Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 4 settembre 2011

Il Prc all'assemblea operaia di Cassino

Partito della Rifondazione Comunista 


Il Partito della Rifondazione Comunista,dopo aver partecipato all’assemblea operaia di Cassino con una sua nutrita delegazione di lavoratori, ed aver assistito all’approvazione del DOCUMENTO  stilato in quella sede contro il “PIANO MARCHIONNE”, ritiene credibile e sostenibile quella piattaforma di lotta. Il nostro auspicio è di vedere unito il fronte di chi difende le prerogative dei lavoratori sancite dalla legislazione corrente. Sarebbe questa una condizione influente e forte rispetto alle pretese dell’amministratore delegato della FIAT che vorrebbe l’estensione del suo piano in tutti gli stabilimenti. Le parti sociali farebbero bene ad iniziare a rivendicare ciò che era stato promesso,come ad esempio, i venti miliardi di investimenti per le ristrutturazioni del settore. Se siamo di fronte ad un nuovo “autunno caldo“ non sarà il solo sciopero generale del prossimo 6 settembre a decretarlo,c’è bisogno di una iniziativa operaia forte e decisa che sia più duratura,con uno sciopero ad oltranza così come è avvenuto in Francia contro il Governo Sarkozj, contro il disegno reazionario di modifica della legge sulle pensioni. Per ritornare alle pretese della casa automobilistica di Torino,è ora che qualcuno dica basta e proponga, dal basso, il superamento del sistema   capitalistico. Questo sistema è quello che agisce come un rullo compressore quando con la crisi in atto non rilancia la crescita, ma taglia i diritti e le pensioni,agendo sempre contro i più deboli. Ormai si è raschiato il fondo del barile, ed è ora che un altro governo ed un’altra classe dirigente prendano in mano la situazione e risollevino il Paese da una crisi cronica e avvilente. Con lo sciopero generale del 6 settembre dovrà aprirsi una nuova fase,è questo che ci chiedono gli operai ed è questo che le parti sociali dovranno realizzare. I comunisti ci saranno, pronti come sempre a rivendicare pane e lavoro.

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