedale per fornire supporto agli utenti che a noi si rivolgono per orientarsi nel complesso, e spesso caotico, tran-tran del nosocomio cittadino. 

Facciamo politica? Sicuramente perché il nostro essere cittadini attivi (non a caso il Tribunale per la Difesa dei diritti del Malato è una branca dell’associazione Cittadinanzattiva) è l’esempio di come, nel dissolvimento totale dei partiti - ormai ridotti a comitati elettorali e non più ad  associazione di liberi cittadini il cui scopo è di concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale “ come da dettato costituzionale - sia sempre un’aggregazione collettiva ad agire in difesa dei diritti universali.  

Fra protesta e proposta riteniamo che la nostra attività possa essere preziosa al fine di assicurare  a tutti  una sanità di qualità e pubblica . Probabilmente la festa di ieri sarà uno degli ultimi eventi assembleari e di partecipazione collettiva  da qui a qualche mese,  dopo le direttive governative che, proprio da ieri, hanno vietato convegni per limitare il contagio da Coronavirus. 

Comunque noi per scongiurare  ogni evenienza nefasta abbiamo aperto il concerto jazz con un blues: il blues del corona virus, dico noi perché anche chi scrive insieme agli amici Alberto al sax, Raimondo alla chitarra e Antonello al basso fa parte della Whistle Jazz Band per l’occasione ribattezzata Coronavirus jazz band.


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