Dal febbraio scorso la Certosa di Trisulti è gestita da
un’associazione privata la “Dingitatis Huamnae Institute”. Tale organizzazione è finanziata da Steve Bannon ex timoniere delle politiche di ultra destra del Presidente Trump, collocato ancora più a destra dell’inquilino della Casa Bianca
. Alla guida della DHI Bannon ha
insediato l’ultraconservatore britannico
Benjamin Harnwell “Il più intelligente ragazzo che abbiamo a Roma un tipo tosto”, così lo definisce Bannon
sul sito dell’associazione. La DHI ha vinto il bando di concessione emesso dal
Ministero per i beni e le attività culturali nella precedente legislatura quando ministro era
Dario Franceschini del Pd. Il canone d’affitto concordato è di 100mila euro l’anno. La finalità doveva essere la tutela e la salvaguardia del bene. Ad
incarico acquisito, invece la
DHI ha chiaramente dichiarato di voler
fare della Certosa un luogo di
formazione “di gladiatori guerrieri della
cultura giudaico-cristiana occidentale”,così la definisce Harnwell in un
articolo del Washington Post del 25
dicembre scorso. Un’accademia che, secondo il presidente dell’associazione, possa formare i prossimi Salvini ed Orban.
Naturalmente da quando la DHI ha preso possesso della Certosa si paga per entrare e finanche per
respirare. Mi pare ce ne fosse abbastanza per scendere in piazza.
La marcia: chi c'era, chi non c'era ma c'era lo stesso
Infatti sabato 29 dicembre, finalmente, si è svolta una marcia di protesta con
partenza da Collepardo e arrivo alla Certosa, proprio per contestare un iter che toglie alla popolazione,
cattolica e non cattolica, la libera fruizione di un bene dello
Stato e ne insedia una scuola politica
basata su disvalori del tutto contrari ai principi della Costituzione. La manifestazione è stata organizzata dalle Comunità Solidali di
Frosinone, la cui portavoce è la ex consigliera regionale Daniela Bianchi e ha
visto la partecipazione di alcune associazioni del cattolicesimo sociale fra cui
“Il Cammino di San Benedetto” con il suo ideatore Simone Frignani, oltre a
movimenti ambientalisti locali e nazionali , fra i quali Legambiente e
l’associazione Sylvatica rappresentata dal Presidente Riccardo Copiz.
C’era
anche l’ANPI di Frosinone con il suo
presidente Simone Campioni ed altri iscritti. Hanno partecipato diverse forze
politiche, ma rigorosamente in incognito. Come è noto la politica è una cosa
sporca, per cui meglio non spaventare l’immacolato viandante pellegrino . Comunque Sinistra
Italiana era presente con il segretario nazionale e deputato Nicola Fratoianni, oltre al coordinatore regionale Marco Maddalena,
insieme a loro alcuni esponenti locali
di Possibile (Annarosa Frate, Armando Mirabella). Potere al Popolo ha
partecipato con il sottoscritto e Maria Lucia Giovannangelo, si sono aggiunti per il dibattito svoltosi dopo la marcia,
Giuseppe Guerrera e Carla Corsetti del
coordinamento nazionale di PaP, nonché segretario nazionale di Democrazia Atea. Ah dimenticavo cerano anche esponenti
del Pd , fra i quali la presidente del
circolo di Frosinone Alessandra Maggiani. Ma come! La colpa di sto’ casino
non è stata di un ministro del Pd? Certo, ma i militanti sono diversi
dall’oligarchia partitica, almeno credo, ma la questione non mi appassiona.
Un
paesaggio straordinario baciato dal sole ha reso i quasi sei chilometri di salita
necessari a raggiungere la Certosa
estremamente piacevoli. Come in tutte le manifestazioni ci si confronta
si discute, insomma si fa politica nonostante tutti i divieti e le prese di
distanze. La partecipazione è stata soddisfacente, circa 300 persone più due
asinelli, un pappagallo e svariati cani fra cui la star dei social, Celestino.
