Siamo giuristi
e persone impegnate per l’affermazione dei diritti umani, e non vogliamo
chinare la testa davanti alla negazione dei diritti fondamentali – a cominciare
dal diritto alla vita - delle persone migranti e di coloro che cercano rifugio
dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla miseria.
Dobbiamo
porre al centro del dibattito pubblico e della mobilitazione politica e sociale
il diritto ad un esistenza dignitosa per chi percorre le strade pericolosi
delle migrazioni e per chi è arrivato in Europa.
Si è
giunti negli ultimi due anni dapprima alla criminalizzazione di coloro che hanno
salvato migliaia di vite in mare, intervenendo nel Mediterraneo per soccorrere
i naufraghi, ed agli accordi tra gli Stati europei ed i regimi che violano
sistematicamente i diritti umani per contenere la fuga dalle dittature e dai
conflitti bellici, per arrivare alla chiusura dei porti all’arrivo di navi
cariche di naufraghi.
In
Italia ieri con l’introduzione dei Decreti Minniti/Orlando sono state compresse
pesantemente le garanzie nel
procedimento e le tutele giurisdizionali nei confronti di chi chiede asilo e
protezione, ed oggi con il Decreto Salvini si cancella l’istituto della
protezione umanitaria creando una schiera interminabile di persone costrette ad
una condizione di clandestinità.
Non
solo si nega l’essenza stessa del diritto all’asilo, collocato dalla nostra
Costituzione tra i principi fondamentali dell’Italia repubblicana, ma si rafforza ed ingigantisce un area sociale
caratterizzata da irregolarità e ricattabilità che alimenta ulteriormente il
lavoro sommerso, la divisione tra i lavoratori,e la precarietà complessiva del
mondo del lavoro, con un peggioramento generale delle retribuzioni e dei
diritti.
Sono
politiche che espandono in misura ipertrofica l’utilizzo del sistema penale e della repressione sociale stravolgendo regole
elementari di civiltà giuridica e che cercano consenso indirizzando il rancore di
fasce sociali impoverite dalla crisi e dalla diseguaglianza verso intolleranza,
xenofobia e razzismo.
Anche
per questi motivi aderiamo alla manifestazione nazionale “Stand up for your rights”
che si terrà a Roma il prossimo 15 dicembre, promossa dalla Coalizione
Internazionale Sans-Papier e Migranti e da un ampio schieramento, ed in primo
luogo dalle associazioni costituite dai lavoratori e dai cittadini stranieri,
condividendone la piattaforma e di particolare la richiesta di regolarizzazione
e di rilascio del permesso di soggiorno per chi vive e lavora in Italia.
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