Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 28 maggio 2018

Domenica 27 maggio. Una giornata particolare fra Bella Ciao e barbarie

Luciano Granieri




Quella di domenica 27 maggio è stata una giornata surreale, dove  il contrasto fra rivoluzione e restaurazione ha raggiunto vette inaspettate. Si è dispiegato   il   conflitto  fra una  rivoluzione consapevole, quanto sognata , contro la peggiore restaurazione di uno  scenario politico ahimè più che reale. 

Gli iscritti all’Anpi di Frosinone, sono stati invitati   dalla cooperativa di produzione cinematografica “ Baburka Production” a partecipare, come comparse, al cortometraggio ideato e diretto dal regista Indiano, di origine libica,  Faraz Alam  . La storia (dal titolo  provvisorio between the line), è un affresco di liberazione. 

Librazione di una società prigioniera di   paure  indirizzate  contro  entità “diverse” aliene,   ossessionata da uno spirito individualistico misero, ripiegata su se stessa  per proteggere la propria solitudine indotta dall'irrilevanza sociale e dalla  propaganda razzista e fascista. A liberare questa comunità è proprio un soggetto “alieno” una bambina, povera, di colore, l’esatto contrario dell’uomo forte, bianco e ricco. Quell'immagine rassicurante dell'inflessibile comandante in capo   invocata da una moltitudine  prigioniera delle proprie paure. 

Proprio il coraggio di questa bambina nel  voler cambiare un  destino popolato di gente che la rifiuta, la scaccia, riesce a compiere il miracolo. Improvvisamente quella società chiusa capisce quanto sia asfittica un’esistenza  piena di sospetto,   diffidenza, verso ognuno che sia altro da se , e si apre gioiosamente a quella bambina, la accoglie, l’abbraccia.  

Scaglia una irrefrenabile gioia condivisa  contro ogni forma di discriminazione e fascismo. Il miracolo si compie in una piazza piena di militanti  in festa, che danzano, cantano Bella Ciao, pronti ad accogliere lo straniero, il diverso, non solo per etnia, ma per censo e orientamento sessuale. La rabbia di quella piazza è forte solo verso affissioni  di stampo fascista che invocano la purezza della razza, magnificano le doti del dittatore. 

Quei manifesti verranno strappati, ridotti a pezzettini per la gioia di tutti gli astanti  . Domenica mattina noi dell’Anpi  eravamo in Piazza Roma a Trivigliano  per  girare le scene di  questa festa,   insieme ad altri compagni, cittadini del Paese ,  ad Aisha la stupenda bambina che impersonava  “Bella” la protagonista del cortometraggio.  

Avremmo cantato Bella Ciao  centinaia  di volte, agitato bandiere rosse,  gettato rose rosse, esaltato la bellezza della libertà, quella vera,  fondata su democrazia e  partecipazione,  oltre che strappare i manifesti fascisti (parte integrante della scenografia) operazione nella quale mi sono distinto particolarmente. 

Mentre noi godevamo di questa giornata  straordinaria, che ci convinceva  ulteriormente sulla  necessità di lottare per un mondo, d’inclusione, condivisione, giustizia sociale, nelle stanze del Palazzo si consumava uno scontro fra barbarie. 

La barbarie di un esecutivo fondato sull’espulsione degli immigrati, sulla negazione dell’accoglienza, sull’incattivimento dei sistemi repressivi,  naufragava contro un’altra barbarie, quella ancora peggiore della voracità dei mercati, capaci di succhiare sangue e dignità  ad intere popolazioni  a fronte  di un ipertrofico arricchimento di pochi banchieri e lobbisti. Banchieri e lobbisti sono ormai i veri carnefici.  Agiscono esautorando le istituzioni democratiche, costringendole a sottomettersi ai propri diktat.  E’ stato  così che il Presidente della Repubblica, non ha potuto fare a meno    di silurare una proposta governativa  all’interno della quale figurava un ministro  non propriamente gradito alla comunità speculativo-finanziaria che ha nell’attuale UE  la propria mannaia esecutiva. 

Dunque un'ipotesi di governo fascista, razzista, reazionaria, è stata respinta da una dittatura altrettanto fascista, razzista e reazionaria, incarnata dalla sottomissione istituzionale agli squali della speculazione finanziaria. Al di la del giudizio sull’esecutivo proposto dalla compagine Pentaleghista , il messaggio inviato da Mattarella è chiaro. L’espressione popolare non conta nulla e viene rispettata solo se certifica la propria sottomissioni ai giochi speculativi delle banche d’affari.  

Dunque non c’è alternativa? Dobbiamo rassegnarci,  o ad un nazional-fascismo di nuovo conio, o alla dittatura del mercato?  Non necessariamente.  Una risposta di speranza  è venuta proprio da quella piazza di Trivigliano, da una comunità che accoglieva e festeggiava a braccia aperte Bella, una bimba, povera e di colore. Gente festante intonava Bella Ciao, emblema   della lotta partigiana di “Liberazione” . Militanti dell’Anpi, persone  comuni, cittadini di Trivigliano, bambini, donne, anziani, uomini, tutti uniti nell’esprimere la gioia di essere liberi da ogni pregiudizio, razzista e discriminatorio. 

Si stava girando un film è vero ma noi, tutti noi  che eravamo li, ai valori della giustizia sociale, dell’accoglienza, dell’antifascismo crediamo veramente. E allora  fra il nuovo nazional-fascismo, e  l’oppressione dell’ultraliberismo  imposto dalla  UE,  scegliamo la piazza di Trivigliano. Facciamo in modo di trasportare le scene di quel film nella realtà, di coinvolgere quelli come noi, e sono tanti, che hanno dimenticato l’ebrezza di certe sensazioni sopraffatti dal nichilismo,  dal disincanto e dalla delusione. Il miracolo è possibile, basta guardare a Bella, e ad Aisha la straordinaria bambina che l’ha fatta vivere nel film.


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