Arrivati in vetta, dopo le foto di rito agli striscioni, Mr. Benjamin Harnwell, presidente della DHL, ci ha fatto entrare gratis, è bene precisarlo, per scambiare alcune opinioni con
il popolo manifestante. L’eco mediatica è stato notevole, oltre a TV , giornali nazionali e locali abbiamo notato la
presenza della giornalista Constanze Ruescher corrispondente di Die Welt, ospite
abituale della trasmissione Propaganda
Live.
Maria Lucia con Constanze |
Dibattito pubblico o consiglio parrocchiale?
L’incontro con Mr. Benjamin si è
rinnovato nel corso del dibattito organizzato nel pomeriggio dai promotori
della marcia presso la sala consiliare di Collepardo. Anche qui ,alla presenza
del sindaco Mauro Bussiglieri officiante in
qualità di padrone di casa, ma spettatore neutrale - tale si è dichiarato - i
discorsi politici erano banditi. L’obiettivo era quello di avanzare proposte per una fruibilità più diffusa della Certosa .
A chi? All’addestratore dei gladiatori della cultura giudaico cristiana? Dalle
nostre parti si direbbe “bbono fiate!!!”.
Infatti durante la prima parte del dibattito sembrava di assistere ad un
consiglio parrocchiale, o per lo meno a
quello che io immagino sia un consiglio parrocchiale , non avendo mai frequentato assise di questo tipo.
L’oggetto del contendere era relativo alle funzioni religiose. Una messa è
gratis, quella delle 9,00. Potrebbe, di grazia, Monk Benji concedere qualche
altra messa senza pagare? Ai Collepardesi l’accesso alla chiesa è sempre
gratuito, ma bisogna che partecipino a tutte le messe, altrimenti si perde il
bonus fedeltà. E ai pellegrini niente?
Quelli che errano con rinnovata fede per il cammino di San Benedetto pure
devono pagare per entrare? E quelli che
fanno altri cammini, tipo Santiago di
Compostela e lo compravano con tanto di contapassi legati ai piedi li vogliamo
far pagare? E gli invitati dei matrimoni che si celebrano in Certosa, perché
devono scucire l’obolo per testimoniare la felicità degli sposi? Mr Benjamin si è mostrato ben disposto all’ascolto, e ad
accondiscendere a qualcuna di queste richieste. Bene allora la seduta su può
togliere. Tutto risolto? Nel consiglio parrocchiale forse, ma nel contesto
civile e sociale non è risolto un bel niente.
E allora bisogna parlare di
politica. Risulta che il ministero dei
beni e le attività culturali, guidato dall’allora ministro del Pd Franceschini,
a fronte di un bando a quanto pare ineccepibile, non sia stato altrettanto irreprensibile
nel giudicare l’appropriatezza dei requisiti dei proclamati vincitori. Ma ci
sono altre incongruenze clamorose. Benjamin Harnwell da tre anni almeno frequentava il comprensorio
di Trisulti, a suo dire per verificare la convenienza o meno di rispondere alla
gara che il MIBACT ha, o avrebbe emesso,
visto che parliamo di tre anni addietro. Dunque Harnwell e Bannon già sapevano che il ministero avrebbe indetto
una gara per la gestione della certosa? Forse
la loro fede li rende veggenti ?
Ma
torniamo al maledetto bando. In esso non si fa menzione di alcun tipo di
accademia nè di scuola politica. Chi ha in gestione il bene demaniale deve
assolvere all’unico compito di mantenerlo e valorizzarlo. Non mi pare corretto
quindi assegnare un incarico a chi non si limiti a compiere attività inerenti esclusivamente alle finalità
della concessione, in particolare se
introduce accademie o scuole che diffondano dottrine teocratiche e integraliste
contrarie ai principi della Costituzione
laica e repubblicana . Altro requisito: per aggiudicarsi il bando bisognava dimostrare di aver valorizzato un
sito religioso, privato o pubblico, negli ultimi 5 anni . Requisito soddisfatto secondo Mr. Benjamin. La DHI si è occupata della
chiesetta privata di San Nicola a Civita, dotandola di un piccolo sito museale.
