Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 10 luglio 2012

Magna tu che magno anche io

Luciano Granieri


Scusate la banalità , ma fa caldo e qualche  volta sarà  concesso anche a noi di scrivere qualcosa di scontato, qualunquista. Dire che i politici “magnano” tutti non è una grande novità, è convinzione comune diffusa , e su questa lapalissiana verità si sono fondati i vari fenomeni del grillismo e dell’antipolitica. Però a me sembra che alcuni più di altri pratichino l’esercizio magnatorio. Il  governatore dalla Lombardia non scherza, con tutto il suo codazzo di assessori  e consiglieri legisti, piddiellini, amici faccendieri  e mignotte   Anche la lega di Bossi una volta assaggiate le prelibatezze  dei palazzi romani non ci è andata leggera. Ma la campionessa dello strafogo ci sembra senza ombra di dubbio la governatrice del Lazio Renata Polverini. In dispensa la sindacalista fascista, da quando ha sposato il palazzo della Pisana , ha riposto il vitalizio per  se,  per assessori consiglieri  e collaboratori esterni  di questa consiliatura, ma anche delle precedenti.  Per recuperare le derrate di questa abboffata, la governatrice non si è fatta scrupolo di tagliare sulla sanità , pubblica evidentemente, con la chiusura di diversi ospedali fra cui quello di Pontecorvo.  Non osiamo pensare quali saranno i prossimi nosocomi a chiudere dopo che l’ineffabile governatrice dovrà applicare i dettami della prossima spending review montiana .  Ma c’è da notare cha a tavola con Frangetta Nera si abbuffano anche amministratori suoi sodali.  Il   sindaco di Roma  Alemanno ad esempio  ha rimpilzato di parenti ,gerarchi , gerarchetti, forzanuovisti e  manovali del terrorismo nero, tutte le società partecipate della capitale. Il presidente della Provincia di Frosinone invece oltre a percepire gli emolumenti  da parlamentare e da primo dirigente della Provincia, il che non è molto  ortodosso,  continua a presiedere una giunta che non ha mai deliberato nulla. Si sono semplicemente limitati a sottolineare le storture di chi li aveva preceduti, ma il buon Iannarilli si occupa anche dei commensali di altre mense, quali quelle del comune di Frosinone. Infatti quando un suo affezionato convitato tale Enrico Straccamore , non è stato ammesso  alla tavola degli assessori comunali, il presidentissimo  ha provveduto a  procurargli un posto nel grande banchetto della giunta provinciale, cacciando dal desco due reietti amici del neo sindaco Ottaviani come ritorsione alla sgarbo inferto   allo Straccamore stesso.  Bene chiudiamola qui altrimenti rischiamo veramente di  cadere nel qualunquismo più banale. Certe cose comunque vanno rimarcate  perché è fuori dubbio che  questi sedicenti amministratori siano  la prima causa dell’impoverimento di noi   cittadini.  Per ora mettiamola sullo scherzo con la clip che segue, il cui brano è “La cena della sposa”.  Un pezzo della tradizione popolare contadina eseguito da : Riccardo Tesi all’ organetto diatonico, Maurizio Geri, voce e chitarra, Nando Citarelli voce e tamburella, Daniele Mencarelli, contrabbasso , Valerio Perla, percussioni,  Devis Longo, tastiere sax e voce,  Mauro Palmas , mandola, voce e benas, Damiano Puliti, violoncello.
Buon divertimento.

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