Attraverso il decreto Salvini, l’ASGI afferma che diventa lampante la volontà di restringere i diritti e le libertà degli individui e di creare nuove forme di tensione sociale: ”Invitiamo tutte le istituzioni competenti a non consentire uno strappo così vigoroso ai principi della Costituzione italiana e ad aprire un serio dibattito sulle riforme necessarie in materia di immigrazione ed asilo in Italia ed in Europa”.
Il rischio, l'alto e grave rischio, è spostare non solo la politica ma la cultura di questo paese, ancora, verso il confine della fine del contratto sociale ma stavolta con la rottura storica dei concetti di solidarietà, di uguaglianza, di convivenza, quelli che la resistenza ha ricucito e ha istituzionalizzato.
Su questo e altri simili appelli, nella giornata del 70° anniversario sui diritti umani, vorremo continuare a costruire la rete e le iniziative già in atto dopo la grande manifestazione del 10 novembre a Roma.
C’è bisogno di rendere chiaro il ruolo della società italiana e dei singoli cittadini in questa spirale di restrizione di libertà. C’è bisogno di capire cosa fare per arginare tanta irruenza. Ma soprattutto c’è da capire chi vuole adoperarsi e con quali mezzi per costruire resistenza.
Nessun commento:
Posta un commento