Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 13 agosto 2017

Denuncia di Damasco all'ONU: La coalizione guidata dagli Stati Unti ha usato armi al fosforo bianco sulla popolazione civile in Siria.

RT News
traduzione di Luciano Granieri.
pubblicato il 6 agosto 2017 


photo Rodi/said Reuter
Il ministro degli esteri Siriano,   in una corrispondenza  inviata alle Nazioni Unite, ha   accusato la coalizione guidata dagli Stati Uniti di nuove atrocità verso i civili. In esse sono incluse: un attacco all’ospedale di Raqqa, e l’uso di munizioni al fosforo bianco, bandite  dai trattati internazionali, contro il popolo siriano. Rinnovando il proprio appello a “sciogliere immediatamente” una coalizione che Damasco considera illegittima, il ministro ha scritto due lettere alle Nazioni Unite. Una indirizzata al segretario generale e, l’altra al presidente del consiglio di sicurezza. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stato siriana SANA il 6 agosto scorso.

Citando il comunicato del ministero, il rapporto afferma che la coalizione guidata da Washington ha bombardato quartieri residenziali ed abitazioni civili, cosi come  ha distrutto  l’ospedale nazionale di Raqqa, dove la coalizione sta supportando estensivamente la lotta contro i gruppi terroristici dello Stato Islamico  (IS e precedentemente ISIS ISIL).

Damasco ha anche denunciato che la coalizione ha violato le leggi internazionali umanitarie dispiegando,  in questo attacco, munizioni al fosforo bianco lanciate verso l’innocente popolazione siriana, nelle province di Raqqa, Haska, Aleppo, Deir Ezzor e  in altre città della Siria , ha  aggiunto SANA.

Tali azioni si configurano come crimini di guerra e crimini contro l’umanità, ciò è quanto il ministro ha scritto a l'ONU e l'agenzia ha riportato.

 “La Siria rinnova il suo appello affinchè venga sciolta immediatamente la coalizione che è nata al  di fuori degli accordi con le Nazioni Unite e senza chiedere il parere del governo siriano” prosegue la dichiarazione.






















Rispondendo a queste accuse  la coalizione ha definito tali azioni come “interventi  militari di routine” diretti verso i terroristi dell’IS a Raqqa, e ha ammesso   di aver utilizzato armi al fosforo bianco nelle   operazioni. Così ha dichiarato in alcune mail inviata a RT   la  CJTF-OIR  ( US Combined Joint Task Force Operation Inherent Resolve)    ( La task force statunitense organizzata e unita nell’operazione di risoluzione del terrorismo ndr )

Naturalmente il dispiegamento di armi al fosforo bianco non è contro le norme internazionali, ha dichiarato la task force.

In conformità con le normative sui conflitti armati, fasci di fosforo bianco sono usati per il controllo, per la protezione, e l’illuminazione, in un modo che valuta pienamente  le possibili conseguenze accidentali sulle persone   e sulle strutture civili” si legge nella dichiarazione della CJTF-OIR   

In essa è ribadito  che le eventuali  conseguenze riscontrate in incidenti civili  saranno   valutate e pubblicate in un rapporto mensile.
                                                                 

  Sabato scorso (5 agosto ndr) una serie di attacchi condotti dalla coalizione guidata dagli Usa è risultata responsabile di ulteriori   vittime fra i civili a Raqqa, ha riportato SANA. Almeno 43 civili sarebbero stati uccisi e più di una dozzina feriti dopo che i bombardamenti hanno colpito quartieri residenziali nelle città siriane, ha riferito l’agenzia di stampa. Gran parte delle vittime erano    donne, bambini e anziani , ha aggiunto SANA.

In un recente rapporto sulle vittime civili causate dai bombardamenti in Iraq e in Siria, rilasciato  nell’ultima settimana, la coalizione guidata dagli Stati Uniti ha denunciato la morte di 624 persone uccise “non intenzionalmente”, fin  dal 2014 anno di inizio  della campagna contro l’Isisi nella regione.

Naturalmente l’Osservatorio sulle   guerre aeree,  d'istanza  nel Regno Unito, che monitora i bombardamenti e le cause di morte dei civili in Iraq, Libia e Siria, attingendo da  dati forniti da fonti civili  e fonti militari, contraddice questa dichiarazione. Indica che il totale degli incidenti mortali, nei quali sono stati coinvolti i civili è molto più alto. I dati raccolti dall’osservatorio mostrano che più di 4.350 civili sono stati uccisi nello operazioni condotte dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti fin dal giugnio 2014.
                                                                                                

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