Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 12 ottobre 2017

Crisi idrica e risoluzione del contratto: è necessario ripubblicizzare il servizio idrico

Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone



Cosa significa ripubblicizzare il servizio idrico?
Innanzitutto, significa togliere alle multinazionali quotate in borsa la possibilità di fare profitto su un bene comune essenziale alla vita dell’uomo e alla qualità dell’ambiente. Acea Ato 5 Spa ha un profitto di svariati milioni di euro ogni anno mentre gli utenti del servizio hanno difficoltà a pagare le bollette. E mentre i cambiamenti climatici si manifestano, anche a livello locale, con preoccupanti processi che determinano l’impoverimento delle falde acquifere, Acea Ato 5 Spa capta acqua dalle sorgenti a suo beneficio economico mentre le tubature che avrebbe dovuto sostituire disperdono la risorsa e aggravano la crisi idrica.
Ripubblicizzare significa riprendere il controllo di una risorsa che può esaurirsi, cioè riprendere il controllo delle sorgenti e di tutte le infrastrutture del servizio idrico, compresi i depuratori, che devono restituire all’ambiente un’acqua pulita.
Significa che tutti dobbiamo riprendere il controllo di questo bene, utilizzarlo con saggezza e conservarlo affinché sia accessibile e disponibile per le future generazioni; la gestione è veramente pubblica se è partecipata dai cittadini.
Significa che gli amministratori pubblici devono prendersi la responsabilità di gestire ad esclusivo beneficio dei cittadini il  servizio idrico e non scaricare la patata bollente al privato.
Ma ripubblicizzare non significa che i singoli Comuni si riprendono in carico da soli la gestione dell’intero servizio, bensì trovare la giusta formula di cooperazione tra più Comuni per garantire un servizio di qualità al costo più basso.

Nel Lazio, la strada già è stata tracciata, dai cittadini stessi, con la proposta di legge di iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” diventata a tutti gli effetti Legge Regionale ad aprile 2014 (L.R. n. 5/2014). Le amministrazioni pubbliche adesso devono solo percorrerla.

Comuni, Provincia e Regione devono impegnarsi per reindirizzare il governo e la gestione del servizio idrico verso la ripubblicizzazione a beneficio dei cittadini. È necessaria una rinnovata iniziativa di tutte le pubbliche istituzioni per far si che l’acqua, risorsa naturale limitata, non sia condizionata dal mercato e dal profitto.

Chiediamo quindi ai Consigli comunali dei Comuni che ricadono nell’attuale territorio dell’ATO 5 di sollecitare la Regione Lazio affinché approvi un atto amministrativo che, in attuazione dell'art. 5 di suddetta Legge Regionale, istituisca gli Ambiti di Bacino Idrografico e disponga la Convenzione di Cooperazione Tipo per il governo dei medesimi. Una proposta di legge a cui riferirsi esiste già, la n. 238 del 2015, prodotta dal Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio e depositata a firma di diversi consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione, che punta alla definizione di una pluralità di ambiti territoriali ottimali su base idrografica.

Chiediamo inoltre ai Sindaci facenti parte della Consulta d’Ambito e della Conferenza dei Sindaci di inserire nell’ordine del giorno della prossima assemblea la “Ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato” per discutere sulla definizione dei nuovi ambiti di bacino idrografico e predisporre uno studio di fattibilità tecnica ed economica che esamini le diverse opzioni di ripubblicizzazione.

Anche i Consiglieri regionali del nostro territorio sono chiamati ad impegnarsi per questo fine, in particolare il consigliere Mauro Buschini in qualità di Assessore regionale ai rapporti con il Consiglio e all’ambiente. La Regione ha in capo a sé la pesantissima responsabilità di non aver ancora attuato una propria Legge votata all’unanimità in Consiglio regionale tre anni e mezzo fa.  

Chiediamo a tutti i cittadini di rivolgersi ai propri Sindaci e amministratori affinché si impegnino ad avviare il percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico e quindi promuovere la proposta di mozione con oggetto “impegno per l’attuazione della Legge regionale 4 aprile 2014, n.5 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” prodotta dal Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio (scaricabile sul gruppo fb comitato provinciale acqua pubblica frosinone).

La proposta di mozione è visibile nel cliccando qui  ndr

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