Luciano Granieri
VOTIAMO CONTRO IL ROSATELLUM
Fra i ricorsi sollevati dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale sull’incostituzionalità della legge elettorale con cui andremo al voto domenica 25 settembre, esiste quello relativo all’inadempimento dell’art.48 della Costituzione in base al quale il voto deve essere SEGRETO, LIBERO ed UGUALE .
In esso è compresa la norma sulla soglia del 3 %, necessaria a conseguire dei seggi. Questa è assolutamente incostituzionale perché non consente un voto libero.
Cosa succede quando una lista non raggiunge la soglia?
Se è inserita in una coalizione, ottiene l’1%, ma non arriva al 3% , i voti conseguiti non produrranno seggi, ma saranno distribuiti in maniera proporzionale alle liste della stessa coalizione che hanno superato il fatidico limite .
Cosa accade se lo stesso scenario si verifica per una lista non inserita in una coalizione, ad esempio Unione Popolare, o Italia Sovrana e Popolare?
Quei voti verranno distribuiti a tutte le liste, anche a quelle di centro destra. Il paradosso è che se, ad esempio, Unione Popolare non dovesse raggiungere il 3%, ed in base agli ultimi sondaggi, purtroppo, è così, una parte dei suoi voti andrebbe alle liste di centro destra, il resto a quelle di centro sinistra, e al M5S. Siamo in presenza di una vera e propria manipolazione del voto. Per cui chi si esprime convintamente contro certi partiti potrebbe accorgersi che il suo voto è andato proprio a favore di quei partiti per cui non voleva votare. Non credo che chi vota Unione Popolare voglia che la sua preferenza possa andare a favore della Meloni! Ma questo rischio è più che fondato ed infatti è stato presentato ricorso d'incostituzionalità su questa materia.
Indipendentemente dalla volontà di votare o meno, è necessario presentare ai seggi il reclamo protesta ai sensi degli artt. 74 e 87 T.U. Elezione Camera deputati, tutelato dall’art. 104, c. 5 del DPR 361/1957, applicabile anche al Senato della Repubblica ex art. 27, d.lgs n. 533/1993. Tali reclami verranno trasmessi alle commissioni elettorali di Camera e Senato ed annessi ai ricorsi di incostituzionalità già presentati alla Consulta che, diciamo così, non ha fatto in tempo ad esaminare causa caduta anticipata del Governo.
E' importante sapere che questa azione non è fine a se stessa. Infatti in presenza di un numero sufficiente di reclami, considerato che sono in essere ricorsi contro il "Rosatellum" presso diversi tribunali, l'esito del voto potrebbe non essere convalidato automaticamente dalle commissioni elettorali di Camera e Senato, le quali dovrebbero aspettare i pronunciamenti della Corte Costituzionale in merito ai ricorsi presentati contro il Rosatellum.
E' anche doveroso, secondo me, indicare i responsabili di questa truffa ordita ai danni degli elettori.
Il Pd: è stato proprio un esecutivo guidato dai dem (Presidente del consiglio Gentiloni) a licenziare, a colpi di fiducia (un iter incostituzionale) il Rosatellum. Oltre ad approvare la modifica costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari barattando la Costituzione con un posto al Governo. Il tutto dopo essersi dichiarato contrario alla riforma nelle precedenti sedute in Parlamento tenutesi quando era in carica il governo giallo/verde.
Il M5S: che con l’equazione quasi automatica: parlamentare non grillino, uguale profittatore, ha contribuito alla delegittimazione dell’Istituzione Parlamentare completando il misfatto con la già citata modifica costituzionale sul taglio dei parlamentari ancora oggi rivendicata da Giuseppe Conte. Una riforma che ha sacrificato il valore della rappresentanza, costituzionalmente sancita, sull'altare del sospetto e su un ipotetico, quanto propagandistico, risparmio sui costi della politica.
Il cosiddetto "Campo largo" (Pd-5S),parte della maggioranza del "Governo Draghi" :che non ha provveduto, ad approvare una nuova legge elettorale, così come avevano promesso dopo l’esito referendario.
La destra, componente reale o fittizia (FdI) della maggioranza draghiana di unità nazionale: che non si è preoccupata della questione. Chiaramente non aveva interesse a farlo, la situazione attuale gli consente di governare e forse sovvertire la Costituzione a loro piacimento.
Ed infine i piccoli movimenti della sinistra, così detta, radicale, vittime sacrificali di questo mostro antidemocratico: i quali non è che si siano impegnati più di tanto per contrastare questa deriva autarchica. Non ricordo, ad esempio, salvo qualche eccezione, una grande partecipazione di queste formazioni, alla campagna referendaria contro la riduzione del numero dei parlamentari, o contro la legge elettorale, almeno nella provincia di Frosinone. In merito a ciò ribadisco che l'azione politica non si esplica solo in concomitanza delle elezioni, ma va agita sempre a partire delle realtà locali.
Tanto dovuto alla memoria recente, che quasi sempre viene rimossa in favore di un voto utile, che non si capisce a chi possa essere utile, Rivolgo il mio appello elettorale:
Indipendentemente dalla scelta se votare o meno, presentiamo il reclamo-protesta con il Rosatellum, Di seguito i link su cui trovare tutte le informazioni e i testi da presentare alla segreteria del seggio.
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