L’arresto
dell’assessore all’ambiente Fulvio De Santis, accusato di corruzione con
l’ipotesi di aver intascato tangenti per agevolare nell’ottenimento
dell’appalto sulla gestione dei rifiuti la società Sangalli, getta l’ennesima
ombra sulla pubblica amministrazione di Frosinone. Anche questa giunta di
centro destra, come le precedenti di
cento sinistra, ha suscitato l’interesse
degli organi inquirenti per fatti di corruzione e illegalità. A questi fatti
gravi si aggiungono i nefasti effetti del piano di riequilibrio economico e
finanziario. Un procedimento di rientro del pesante debito di 50milioni di euro
non provocato dalla collettività , votato dalla maggioranza guidata dal sindaco
Ottaviani, con il concorso di parte dell’opposizione. Un piano che per dieci anni costringerà i cittadini di
Frosinone a pagare la massima aliquota sulle tasse comunali e tariffe
alte per l’erogazione di servizi fondamentali. Lo spettacolo offerto dai
consiglieri di maggioranza e minoranza , nell’ultimo consiglio comunale, dove
era in agenda l’eventuale richiesta di
dimissioni per l’intera giunta, macchiatasi della colpa di non aver vigilato
sulla trasparenza con cui sarebbe stata indetta la gara d’appalto per il
servizio di raccolta rifiuti, è stato desolante. Da un lato la maggioranza che
derubricava un’inchiesta per tangenti su un appalto di 26 milioni di euro a
trascurabile errore , dall’altro la finta opposizione che si guardava bene
dall’incalzare una giunta colta in fallo proprio su un tema che in campagna
elettorale era stato indicato come punto fondamentale: a legalità. Il cittadino di Frosinone ormai è solo in balia di provvedimenti economici che lo stanno
mettendo in ginocchio e con il peso di dover assistere allo sperpero, quando
addirittura furto, di denaro pubblico.
L’Osservatorio Peppino Impastato ritiene che per uscire da questa pesantissima
situazione sia necessaria un’azione di
opposizione politica reale. Onere di cui attualmente solo il cittadino direttamente
può farsi carico. Ma per esercitare questa prerogativa è necessario che la
popolazione frusinate si unisca. E’
necessario condividere e progettare un
contrasto politico vero alle politiche di austerity con cui la giunta sta
impoverendo i cittadini e le derive di illegalità che stanno investendo questo
consiglio comunale. L’Osservatorio Peppino Impastato, quindi, insieme ad atre organizzazioni, associazioni e
movimenti politici, invita i propri simpatizzanti e tutti i cittadini a
partecipare all’incontro che si terrà sabato prossimo 21 dicembre dalle ore 17,00 presso la sala soci della Coop in
via dei Monti Lepini di fianco al supermercato Coop., per una discussione seria sulla politica
frusinate e sulle azioni da intraprendere per cominciare finalmente ad
indirizzare le scelte degli amministratori esclusivamente verso gli interessi
dei cittadini e non rivolte a propri interessi di bottega,
Osservatorio
Peppino Impastato.
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Mentre la minoranza consiliare rischia di dare una "fiducia costruttiva" alla maggioranza, facendo immaginare "larghe (ma deboli) intese", una serie di organizzazioni e formazioni politiche, propongono il seguente documento come base per una discussione sulla attuale situazione politica frusinate. Un incontro in tal senso è fissato per sabato 21 dicembre ore 17 presso la saletta della Coop (di fianco supermercato coop) via Monti Lepini a Frosinone.
Frosinone, per l’ennesima volta, assurge agli onori della cronaca nazionale per un gravissimo fatto di corruzione nella gestione di un procedimento di appalto per l’affidamento di un servizio pubblico.
Tutto ciò accade mentre l’Amministrazione persegue, fino in fondo e senza opporre alcuna resistenza, neppure simbolica, la strada dei diktat governativi ed europei con il “piano di riequilibrio economico finanziario“, la cui conseguenza sono i tributi al massimo e i servizi a costo pieno attraverso un groviglio di tasse e multe le cui aliquote sono state innalzate a danno dei contribuenti, con l’ultima rata della TARES (beffarda coincidenza) aumentata del 40%! Le conseguenze di queste scelte sono una brusca virata verso la privatizzazione dei servizi, il licenziamento e la riduzione in povertà di intere fasce di lavoratori; come se non bastasse, essa ha anche tergiversato sulla vicenda dell’acqua favorendo ACEA a scapito dei cittadini.
La città è guidata da una “auto-illuminata” piccola schiera di decisori che non si confrontano con le formazioni politiche presenti in consiglio, né con le realtà sociali organizzate del territorio. Anche l’opposizione, spesso assente anche fisicamente , si è finora dimostrata incapace di produrre proposte. Infine, la maggioranza sfugge, consapevolmente e colpevolmente, al dovere di spiegare ai cittadini, con chiarezza, una realtà che è diretta conseguenza delle terribili scelte economiche e sociali intraprese dal governo centrale.
Al contempo, mostra una completa incapacità di intervenire su altri decisivi e delicati problemi sui quali, a dispetto dei tagli decisi dal governo di Roma, ha ancora margini di intervento, come l’urbanistica, lo spaventoso inquinamento, la politica della mobilità.
Il macigno rimane sulle spalle delle famiglie frusinati, sui lavoratori alla fame e licenziati, sulle imprese piccole e grandi, sui servizi tagliati e quindi approssimativi, su uno sviluppo oramai privo di senso e sostanza.
Davanti ad una crisi profonda e sempre più avvolgente, qualche idea dovrà pur essere messa in cantiere per ostacolare politiche di impoverimento e di svilimento della città! Si fa appello a tutte le forze organizzate, ai singoli, per provare ad invertire la rotta, affinché si ripristini la preminenza della politica sulle decisioni puramente contabili, attraverso la reale partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, delle risorse del territorio, del futuro di tutti noi.
Associazione Oltre l'occidente Clicca e leggi il documento di Francesco Notarcla
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