Sito di cui non si ha traccia, a parte la nomina del direttore che pare sia la
figlia di un assessore. Una valorizzazione che sta nel libro dei sogni.
Quindi non solo la DHI non avrebbe avuto i requisiti per vincere la gara, ma dalla
gara è stato escluso un partecipante in
modo, secondo alcuni, un po’ troppo
frettoloso. l'Accademia
Nazionale delle Arti del Castello Petroro di Todi, Comunità di monaci e laici
appartenenti a Chiese Cristiane ortodosse, aveva proposto la propria
candidatura rigettata per la presentazione di una documentazione non
idonea. Qui il discorso si fa ulteriormente politico! La proposta avanzata e
condivisa dai rappresentanti di Potere al
Popolo presenti è precisa e tutta politica. Verificare in termini giuridici la correttezza della valutazione effettuata
dal MIBACT sui requisiti proposti dalla
DHI e, in caso di incongruenze, rescindere il contratto di concessione che per
altro non risulta ancora firmato. Inoltre ricorrere alla Corte Costituzionale
per la palese incostituzionalità delle bestialità che si vuole inculcare ad
eventuali studenti , e per il mancato rispetto dell’art. 41 della
Carta per il quale l’attività privata, (quella che DHI intende intraprendere all’interno della certosa) non può svolgersi
in contrasto con l’utilità sociale (ovvero la possibilità di tutti i cittadini,
Collepardesi e non, cattolici, islamici, buddisti, non credenti, di usufruire
liberamente di un bene dello Stato) . Inoltre
sarebbe opportuno interessare la Corte dei Conti per verificare se una
concessione per l’usufrutto e la gestione di un bene come la Certosa di
Trisulti, a solo 100mila euro l’anno, non
prefiguri un danno erariale.
L’assise si è conclusa con l’irata reazione di
Benjamin Harnwell alla messa in evidenza da
parte di Carla Corsetti del
carattere nazista della scuola che si vuole insidiare nella Certosa.
Nonostante tutti i giornali, compresi quelli americani, riportino dichiarazioni
di Mr. Benjamin in merito al carattere populistico di estrema destra
dell’indottrinamento che si vuole instillare fra le mura della certosa, Harnwell
ha rinnegato tale evidenza con violenza zittendo la rappresentante di Potere al
Popolo . Alla fine del parapiglia creato dalla discussione , la riunione si è
chiusa con l’accordo per un’ulteriore convocazione a marzo.
Benjamin Harnwell foto WP |
Conclusioni
Il dibattito politico ha
rischiato, e rischia, di mandare a
“meretrici” il consiglio parrocchiale.
Infatti Harnwell, a seguito delle accuse ricevute, non
sarà più disponibile a partecipare ad alcuna altra riunione e a concedere
aperture né ai Collepardesi, né ai camminatori, né a chiunque altro. Anche noi
come Potere al Popolo, portatori di valori democratici e solidali, siamo per questo convinti di non dover essere più disponibili
al confronto con personaggi di siffatta formazione politico-religiosa,
sicuramente in antitesi alla nostra, il cui solo scopo è quello di formare una
futura classe dirigente (dei piccoli Salvini e Orban) acritica, completamente
asservita alle loro idee disumane e antidemocratiche.
L'intervento di Carla Corsetti
https://medium.com/@valledelsacco/lo-scandalo-della-certosa-di-trisulti-finita-in-mano-alla-destra-sovranista-e52bd41a499
RispondiEliminaRingrazio chi mi ha segnalato l'articolo del sito valledelsacco.eu per il contributo che pubblicherò citando la fonte
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