Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 10 febbraio 2015

Terme romane, montagna e topolino

Francesco Notarcola – Presidente della Consulta delle associazioni  della città di Frosinone


Le associazioni, i comitati ed i cittadini del capoluogo, gridano forte la loro protesta e la loro indignazione nei confronti del Ministero per i Beni Culturali per la risposta alla interrogazione  presentata dai Senatori dello Stato Maria Spilabotte e Francesco Scalia sulle Terme Romane e sul sito archeologico di Via De Matthaeis.
Dopo una lunga attesa durata 6 mesi, la montagna ha partorito il topolino. Il Ministero attraverso il Sottosegretario ha, con cognizione di causa e per scelta politica, evaso le richieste contenute nell’interrogazione.  In questa si chiedeva al Ministro:
1)quali azioni intendesse intraprendere  al fine di tutelare e salvaguardare un’area ove insistono ritrovamenti archeologici e storici di rilevante importanza
2) se non ritenesse opportuno adottare i provvedimenti necessari al fine di trasformare l'area in  un parco archeologico da integrare alla villa, includendovi a tal fine anche le Terme romane.
Ma, con un linguaggio piatto e noioso, degno di un qualsiasi burocrate dello Stato, ci è stata riproposta un’argomentazione logora e vecchia, da sempre contestata in tutte le sedi con dossier e controdeduzioni dai cittadini e dall’associazionismo del territorio, che da anni si battono in luogo di Istituzioni e Autorità contro gli interessi della speculazione edilizia, per salvare e valorizzare reperti archeologici di grande pregio, ancora invisibili per i cittadini di Frosinone.
 Purtroppo quando il Sottosegretario afferma che la valorizzazione del sito archeologico “con il concorso dell'ente locale, potrà attuarsi appena reperite le risorse”  ci sembra di rileggere le parole della Soprintendenza nel lontano 2011, quando nella lettera di risposta alle associazioni sottolineava che a impedire la valorizzazione del complesso fu “la mancanza di risorse sia da parte del Comune che della Soprintendenza”. Da un Ministro dei Beni Culturali della Repubblica Italiana ci aspettavamo un contributo concreto e un’ipotesi progettuale per poter avviare finalmente la valorizzazione dell’intera area di De Matthaeis, ricostruendo l’antico villaggio dei nostri antenati e riscoprendo le Terme Romane. Quest’ultimo grande patrimonio è ancora seppellito sotto un parcheggio concesso per 60 anni ad un privato all’ “imponente” cifra di 69mila euro (circa 1000 euro l’anno), con cui il Comune ha sicuramente risanato i suoi bilanci. Le associazioni ritengono invece da sempre che il bilancio dissestato del capoluogo potrebbe rifiorire a nuova vita puntando in maniera decisa sulla valorizzazione delle risorse e dei tesori locali. Grazie Ministro per tanta generosità.
FROSINONE 10 feb. 2015

video di Luciano Granieri

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