Francesco Notarcola – Coordinatore di CittadinanzattivaTDM – Componente dell’Osservatorio sui tempi di attesa della asl di Frosinone
La
conferenza stampa, indetta dalla dirigenza generale, allo scopo di illustrare
la pianificazione adottata per ridurre le liste d’attesa inerenti alla
diagnostica per immagini ha evidenziato:
a) L’importanza di una pressante
e quasi quotidiana denuncia di Cittadinanzattiva TDM e delle sue iniziative
pubbliche, che hanno costretto, finalmente la dirigenza asl a uscire allo
scoperto adottando i primi provvedimenti;
b)
Un ulteriore spostamento del pubblico verso il privato;
c)
Una notevole insufficienza dirigenziale della asl ne’ alcuna chiarezza in
merito ad eventuali responsabilità personali dei dirigenti in base a quanto
dichiarato in conferenza;
d)
La umiliazione professionale dei medici e degli operatori delle UOC di
radiologia.
Il
dott/sig. Maurizio
Nicolini, consulente incaricato di mettere a
punto detto piano, ha esposto, SENZA PRESENTARE UNA RELAZIONE SCRITTA, le
azioni che il gruppo manageriale della Asl, guidato dal commissario
straordinario Luigi Macchitella, avrebbe adottato a ben tre anni dal suo insediamento. Ecco gli annunci: .
1)
Sostituzione o nuova fornitura “in affitto”
del parco ecografi per N. 6 ecografi . Frosinone avrà un ecografo di alta
fascia. Primo passo ma assolutamente insufficiente, considerando che nello”
Spaziani” il reparto di Chirurgia ha un ecografo rotto da mesi e che in quello
di Medicina l’ecografo è obsoleto;
2)
Frosinone ha un nuovo primario ma Cassino e Sora restano ex art.18.
L’applicazione di questo articolo genera un contenzioso che costa centinaia di
migliaia di euro;
3) I turni di lavoro
saranno dalle ore 8 alle ore 14 e dalle ore 14 alle ore 20 per tutti gli
operatori. Quanto
sopra, previsto dal decreto regionale dell’aprile 17, è applicato un anno e 8
mesi dopo;
Dopo tre anni di permanenza alla direzione generale, il Commissario, ha dovuto chiamare un consulente, di
cui non si conosce ne’ il relativo contratto firmato in data 18 10 2018 ne’ il
relativo costo per il 2018 e 2019, per accorgersi, dopo tre anni, dell’ovvio. E cioe’ che
occorreva :
a) Armonizzare i turni d’impiego di
radiologi, tecnici, infermieri dedicati.
b) Adeguare i tempi di esame alla media
regionale con conseguente risparmio di spese per straordinari, pari ad un importo quantificato superiore ai 300 mila euro l’anno
, dopo aver pubblicamente dichiarato una carenza di una trentina di radiologi ?. Ma perché mai solo oggi la Asl si rende conte del
monte ore in straordinario pagato, quando negli anni passati si e’ utilizzato,
a 60 euro/ora, personale dipendente della Regione Campania? Personale che
ancora viene utilizzato in altre branche specialistiche per esempio a Cassino ?
c) Perche’ approntare un piano di formazione ,senza specificarne le relative
spese , per i tecnici di radiologia di cui , a detta della direzione
generale, l’80% non sarebbe in grado di gestire le macchine così dette pesanti (
TAC e RMN ), ossia le apparecchiature che prevedono maggior
utilizzo di mezzi di contrasto, quando
sono anni che i laureati in “tecnica sanitaria di radiologia medica “ escono
gia’ formati per dette competenze? Il problema potrebbe in gran parte essere
dipendente dall’eta’ media avanzata del personale e a fine carriera?
d) Uniformare , in attesa della mitologica
futura scheda-tessera informatica sanitaria del cittadino , le
agende CUP al sistema informativo per la diagnostica per immagini RIS. Oggi il radiologo che riceve il paziente deve
riscrivere la cartella clinica ex novo con perdite di tempo non certo utili a
ridurre la lungaggine dell’esame ma soprattutto con mancata possibilita’ di
valutarne la congruità, valutare i precedenti e la storia clinica del paziente
ma anche differenziare il paziente ricoverato meno collaborante e con multiple
problematiche sanitarie.
e) Accesso solo tramite sistema CUP alla disponibilità di esame delle
strutture private accreditate per limitare sia la perdita di tempo per il
paziente ma anche per i controlli incrociati degli esami prenotati ed
effettuati e sulla loro CONGRUITA’
nel principio che Il
CUP ( struttura pubblica) e’ al servizio del privato ma
il privato convenzionato viene programmato ed e’ soggetto al controllo del
pubblico.
f) Destinare gli esami di routine alle
strutture territoriali, lasciando alla UOC gli esami più complessi piuttosto che delegare alle strutture private accreditate un numero
maggiore di esami . Perché ad oggi non ne
svolgono già abbastanza?
g) Adeguamento ed uniformita’
del consenso informato
h) Valutazione dei reali
carichi di lavoro delle diverse figure professionali con adeguamento al
tempario regionale assumendo le figure carenti tramite concorsi, sempre
promessi, dopo espletata la mobilità, evitando contratti bimestrali a partite
iva di per se’ limitativi di qualsivoglia reale e seria programmazione .
Altre
delucidazioni in merito al servizio le ha fornite il nuovo primario della UOC
di radiologia dott. Germano Scevola, radiologo interventista. Il quale ha
annunciato l’assunzione a tempo indeterminato tramite concorso di nuovi
radiologi in modo da evitare il ricorso a prestazioni per incarico
straordinario notoriamente anche più costose. (Delibera della asl per assunzioni radiologi bocciata
dalla Regione con conseguente nuova ripresentazione il 18/12/2018 ,di una nuova
delibera per soli 4 radiologi -in presenza anche di personale in
prossimo pensionamento - e inizio di una nuova trafila sperando di non rivedere il
“ping pong regione-asl della precedente delibera)
Oltre
l’affitto degli ecografi la asl si doterà di moderni macchinari per LA TAC E LA
RMN che oggi mancano o forse più correttamente sono con il tempo diventati
obsoleti .
Insomma entro febbraio 2019 il sistema riassorbirà le
liste d’attesa e funzionerà meglio .
Perché ad oggi funziona peggio, o non funziona proprio?
Le liste di attesa sono una camera oscura. Di tutto
quanto detto non c’e’ stato fornito alcun documento scritto inerente le
coperture economiche, le modalità, il numero e la tipologia del personale da
assumere, i protocolli con gli Enti convenzionati, ecc.
OSSERVATORIO della asl sui
tempi di attesa: prima riunione 17 sett. Richiesta dati. Ad oggi niente. Che
cosa si osserva e si valuta senza dati ?
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